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18/02/2022 15:00:00

Divario Nord-Sud

Quanto conta nascere dalla parte giusta del mondo?

Se nasci nel Nord i tuoi dubbi sono principalmente di natura esistenziale, se nasci nel Sud del mondo i tuoi problemi sono di natura primaria.

Il titolo di un vecchio articolo del Corriere della Sera del 13 settembre 1972 recitava "Il divario Nord Sud sarà colmato nel 2020". Sarà che negli anni settanta vivevano di rendita per il boom economico degli anni ‘60, c’era ancora l’eco dell’uomo sulla luna però vivevano speranze illusorie, non è andata così…
Non è andata affatto così.

Adesso nel 2022 la questione meridionale è stata risolta definitivamente? Noi del Sud siamo passati in vantaggio oppure la partita s’è conclusa in parità.

In trasmissione abbiamo parlato in termini pratici cos’è il divario Nord Sud, abbiamo equiparato la distanza percorsa da un treno nel profondo Nord rispetto ad un uno profondo (rosso) Sud. I numeri sono impietosi e sono un dato oggettivo, indiscutibile.
Nord: durata media del viaggio 1 ora e 59 minuti, costo € 25, zero cambi.
Sud: durata media del viaggio 7 ore e 27 minuti, costo € 27, quattro cambi.

Nel '79 Pino Daniele se n’era già accorto che qualcosa non stava andando per il verso giusto e pubblicò il 45 giri Je so' pazzo:
“Masaniello è crisciuto Masaniello è turnato”

E Masaniello in quanto pazzo poteva permettersi il lusso di anticipare in musica ciò che realmente sarebbe successo in Italia.

Non esiste più il divario Nord-Sud? È stata trovata ogni soluzione, tutto risolto, chiarito, pacifico oppure tutto è stato pulito con un colpo di spugna. I problemi del meridione sono ancora tutti lì e chissà per quanto tempo rimarranno irrisolti. Amen!

Per carità parliamo del Sud del Nord, quindi parliamo di dubbi di natura esistenziale ma coloro che invece fanno parte del Sud del Sud, che problemi hanno? Se nasci nel Sud del Sud sono di tipo più elementare e per precisione sono 7 secondi. In media sono soltanto 7 secondi di benessere che separano un bimbo appena nato fino a quando subisce la prima violenza fisica, umana o sociale.

Li descrive così bene Youssou N'Dour in 7 Seconds assieme a Neneh Cherry: “7 seconds away just as long as I stay”.

Nel terzo mondo la vita è priva di quelle condizioni elementari che nel mondo primario e secondario diamo per scontate: cibo, acqua, istruzione, cure mediche (tanto per citarne alcune). Di contro ci sono povertà, disoccupazione, emigrazione, fame, mancanza di istruzione, in una parola quasi tutto.

Quello dell'emigrazione è un destino che accomuna tutte le popolazioni del Sud. La storia dell'umanità è fatta di ondate migratorie ed è evidente che tutti cerchiamo un presente sostenibile e una felicità futura anche se realmente il destino di un migrante è una vita in fuga ai margini del benessere, quasi fantasmi nella civiltà del Nord.

Vent’anni fa Manu Chao cantava in Clandestino:
"Della grande Babilonia. Mi dicono clandestino, io sono l'infrangi legge".

Ma il gioco vale davvero la candela?
Nella civiltà del benessere i rapporti interpersonali sono superficiali, mai approfonditi, soffocati tra gli appuntamenti e scanditi da scadenze disumane.
Mandrie perennemente in corsa alla ricerca del Sacro Graal del profitto, persone costrette a riempire il vuoto identitario con i consumi della modernità occidentale. Non esiste più il concetto di comunità, appartenenza; soltanto solitudine.

Giorgio Gaber ha definito con tratti molto netti la condizione umana nelle grandi città:
Qualcuno era comunista: "Da una parte l'uomo inserito che attraversa ossequiosamente lo squallore della propria sopravvivenza quotidiana e dall'altra il gabbiano, senza più neanche l'intenzione del volo".

Morale della favola: "Quando pensi di stare male, ricordati che c'è sempre qualcuno che sta peggio di te".

Ma in ogni regola c'è sempre l’eccezione. E di eccezioni ce ne cominciano ad essere parecchie...

Ad esempio Alessandra e Patrizia hanno deciso di trasferirsi da Milano e di vivere stabilmente a Pantelleria, ammaliate dalla sfolgorante bellezza dell’isola; i colori e i profumi riempiono e incantano i sensi, i vestiti di città ti stanno già stretti.

Una volta il tempo aveva una dimensione umana adesso è il tempo che regola il nostro vivere. Si fa fatica a regolare il bioritmo con la frenesia della vita moderna... Dovremmo tornare a capire che il tempo è il bene più prezioso che ci viene concesso, momenti per dare un senso alla propria esistenza e viverli intensamente. Ogni attimo è un'occasione...

Bisognerebbe recuperare ciò che abbiamo tralasciato durante il percorso e tornare alle origini, alla semplicità.
Cosa c’è di più rivoluzionario di ASCOLTARSI (cit. Drusilla Foer)
e aggiungo… ASCOLTARE

Prima di accettare un confronto bisognerebbe capire le motivazioni dell’altro.
In questo nuovo millennio abbiamo ancora necessità di divisioni, muri e barriere mentali? Con tutto quello che si portano appresso odio, razzismo e intolleranza.
(La risposta è celata in questa parola) Basta.

Giancarlo Casano

Canzone consigliata: Fiorella Mannoia - Se solo mi guardassi