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20/06/2021 07:00:00

Polizia penitenziaria, Veneziano incontra il Capo del Dap Petralia e il direttore generale Parisi

Il Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, Gioacchino Veneziano, ha incontrato ad Agrigento il Capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria Dino Petralia e il Direttore Generale del personale Massimo Parisi.- Il Capo Dap a causa dei suoi impegni, ha dato a ogni rappresentante regionale cinque minuti di tempo per esporre le questioni lasciando
successivamente al DGPR, le questioni territoriali.

"Come UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia in pochi minuti ho ribadito la situazione drammatica che vive il personale in Sicilia, a causa della voragine degli organici numericamente sotto i limiti di guardia che non solo comprimono i diritti dei lavoratori, ma mettono in serio pericolo la tenuta dell'apparato di sicurezza. Ho puntualizzato la circostanza delle sempre più frequenti aggressioni (che vedono soccombere sempre la Polizia Penitenziaria), che impongono forti, decise e severe prese di posizioni dell'amministrazione contro chi si scaglia contro la Polizia penitenziaria, reclamando regole di ingaggio chiare a tutela sia fisica che legislativa".

"Ho specificato che la presenza di detenuti con problemi psichiatrici nei reparti ordinari - continua Veneziano -  sta rendendo drammatica la gestione complessiva nell'intera regione. Oltre a ciò, ho denunciato che a causa del covid-19, molti reparti “isolamento” sono stati riconvertiti, ma tale situazione ha comportato che i detenuti rivoltosi e violenti non scontano le sanzioni disciplinari, facendo generare quel senso di impunità che scatena come effetto domino atti sempre più violenti, lasciando il personale in balia di questi eventi". 

Veneziano ha confermato che la UILPA Polizia Penitenziaria (unitamente alle sigle Sappe, Cisl, e Cgil) organizzerà un sit-in il 23
giugno 2021 davanti a tutte le prefetture della Sicilia, per dare un forte segnale politico sulle gravi difficoltà del Corpo, specificando che tale condizione è stata causata dall'ottusità di scelte politiche che hanno portato al disastro di un intero apparato di sicurezza dello Stato.

"Successivamente al dottor Parisi ho lamentato che non è tollerabile pur davanti a dette emergenze, che le procedure di
reclutamento subiscono una lentezza davvero sconcertante, facendo riferimento allo scorrimento del cosiddetto scorrimento dei 650 agenti. Inoltre ho insistito sul fatto che non è più plausibile resistere in queste condizioni, confermando quello che avevo già dichiarato al PRAP, è cioè, che ci sono carceri che per la paurosa carenza organica in certi turni (pomeridiani, serali e notturni) sono in mano ai detenuti, e in caso di eventi critici, davvero si rischia di lasciarci la pelle. In conclusione, ho reiterato le necessità che la Sicilia deve essere messa al primo posto nell'agenda dell'aumento degli organici, non solo dall'uscita dei neo agenti, ma anche nella mobilità nazionale. Tra le situazioni più drammatiche ho ricordato gli istituti dei circondari Etnei, e Palermitani, ovviamente come Augusta, Siracusa, Trapani, Caltanissetta, Agrigento (che avrà un sensibile aumento) Ragusa, Caltagirone, Favignana, Enna, Messina e Barcellona PdG".

Il Direttore Generale Parisi ha confermato quello che la UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia unitamente a Sappe, Cisl, Cgil denuncerà il 23 giugno 2021, ossia che la situazione della Sicilia è complicata per una serie di motivi, tra cui l'alta età anagrafica, ma anche il passaggio ai ruoli superiori (Sovrintendenti) ha aumentato obiettivamente le già difficilissime condizioni operative, promettendo il massimo impegno per alleggerire la spaventosa condizione degli organici in Sicilia. Per quanto riguarda le procedure di assunzioni, ha assicurato che i “650 agenti dello scorrimento” entro settembre potranno essere avviati alle scuole di formazione. Inoltre ha informato che le dotazioni di difesa fisica e operativa (scudi, sfollagente, e apparati per la ricerca di telefonini) sarà aumentata, come il parco automobilistico per i NN.TT.PP..