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30/06/2021 12:50:00

Morace, beni restituiti. Ma per i giudici c'è stata corruzione 

 C'è stato “un patto corruttivo” tra l'armatore trapanese Vittorio Morace e la ex dirigente regionale che si occupava delle pratiche degli aliscafi.

Lo dicono i giudici anche se l'ex patron del Trapani calcio è rientrato in possesso dei beni che gli erano stati sequestrati nell'ambito dell'operazione Mare Monstrum che portò alla luce un giro di mazzette sui collegamenti marittimi.

La Sezione misure di prevenzione, infatti, nei giorni scorsi ha respinto la richiesta di confisca avanzata dalla Procura.

L'ex dirigente regionale è Salvatrice Severino, ma sul suo conto non c'è nessun giudizio anche se per gli inquirenti lei è al centro degli affari di Morace.

«Deve ritenersi accertata in questa sede l'esistenza del patto corruttivo intercorso tra Morace e la Severino – scrivono i giudici - In particolare, risulta dimostrato che Severino - dirigente pro tempore dell'assessorato Trasporti della Regione, ha ricevuto da Morace svariate utilità».

Utilità che vengono tutte elencate: «In particolare l'assunzione alla Ustica Lines della figlia Maria Grazia Naccari (formalizzata in data 15.01.2008 con contratto a tempo determinato, convertito in data 24.11.2008 in contratto a tempo indeterminato), nonché il pagamento da parte della detta società del canone di locazione relativo all'immobile abitato dalla Naccari in Trapani e delle relative utenze domestiche, il tutto comprovato dalla documentazione acquisita presso la società; svariati doni di significativo valore economico a lei corrisposti da Morace». Nel provvedimento vengono, poi, tirati in ballo i diari tenuti dal marito dell'ex dirigente «una collana di perle con chiusura in oro e diamanti del valore pari a circa 3 mila euro; in occasione delle festività natalizie del 2010 un pendente in oro bianco e diamanti del valore pari a circa 4000 euro; in occasione del compleanno del 2012 due borse, di cui una marca "Chanel", di valore non determinato, in occasione delle festività natalizie del 2013 un anello ed una collana in oro bianco, diamanti e onice nero, del valore approssimativo pari ad €3.525 euro e ad 3275, il tutto come comprovato anche dalle annotazioni contenute nei diari manoscritti redatti dal marito della Severino».