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19/07/2021 06:00:00

Marsala, la gestione del canile comunale è sempre un disastro

 E’ cambiata l’amministrazione a Marsala ma non è cambiata la politica animalista, il canile comunale continua a vedere i disastrosi problemi mai risolti.

I cani presenti sono in numero maggiore rispetto a quello previsto, non si accettano più cuccioli o cani proprio per il sovraffollamento ma c’è chi, dopo avere messo degli annunci sui social per cercare casa ad un cane padronale, mai vaccinato e microchippato, che non era più in grado di accudire, riesce a fare entrare quella cucciola, che si chiama Cleopatra, in una cella del canile.

Le foto sono nella galleria che accompagna questo articolo.

Come è potuto accadere? Perché se un normale cittadino ritrova un randagio, è costretto a passare ore prima che i Vigili rispondano al telefono? Per poi sentirsi dire: non possiamo recuperare il cane, la struttura è piena. Accade questo ogni giorno, le associazioni sono costrette a fare recuperi e a portarseli a casa.

Marsala non ha mai avuto politiche di tutela animale degne di nota, gli assessori si limitano a dire che non hanno soldi in bilancio per quel tipo di cose, le sfilate dei candidati sono finite con l’elezione, interessati solo ai voti (e i cani non votano ...).

Una struttura fatiscente, con un verde poco curato, con aria sgambamento che è tutto fuorché un luogo di divertimento per i quattro zampe.

Sono anni che si denunciano queste nefandezze, anni che nessuno alza un dito per fare qualcosa, solo promesse, anche i marinai erano più credibili.

Un cane è stato vittima di un incidente qualche giorno fa, è stato trasportato al canile e messo in un box, ma non c'è stato nessun aiuto, non è stato trasportato da un veterinario privato -  il Comune salda le fatture dopo anni - ma l’associazione Randagi del Sud ha deciso a spese proprie di ricoverare il povero animale direttamente in clinica a Trapani, l’alternativa era quello di farlo restare in un quel box pieno di dolori. Diranno, come sempre, che si esagera in tutto, scaricheranno le responsabilità, troveranno una scusa, l’ennesima.

Nel frattempo durante la notte di domenica 18 luglio, qualcuno ha tagliato la rete metallica di recinzione del canile e ha rubato un cane.

Il disastro si consuma ogni giorno, le associazioni fanno quel che possono ma spesso incontrano il limite dei conflitti, litigano tra di loro, quando invece la cooperazione dovrebbe indicare la strada della salvezza per anime recluse, destinate a morire in un freddo box.