Alcamo, verso le elezioni: le trattative 

 
Trattative ad ampio raggio ad Alcamo, incontri tra i partiti e coalizioni in divenire, per le elezioni amministrative di ottobre.

Gli alcamesi devono rinnovare la propria amministrazione, la roccaforte italiana grillina adesso ha qualche problema da risolvere.

I Cinque Stelle non sono più compatti, Valentina Palmeri ha lasciato il Movimento e ne ha preso le distanze, continua però ad avere buoni rapporti con Domenico Surdi, sindaco uscente.

Ad appoggiare Surdi potrebbero essere anche Ignazio Corrao, eurodeputato fuoriuscito dai Cinque Stelle e Antonino Lombardo.

Il Primo Cittadino uscente è ben accreditato, nonostante le defezioni dei parlamentari potrebbe riuscire a essere da collante e quindi amalgamare le diverse anime.

Alcamo è la città dell’assessore regionale Mimmo Turano, incassatore di consenso, chiamato a fare una scelta con il suo partito: l’UDC. La sua naturale inclinazione dovrebbe essere il centrodestra, in città però sono insistenti le voci che arrivano direttamente dal Partito Democratico che parla di un accordo tra l’UDC, i dem, e Centrali per la Sicilia per schierare in campo come sindaco proprio il segretario cittadino del Pd Nicola Bambina.

Un accordo che al momento ha visto diversi incontri ma nulla di concreto, l’UDC potrebbe essere chiamato a unirsi alla coalizione di centrodestra, che al momento sa di dovere andare unita ma non ha un nome da mettere in corsa.

Fratelli di Italia, Lega, MNA, Cantiere Popolare, Diventerà Bellissima più 2 liste civiche di Via e Siamo Alcamo hanno la coalizione schierata, hanno già invitato al tavolo l’UDC che non vi ha preso ancora parte. Per Forza Italia partecipa Peppe Parrino, il centrodestra ha diversi nomi, dicono, su cui sta ragionando per una candidatura vincente.

Anche la sinistra che fa capo a Massimo Fundarò pare che abbia un candidato in corsa, che non si sottrarrà alla battaglia elettorale di ottobre.