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04/04/2022 06:00:00

 Così il Covid ha bloccato gli ospedali. Ci vorrà un anno per recuperare ricoveri e prestazioni

Almeno un anno per recuperare ricoveri e prestazioni negli ospedali 'persi' a causa della quarta ondata pandemica.


Emerge dalla survey lanciata dalla Federazione degli internisti ospedalieri (Fadoi), condotta su 19 regioni, e che stima in almeno 12 mesi il tempo necessario per tornare all'attività ordinaria nelle corsie degli ospedali.
La riduzione dei ricoveri programmati, sia pure senza arrivare ai livelli di quasi blackout delle prime ondate, ha comunque imposto una riduzione dei ricoveri che, spiega Fadoi, nel 37,5% dei casi è stata contenuta tra il 10 e il 20% di quelli programmati, ma che nel 12,5% degli ospedali è stata tra il 20 e il 50%, mentre nel 16,7% dei casi il blocco è stato totale.


Peggio è andata per le prestazioni programmate, come analisi, accertamenti diagnostici e visite specialistiche. In questo caso nel 29,2% delle strutture la riduzione è stata tra il 20 e il 50%, oltre il 50% nell'8,3% degli ospedali, mentre nel 16,7% dei casi sono state sospese tutte le prestazioni programmate. Analoga la percentuale di chi, all'opposto, non ha subito alcun rallentamento delle attività. Una macchina che stenta ancora a ripartire. Nel 45,8% dei casi la ripresa dell'attività di ricovero ordinaria è al momento tra il 60 e il 90%, nell'8,3% delle strutture non è affatto ripresa, mentre nell'8,4% dei casi l'attività di ricovero è ripresa in media sotto al 50% di quella ipotizzata. Più o meno simile la situazione riguardo la ripresa delle prestazioni programmate, che nel 62,5% dei casi è tra il 60 e il 90%, anche se persiste un 8,3% di strutture ancora in fermo totale. E' del 25% la quota di chi ha invece ripreso al 100%.


"Lo stato d'emergenza è finito, ma la pandemia no: per questo servono ancora prudenza e gradualità"
. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nella trasmissione Mezz'ora in più di Rai 3. "Sarebbe antistorico affrontare la pandemia come abbiamo fatto due anni fa. Ora non siamo più in una fase di emergenza, ma servono ancora prudenza e gradualità, bisogna lavorare per rafforzare il Servizio sanitario nazionale, dobbiamo continuare a usare la mascherina, occorrono cautela e attenzione".
Per la terza decade di aprile è in programma una valutazione relativa all'uso delle mascherine, per decidere come orientarsi a partire del primo maggio, data attualmente prevista per la fine dell'obbligo di indossarle nei luoghi chiusi, ha detto il ministro della Salute. "Continuo a considerare le mascherine fondamentali. In questo momento sono obbligatorie al chiuso e - ha detto il ministro - ne valuteremo l'utilizzo nella terza decade di aprile, per capire bene quali scelte compiere dal primo maggio".
E' attesa la prossima settimana un'indicazione condivisa della Commissione Europea sulla quarta dose del vaccino anti-Covid, ha detto Speranza, nella trasmissione Mezz'ora in più di Rai 3. "Sulla quarta dose penso che a livello europeo abbiamo fatto una scelta giusta: martedì - ha detto il ministro - c'è stata la riunione dei ministri della Salute e, su mia proposta, la Commissione Europea la prossima settimana darà un'indicazione condivisa. Tutti i Paesi, come sempre avviene, stanno studiando e stanno approfondendo i dati. Si rischiava che ognuno decidesse una cosa diversa".


I dati siciliani
Sono 3.435 i nuovi casi di Covid19 Siciliani registrati a fronte di 30.183 tamponi processati in Sicilia.
Ieri i nuovi positivi erano 4.952.
Il tasso di positività scende all'11,4 % ieri era al 16,6%.
L'isola è all'ottavo posto per contagi. Gli attuali positivi sono 187.062 con un aumento di 827 casi. I guariti sono 4.013 mentre le vittime sono 17 portano il totale dei decessi a 10.137.
Sul fronte ospedaliero sono 1.042 ricoverati con 4 casi in più rispetto a ieri, in terapia intensiva sono 65, lo stesso numero rispetto a ieri.
Questi i dati del contagio nelle singole province Palermo con 1.045 casi, Catania 618, Messina 1.510, Siracusa 294, Trapani 512, Ragusa 269, Caltanissetta 206, Agrigento 331, Enna 72.

Il virus in Italia
Sono 53.588 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute.
Ieri erano stati 70.803.
Le vittime sono invece 118, in calo rispetto alle 129 di ieri. Sono 364.182 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 477.041. Il tasso di positività è al 14,7%, sostanzialmente stabile rispetto al 14,8% di ieri. Sono 489 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 4 in meno di ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 42. I ricoverati nei reparti ordinari tornano sopra quota 10 mila: sono 10.017, ovvero 68 in più rispetto a ieri.