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19/12/2021 06:00:00

Covid, in Sicilia i ricoveri continuano a crescere. Vaccini anche a scuola per i bambini

 In una settimana i ricoveri per Covid in area medica, in Sicilia, sono aumentati del 40%. L’occupazione dei posti letto è al 13,6%.

L’avanzata del Covid nell’isola si evidenzia da quanto sta succedendo negli ospedali, dove, appunto, crescono di giorno in giorno i numeri sui ricoveri. Le persone ricoverate sono per lo più non vaccinate. Il dato sulle ospedalizzazioni al momento non preoccupa, ma le soglie che farebbero scattare la zona gialla non sono più così lontane. Per andare in zona gialla bisogna superare l’incidenza dei 50 nuovi casi settimanali su 100 mila abitanti (la Sicilia è a 165) e avere un’occupazione dei posti letto Covid in terapia intensiva superiore al 10% e in regime ordinario superiore al 15%. In rianimazione il dato è del 5,6%, ma in regime ordinario, come detto, è al 13,6% con un aumento dei ricoveri del 40% nell’ultima settimana. Intanto è stato isolato un secondo caso di variante Omicron.
Sul fronte della campagna vaccinale dopo l’avvio delle vaccinazioni ai bambini si sta pensando di predisporre le somministrazioni anche nelle scuole. Anche perchè i primi giorni non sono andati benissimo.
Alcuni comuni cominciano a fare marcia indietro sugli eventi natalizi. A Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani, annullato il Capodanno in piazza per evitare assembramenti. Abbiamo atteso ma si è reso purtroppo necessario annullare più manifestazioni programmate ed il capodanno in piazza -affermano il sindaco Nicolò Rizzo e l’assessore alla Cultura Maria Tesè- perché occorre evitare quanto più possibile assembramenti per la crescita dei contagi da Covid 19 così come le autorità hanno invitato a fare tutti i Comuni che, hanno deciso di non prevedere eventi in piazza per la notte di san Silvestro e pochissimi e limitati incontri al chiuso».
Intanto l’emergenza Covid fa gola, e sulla sanità siciliana si abbatte l’ennesimo scandalo. Quello del direttore dei lavori per la realizzazione di nuovi posti letto Covid che ha chiesto una mazzetta all’impresa.

 

 

Vaccini ai bambini, non benissimo. A gennaio somministrazioni a scuola
In Sicilia, scendono, dopo un giorno dal via, le somministrazioni dei vaccini ai bambini dai 5 agli 11 anni. Giovedì erano stati 800 i bambini vaccinati, venerdì sono scesi a 600.
La campagna vaccinale, nell'Isola, è molto lenta a differenza di altre regioni.
La Regione Siciliana spera che le inoculazioni aumentino durante le vacanze natalizie, ma sta già cercando di correre ai ripari prevedendo la somministrazione anche presso gli istituti scolastici. Gli assessori Roberto Lagalla e Ruggero Razza, anche per consentire l’ulteriore innalzamento della percentuale della popolazione scolastica volontariamente vaccinata (sia con riferimento agli studenti 12-19 anni sia al personale scolastico), oltre alla possibilità di trovare accessi dedicati negli hub vaccinali presenti sul territorio, hanno fatto sapere "che i dirigenti scolastici potranno avanzare apposita istanza all’Asp territorialmente competente, per calendarizzare alcune sessioni vaccinali negli stessi istituti. In relazione alla fascia degli alunni 5-11 anni, invece, si provvederà con una nota successiva a fornire indicazioni sulle relative modalità di somministrazione dei vaccini". La campagna vaccinale già in atto a scuola per gli over 12, dunque, verrà anche estesa ai bambini dell’ultimo anno della materna, delle elementari e del primo anno di scuola media e con molta probabilità si partirà dal prossimo 7 gennaio.

 

 

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Secondo caso di Omicron
Secondo caso di variante Omicron in Sicilia. Ad annunciarlo, l'assessore alla Salute, Ruggero Razza, sul proprio profilo Facebook. "Prontamente identificata grazie al sequenziamento nei laboratori di Palermo - scrive -. Si tratta di una giovane donna di 31 anni. Grazie alla doppia vaccinazione anche lei, come il precedente caso, è paucisintomatica ed isolata al domicilio". La 31enne ha effettuato un tampone in aeroporto dopo essere giunta a Palermo da Londra.
L'assessore Razza, poi, si sofferma su alcuni importanti aspetti: "Due considerazioni: ottimo il sistema di sorveglianza che, in 5 giorni (a tempi record, quindi!), ha consentito la identificazione della variante; benchè due casi siano ancora pochi per una valutazione organica, si conferma, inoltre, che la variante sui soggetti vaccinati non alza le possibilità di ospedalizzazione. Quindi: Vaccinatevi!”.
I casi accertati in Sicilia sono, al momento, due, entrambi vaccinati con la seconda dose e, fortunatamente, non hanno accusato sintomi gravi. Il primo caso di variante Omicron nell’Isola era stato riscontrato lo scorso 13 dicembre e si trattava di un uomo con doppia vaccinazione con lievi sintomi e isolato al domicilio.

I dati siciliani
Sono 1.368 i nuovi casi di Covid19 registrati in Sicilia a fronte di 30.836 tamponi processati.
Il giorno precedente i nuovi positivi erano 1.522.

Il tasso di positività scende al 4,4%( ieri era al 4,9%).
L'isola resta al settimo posto per contagi, al primo posto c'è la Lombardia con 6.119 casi, al secondo il Veneto con 4.016, al terzo l'Emilia Romagna con 2.451, al quarto il Lazio con 2.409, al quinto il Piemonte con 2.326 e al sesto la Campania con 2.256 casi.
Gli attuali positivi sono 19.875 con un aumento di 757 casi.

I guariti sono 601 mentre le vittime sono 10 e portano il totale dei decessi a 7.339.
Sul fronte ospedaliero sono 549 ricoverati, con 16 casi in più rispetto a ieri; in terapia intensiva sono 55, 7 casi in meno rispetto a ieri.
Il contagio nelle singole province vede Palermo con 189 casi, Catania 351, Messina 336, Siracusa 110, Ragusa 34, Trapani 89, Caltanissetta 115, Agrigento 106, Enna, 38.

 

 

La situazione in Italia
Sono 28.064 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute.
Ieri erano stati 28.632.
Sono 123 le vittime in un giorno, ieri erano state 120. Sono 697.740 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 669.160. Il tasso di positività è al 4%, stabile rispetto al 4,3% di ieri. Sono 953 i pazienti in terapia intensiva in Italia, 30 in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 95. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 7.576, ovvero 56 in più rispetto a ieri.
Sono 347.472 gli attualmente positivi al Covid in Italia, secondo i dati del ministero della salute, 15.504 in più rispetto a ieri. Dall'inizio della pandemia i casi totali sono 5.364.852, i morti 135.544. I dimessi e i guariti sono invece 4.881.836, con un incremento di 12.430 rispetto a ieri.
Analizzando il tasso di decesso nella fascia di età over80 nel periodo 22 ottobre-21 novembre, nei non vaccinati (153 per 100.000) è circa otto volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo entro i 150 giorni (18 per 100.000) e 45 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (3 per 100.000). Lo evidenzia il report esteso dell'Istituto Superiore di Sanità, che integra il monitoraggio settimanale. Il report evidenzia inoltre che dopo 150 giorni dal completamento del ciclo vaccinale "l'efficacia del vaccino nel prevenire la malattia, sia nella forma sintomatica che asintomatica, scende dal 73% a 35%".
Sale l'incidenza di casi Covid-19 nelle fasce di età 0-9 anni e 10-19 anni. Nell'ultima settimana l'incidenza ha raggiunto i 317 casi per 100mila per la fascia 0-9 anni (contro i 275 casi della scorsa settimana). Nella fascia 10-19 anni l'incidenza è salita invece a 296 casi. Il dato è contenuto nel Report esteso dell'Istituto superiore di sanità, che integra il monitoraggio settimanale sul Covid. Nelle fasce di età 30-39 e 40-49 anni l'incidenza sale a valori compresi tra 200 e 250 casi per 100.000 abitanti e solo nelle fasce di età sopra 80 anni nell'ultima settimana l'incidenza rimane compresa tra i 50 e i 100 casi per 100.000.
L'efficacia del vaccino contro la malattia severa Covid-19 nei vaccinati da meno di 5 mesi, ovvero 150 giorni, "è al 92,7%, e cala a 82,6% nei vaccinati da più di 150 giorni". Inoltre, "l'efficacia nel prevenire diagnosi e malattia severa sale al 75,5% e al 93,4% nei vaccinati con dose aggiuntiva". Lo evidenzia il Report esteso dell'Istituto superiore di sanità (Iss), che integra il monitoraggio settimanale sul Covid.