"Stiamo riscoprendo la normalità grazie all'effetto di una campagna vaccinale senza precedenti, che ha portato in pochi mesi proteggere oltre 46,5 milioni di italiani, che rappresentano oltre l'86% della popolazione over 12. Questi dati fanno sì che l'Italia si posizioni ben sopra la media europea, davanti a paesi come Francia, Germania e Regno Unito. La campagna sta continuando, il nostro obiettivo è sfondare la quota dell'86% e andare al 90%".
Lo ha detto il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l'emergenza Covid in un videomessaggio al Salone della Giustizia.
"Oggi, grazie alla campagna vaccinale, abbiamo superato i momenti più difficili. L'Italia ha riaperto e sta ripartendo, ma non possiamo dimenticare chi ha sofferto o soffre tuttora. E chi, come voi, ha fatto tutto il possibile per essere d'aiuto". Lo ha detto il premier Mario Draghi in occasione della Civil Week, esprimendo "profonda ammirazione e gratitudine per i lavoratori e i volontari del terzo settore".
"Noi come governo non abbiamo mai escluso l'ipotesi di obbligo vaccinale: lo abbiamo già introdotto per alcune categorie e, quindi, valuteremo nelle prossime settimane, in base ai dati, eventualmente se introdurlo per altre fasce ancora.
Intanto dobbiamo dire grazie agli oltre 44 milioni di cittadini che si sono vaccinati".
Lo ha detto Andrea Costa sottosegretario alla Salute a Oggi è un altro giorno su Rai 1 rispondendo alla domanda su quali misure il governo potrebbe adottare se l'obiettivo del 90% di vaccinati non dovesse essere raggiunto.
I medici: “Terza dose indispensabile”
In Italia così come in Europa il trend del contagio da Covid-19 mostra una risalita: i dati allarmanti di Gran Bretagna e Germania fanno riflettere, e anche nel nostro Paese il tasso di positività sta lentamente risalendo. Sono aumentati anche i ricoveri, dunque la situazione è nuovamente di preallerta, soprattutto in Sicilia e nel capoluogo etneo, dove si registrano i dati più alti e la curva epidemica è in lieve ma continua ascesa.
«L’unica via d’uscita è la terza dose di vaccino per tutta la popolazione - sottolinea il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Catania Igo La Mantia - uno scenario che ritengo indispensabile per proseguire con quella “rinascita” del Paese tanto auspicata, sia in rapporto alla situazione sanitaria che a quella socio-economica. Ciò che sta accadendo in altri Paesi Europei, dove assistiamo a una recrudescenza dei casi di Covid-19, ci impone di non trascurare tutte le misure di sicurezza in vigore per evitare un pericoloso boomerang: chi ha completato la vaccinazione con prima e seconda dose circa sei, sette mesi fa, deve fare il terzo richiamo. È indispensabile proseguire con la campagna vaccinale, soprattutto per i sanitari, e credo sia importante insistere sul Green Pass. Il vaccino è l’unico modo per garantire piena sicurezza a tutti coloro che lavorano in ospedale, al fianco dei pazienti più fragili. Da parte dei medici si sta già registrando un’ampia adesione che speriamo continui anche nelle prossime settimane. Soltanto continuando a proteggere tutta la popolazione e mantenendo alti i livelli di immunità dal virus, potremo ritrovare quella condizione di normalità che pian piano ci sta riavvicinando al passato».
Proprio in coincidenza dell’arrivo dell’influenza stagionale, il presidente La Mantia aggiunge: «Anche se ancora siamo in assenza di indicazioni da parte della comunità scientifica riguardo la necessità di somministrare la terza dose ai “sani under 60”, credo sia un provvedimento indispensabile, così come accade ormai da anni per altre vaccinazioni. Ormai i dati confermano la necessità della vaccinazione e non ritengo sensato discutere ancora sulla loro efficacia e sicurezza. Il tutto, senza dimenticare l’importanza del vaccino antinfluenzale (è possibile fare entrambi i vaccini a distanza di 10 giorni l’uno dall’altro) determinante anche per non sovraccaricare le strutture sanitarie e soprattutto i pronto soccorso in un momento così critico».
Il virus in Sicilia
Sono 282 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore nell'isola a fronte di 12.713 tamponi processati in Sicilia.
Martedì i nuovi positivi erano 484.
L'incidenza scende al 2,2% martedì era al 2,7% . L'isola è al settimo posto per contagi, al primo c'è la Campania con 592 casi, al secondo posto il Veneto con 539, al terzo la Lombardia con 513 casi, al quarto il Lazio con 503 casi, al quinto l'Emilia Romagna con 307 casi e al sesto la Toscana con 302 casi.
Gli attuali positivi sono 6.979 con un decremento di 136 casi. I guariti sono 412 mentre si registrano altre 6 vittime, che portano il totale dei decessi a 7.000.
Sul fronte ospedaliero sono adesso 318 ricoverati, 4 ricoverati in meno rispetto a martedì mentre in terapia intensiva sono 38 lo stesso numero rispetto a ieri.
Sul fronte del contagio nelle singole province: Palermo con 67 casi, Catania 72, Messina 23, Siracusa 42, Ragusa 11, Trapani 21, Caltanissetta 25, Agrigento 14, Enna, 7.
I dati trapanesi
Ancora in lieve diminuzione gli attuali positivi al Covid in provincia di Trapani. Sono 358, secondo quanto comunicato dall'Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani. Ieri erano 364 i positivi. Non si registrano vittime nel bollettino giornaliero. Stabili i ricoverati in terapia intensiva (1) e in semi-intensiva (5), mentre diminuiscono quelli in regime ordinario, sono 2, ieri erano 7.
Questi i dati nel dettaglio, tra parentesi la differenza con i dati di martedì:
Alcamo 39; Buseto Palizzolo 0; Calatafimi-Segesta 5; Campobello di Mazara 10; Castellammare del Golfo 37; Castelvetrano 25; Custonaci 3; Erice 29 (-7), Favignana 1; Gibellina 0; Marsala 57 (+3); Mazara del Vallo 37 (-1); Paceco 11; Pantelleria 4; Partanna 2; Petrosino 7; Poggioreale 0; Salaparuta 0; Salemi 1; San Vito Lo Capo 4; Santa Ninfa 2; Trapani 69 (-1); Valderice 14; Vita 1.
Totale casi attuali positivi: 358 (-6)
Deceduti in totale 422 (/)
Guariti totali 19483 (+18)
Ricoverati in terapia intensiva 1 (/)
Ricoverati in terapia semi-intensiva 5 (/)
Ricoverati regime ordinario 5 (-2)
Tamponi molecolari 361
Tamponi rapidi 138
Il virus in Italia
Sono 4.598 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute.
In aumento rispetto a ieri, quando erano stati 4.054.
Sono invece 50 le vittime in un giorno, due più di ieri. Gli attualmente positivi al Covid in Italia sono75.365, secondo i dati del ministero della Salute, 319 in più nelle ultime 24 ore. Dall'inizio della pandemia i casi sono 4.752.368, i morti 131.954. I dimessi e i guariti sono invece 4.545.049, con un incremento di 4.226 rispetto a ieri.
Sono 468.104 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 639.745. Il tasso di positività è all'1%, in aumento rispetto allo 0,6% di ieri.
Sono 341 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, lo stesso numero di ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute sono 27 (ieri 37). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 2.615, sono 11 in più rispetto a ieri.