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04/03/2022 06:00:00

Ucraina, terrore nucleare: colpita centrale. Pace e solidarietà: le storie e le proteste in Sicilia 

 L'offensiva militare russa prosegue senza sosta, con bombardamenti e città sotto assedio. Al centro della battaglia anche la centrale nucleare più grande d'Europa: per qualche ora si teme un disastro molto più grave di quello di Chernobyl, poi le autorità di Kiev fanno sapere che l'impianto è in sicurezza.

Nel secondo round negoziale le delegazioni di Mosca e Kiev trovano soltanto un'intesa di massima sui corridoi umanitari. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiede di parlare con il capo del Cremlino.

Ma Vladimir Putin ribadisce i suoi obiettivi: "Non ritornerò mai indietro rispetto alla mia dichiarazione che Russia e Ucraina sono un unico popolo". E secondo il presidente francese Emmanuel Macron, che ha parlato di nuovo con il leader russo, lo scopo è "prendere il controllo di tutta l'Ucraina".

 

Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha pubblicato un nuovo video sottolineando che le linee di difesa dell'Ucraina stanno resistendo nonostante non ci sia stata tregua nella notte nei bombardamenti delle città da parte della Russia. Il cambiamento nella tattica russa, prendere cioè di mira le aree civili, mostra che l'Ucraina è riuscita a resistere al piano di Mosca per una rapida vittoria tramite un assalto di terra. «Non abbiamo altro da perdere se non la nostra stessa libertà», ha aggiunto Zelensky, Il volto stanco, circondato dai suoi collaboratori, Zelensky — che ha detto di dormire non più di due o tre ore a notte e di parlare con decine di capi di Stato e di governo ogni giorno — ha anche rivolto un disperato appello al leader russo perché si sieda a un tavolo, un colloquio faccia-a-faccia. «Cosa vuoi da noi? Vai via dalla nostra terra. E se non vuoi andartene, siediti con me al tavolo delle trattative. Sono disponibile. E non a 30 metri, come con Macron, Scholz. Sono un uomo normale, siediti con me. Parla, di cosa hai paura? Non minacciamo nessuno, non siamo terroristi». «Se noi cadiamo», ha detto ancora Zelensky, «i prossimi saranno i Paesi baltici. Se noi non resisteremo, la Lettonia, la Lituania come la Georgia saranno i prossimi stati ad essere attaccati», e Putin «non si fermerà prima di essere arrivato al muro di Berlino, credetemi».

 

 C'è sempre il nodo del gas, che, come abbiamo raccontato su Tp24, investe molto la Sicilia ed in particolare Mazara del Vallo. Il gasdotto che collega l’Algeria all’Italia con approdo a Mazara del Vallo può trasportare fino a 33 miliardi di metri cubi all’anno, il che lascerebbe spazio per oltre 12 miliardi di metri cubi, ma i tempi tecnici in cui il gas algerino sarà disponibile non sono immediati.

DAVIDE E NATALIA. Davide è partito da Pachino, nel Siracusano, e ha percorso 2.500 chilometri per riabbracciare e portare in salvo la sua fidanzata, Natalia, arrivando a Cracovia a notte fonda. Accompagnato dall'amico Edoardo, l’uomo - operaio ittico e volontario - a bordo di un pulmino da 8 posti ha raggiunto il confine tra Ucraina e Polonia, dove nel frattempo in un centro d'accoglienza per profughi avevano trovato riparo Natalia con i suoi due figli e l'amica Katia con le due bambine. Davide e Natalia si erano conosciuti lo scorso anno. Lei avrebbe dovuto raggiungerlo in Italia tra un mese, ma quando le bombe hanno cominciato a cadere vicino alla sua casa non ha avuto alternativa alla fuga. "Natalia è andata via quando hanno cominciato a bombardare – racconta Davide - abita vicino a una base militare. È scappata di notte in macchina. Katia invece ha rischiato di più ancora. L'hanno evacuata due volte dai rifugi dove era nascosta, fino a quando è riuscita con un treno a raggiungere Leopoli e da lì il confine, dove si sono ritrovate". Ora le due donne con i quattro figli sono in salvo e in viaggio verso la Sicilia, dove intanto è partita una gara di solidarietà tra Comuni, privati cittadini e associazioni che hanno offerto alloggi e ospitalità. "Presto saremo a casa, tutti insieme", conclude Davide. 


 

ALCAMO. Anche ad Alcamo si è svolta la Fiaccolata per la Pace, organizzata, nella giornata di digiuno e preghiera indetta da Papa Francesco in occasione della Quaresima, dagli scout dei gruppi Alcamo 1, Alcamo 2 e Alcamo 4. Un momento condiviso dalla cittadinanza insieme all’Amministrazione per pregare per la Pace nel mondo. Dichiara il Sindaco Domenico Surdi “ieri sera, su iniziativa dei gruppi scout, ci siamo raccolti in preghiera per la pace nel mondo. Siamo tutti molto preoccupati per quello che sta accadendo in Ucraina e siamo particolarmente vicini ai concittadini ucraini residenti ad Alcamo. Confidiamo che si giunga presto ad una soluzione diplomatica di questo assurdo conflitto, la guerra e la violenza non sono mai la soluzione”.

 

MARSALA. A Marsala, Pietro Pizzo, nella qualità di presidente della commissione toponomastica del comune di Marsala, propone l’intitolazione di una piazza della città “Libertà per l’Ucraina”. “In questo difficilissimo momento storico per l’Ucraina, Stato sovrano che si sta difendendo con grande dignità e forza dall’invasione russa, avverto l’esigenza di convocare la commissione per intitolare una piazza della nostra città “Libertà per l’Ucraina”. Questo in memoria di tutte le vittime del conflitto e come gesto simbolico di solidarietà. Spero che questa iniziativa venga seguita da tutti i sindaci dei comuni d’Italia”.

Sempre a Marsala, Legambiente invita tutti al risparmio energetico. Qui la nota.

 

 EGADI. “Il Circolo del Partito Democratico delle Isole Egadi, ha protocollato una mozione al fine che nella prima seduta utile i consiglieri e le consigliere del Comune di Favignana esprimano una ferma condanna all'aggressione Russa nei confronti del popolo ucraini. Un gesto di solidarietà e vicinanza nei confronti dell'Ucraina, ma soprattutto una presa di posizione forte contro una guerra alle porte dell'Europa. Il Partito Democratico è impegnato nelle piazza e nelle sedi istituzionali e nei prossimi giorni verranno anche avviate azioni concrete nei confronti dei profughi e della popolazione ucraina.”

 MAZARA. Mercoledi 2 marzo, l’Istituto Superiore “Ruggiero D’Altavilla” partecipa al flash mob “Le scuole siciliane per la PACE” bombardando gli account Facebook e Instagram della scuola con parole di pace e fratellanza. Gli alunni e gli insegnanti hanno letto l’art. 11 della Costituzione Italiana, poesie sulla pace, preghiere e pensieri sulla solidarietà e la fratellanza tra gli uomini.

In questo momento così drammatico, che colpisce emotivamente tutti quanti, i nostri giovani hanno accolto l’invito dei loro insegnanti a diffondere parole di pace, nella speranza che questa giornata rappresenti l’inizio di un percorso di riflessione che aiuti i nostri alunni a superare e a condividere le angosce e preoccupazioni che stanno, loro malgrado, sperimentando in questi giorni.

SINDACI SICILIANI. "Rivolgo un accorato appello a tutte le realtà produttive dei comuni siciliani affinché aiutino urgentemente la comunità di Mariupol". Lo ha detto il presidente di Anci Sicilia Leoluca Orlando. In queste ore la città portuale di Mariupol, situata sulla costa settentrionale del mar d'Azov, al centro di un assalto dei militari russi, non ha più acqua e le forze d'occupazione russe stanno bloccando l'uscita dalla città di mezzo milione di persone.

Già nei giorni scorsi, durante i primi raid russi, Orlando in qualità di sindaco della città di Palermo, aveva inviato una lettera di vicinanza al collega di Mariupol, Vadym Boichenko. "In questo momento drammatico - afferma Orlando - oltre a rinnovare la mia vicinanza al sindaco Boichenko e a tutti i cittadini di Mariupol, rivolgo con ancora più forza un forte appello a tutte quelle realtà, pubbliche e private, che operano nei comuni siciliani affinché si impegnino per dare un concreto aiuto agli abitanti di questa città in cui i bombardamenti, come dichiarato dal sindaco, non si fermano. Nel tempo difficile che stiamo vivendo la pace si collega alla vita che costituisce il diritto dei diritti degli esseri umani. E' arrivato il tempo dell'azione: diamo il nostro aiuto a chi ne ha bisogno e insieme ai sindaci dell'isola veicoliamo la causa della pace".

 



Cronaca | 2024-05-14 10:17:00
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