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29/12/2021 06:00:00

La Sicilia tra l'ondata di Capodanno e la zona gialla. Aumentano i vaccini, contagi record

Recordo dopo record, c'è un nuovo rialzo dei contagi Covid in Sicilia. Ma secondo gli esperti il peggio deve ancora arrivare, dopo Capodanno, come nel resto d'Italia, complice anche la variante Omicron, ormai dominante, che è molto meno severa, ma più contagiosa.

Qui c'è l'ultimo report sui contagi in Sicilia e in Italia. 

 Presi d'assalto hub vaccinali, ma soprattutto centri per i tamponi e drive in. Tantissimi i focolai, ormai il sistema di tracciamento è saltato. 

Abbiamo raccontato su Tp24 del caos, ad esempio, che si è generato a Marsala all'autoparco. E il Sindaco Massimo Grillo, alla fine, è stato costretto a riaprire l'autoparco per i tamponi. 

Circa le vaccinazioni,  sono in netta crescita le terze dosi in provincia di Trapani. E aumentano anche i furbi. In alcune farmacie il kit per fare il tampone a casa (che già di per sè è inaffidabile, perchè non sempre rivela il virus ed inoltre bisogna farlo bene ...) è passato da 25 a 40 euro. Lo ha denunciato una lettrice ieri al nostro giornale. Qui la sua lettera. 

Contagi record anche in provincia di Trapani.  Il Covid-19 supera la soglia dei tremila contagi in provincia di Trapani. Sono 3387 gli attuali positivi secondo quanto comunicato oggi dall’Asp. Ieri erano 2977. Ci sono altre due vittime che portano il totale a 445 dall’inizio della pandemia. Tra le città con più contagi, Trapani che arriva a quota 775, Marsala 570, poi Erice con 335. Qui tutti i dati.

 Ieri si è riunito il Comitato Tecnico Scientifico siciliano, per fare il punto sulla pandemia. Qui c'è il loro report. E' interessante notare la differenza che c'è tra i rischi che corrono i vaccinati e i non vaccinati: "Nel periodo 29 ottobre-28 novembre il tasso di decesso tra i non vaccinati è stato di 23,4 per 100.000 persone, mentre tra i vaccinati oscilla tra 1,6 di quanti hanno ricevuto la terza dose e 3,1 di chi ha fatto due somministrazioni da più di 150 giorni. Differenze che si riscontrano anche per le ospedalizzazioni: il tasso dei ricoveri in area medica tra i non vaccinati è di 118,1/100mila abitanti, quello dei ricoveri in terapia intensiva è di 16,5/100.000, mentre nella popolazione vaccinata il dato oscilla rispettivamente tra 9,4-20,5/100 mila abitanti per l’area medica e 0,8-1,4 per le terapie intensive".

 

MUSUMECI. "In Sicilia le persone con almeno una dose di vaccino anti Covid sono l'85% della popolazione, mentre il ciclo completo primario ha raggiunto l'81,73% degli abitanti dell'Isola". I dati sulla campagna di vaccinazione in Sicilia sono stati resi noti dal governatore Nello Musumeci nel corso di 'Omnibus', su La7. "Negli ultimi giorni stiamo notando una crescita delle prime dosi - ha aggiunto Musumeci -, segno che l'area dei 'no vax' si sta frantumando".

Musumeci ha aggiunto: "In Sicilia non siamo ancora zona gialla, e questo anche per merito dei comportamenti dei siciliani, ma temiamo di esserlo tra qualche giorno: in ogni caso la nostra attenzione è destinata non soltanto alla tutela della salute, ma anche ad evitare di bloccare il settore economico perché questo per noi significherebbe la catastrofe". .

QUARANTENA. Per evitare che l'Italia venga bloccata dalla quarantena, il governo studia nuove regole per ridurla, o eliminarla, per chi è vaccinato e non ha sintomi. L'idea è di portarla a soli cinque giorni. E' una delle principali notizie sul Covid oggi in Italia. Con i contagi che la variante Omicron moltiplica come mai prima, aumenta esponenzialmente il numero di italiani in quarantena, ora a quota 2 milioni. Un primo effetto già si vede: file e disagi per il tampone e sistema del tracciamento sottoposto a dura prova. Il rischio è che il Paese di qui a una o due settimane si paralizzi. Un’eventualità da scongiurare a ogni costo. "Il 78% dei cittadini è vaccinato con due dosi, il 10% circa, non ne ha avuta alcuna, il 30 ha già avuto la terza dose di richiamo. Una differenziazione a questo punto va fatta: per chi ha il booster si può prevedere una quarantena inferiore ai sette giorni. Per chi non è vaccinato la quarantena è di 10 giorni. Per chi ha già fatto due dosi è di 7. Non saremmo credibili nell'invitare a fare il richiamo se non fossimo convinti che il booster dà una maggiore protezione”. Fa chiarezza circa i tempi di quarantena, a seconda delle dosi di vaccino assunte, il sottosegretario alla salute Andrea Costa, che in un’intervista al Corriere della Sera afferma anche che “le evidenze scientifiche ci dicono che il booster protegge dalla variante Omicron e, anche se i contagi aumentano, le conseguenze sono meno gravi. E gli scienziati ci dicono che è minore anche la possibilità di morire o finire in terapia intensiva, ma anche di contrarre la malattia”.

Già in America la quarantena è stata ridotta. Il Centers for Disease Control and Prevention riduce da 10 a 5 giorni l'isolamento per coloro che sono positivi al Covid e asintomatici. "Il cambio è motivato dal fatto che la scienza ci dice che la trasmissione avviene nei due giorni prima dei sintomi e nei 2-3 giorni successivi", afferma il Cdc, raccomandando di far seguire ai cinque giorni di isolamento altri cinque in cui si indossa la mascherina quando si è vicino ad altre persone.