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19/07/2021 06:00:00

Coronavirus:  la Sicilia e la nuova ondata, nel silenzio di Razza

 I contagi da variante Delta del Covid-19 crescono e non ci si può stupire di questo se ogni barriera è stata abbassata e ogni precauzione rimandata a settembre.
Non ci sono controlli da nessuna parte, gli assembramenti da finale di calcio, da locali strapieni, da ristoranti senza misura di distanziamento e da matrimoni senza controllo, oggi presentano il conto. Salato.

Di chi è la colpa? Dei cittadini, indubbiamente, che non si vaccinano ma che pongono in essere dei comportamenti così scriteriati da ledere non solo la loro personale salute ma quella della comunità.

La politica poi ha fatto tutto il resto. Se il cittadino è così disarmato e confuso di fronte a questa pandemia la colpa è di chi ha comunicato, giornali compresi, e male la situazione. Da parte della scienza non c’è stato un unico coro ma tante voci, discordanti, che hanno confuso ancora di più tutti.

Di fronte alla confusione cosa fa il cittadino medio? Nulla, si ritrae e agisce per conto proprio.

I danni ci sono già adesso e ci saranno ancor di più in autunno, i contagi crescono, i ricoverati anche, tra cui bambini, i morti pure.

Non ci sono controlli, nessuno ha vigilato sugli assembramenti, nessuno ha multato chi non rispettava le distanze tra un tavolo e un altro, nessuno ha fatto il blitz durante un matrimonio per verificare se tutto fosse in regola e se i green pass o i tamponi fossero stati eseguiti.

La Sicilia, grazie alla irresponsabilità di molti, si ritrova a tornare in zona gialla, con tanto di chiusure programmate. Ma c’è da chiedersi: la zona gialla ha senso? Ricordiamo tutti che i controlli non ci sono stati nemmeno nella precedente zona gialla, quindi se deve trattarsi unicamente di un semaforo lampeggiante è pure inutile istituirla.

La leggerezza di molti verrà pagata da tutti.

E mentre i contagi crescono e i ricoverati anche si registra il silenzio assoluto dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza. Magari sarà impegnato a controllare questa volta i numeri e a verificare se la conta torna.

C’è il rischio che la curva cresca e si perda il controllo, ma in Regione il tracciamento è stato sempre fallimentare, fin dall’inizio della pandemia.

In buona sostanza tutto è stato lasciato alla singola responsabilità di ogni individuo, e questo è il vero dramma. La gente nonostante i bollettini continua ad assembrarsi, continua a creare condizioni di rischio tanto da esserci focolai sparsi, unitamente a tantissimi italiani, circa mille, bloccati all’estero.