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30/04/2022 06:00:00

Mascherine, green pass, lavoro: cosa cambia da domani. Gli ultimi numeri sulla pandemia

Ancora 24 ore e dal primo maggio anche l'Italia dirà addio al Green Pass mentre resterà in vigore, almeno fino al 15 giugno, l'obbligo di mascherine in molti posti al chiuso.

In altri luoghi, soprattutto sul lavoro, l'uso delle protezioni sarà 'raccomandato'.

Maggiori libertà ma anche tanti dubbi accompagnano la vigilia dell'abbandono di alcune restrizioni che segnerà la strada verso l'uscita dall'emergenza sanitaria mantenendo però grande cautela. In dettaglio ecco cosa cambierà dal primo maggio.  

MASCHERINE - Fino al 15 giugno resterà l'obbligo di indossare le Ffp2 nel trasporto pubblico locale e a lunga percorrenza, nei cinema, nei teatri, nei locali di intrattenimento e musica dal vivo e per tutti gli eventi e competizioni sportive al chiuso. Sarà così anche per lavoratori, utenti e visitatori di ospedali e strutture sanitarie, incluse le Rsa. Negli altri luoghi di lavoro, invece, questi dispositivi di protezione saranno solo raccomandati, come per i dipendenti della pubblica amministrazione nei luoghi potenzialmente affollati, come la fila a mensa o in ascensore. Il ministro Renato Brunetta ha invitato le amministrazioni a dare tempestivamente indicazioni sul tema. Per quanto riguarda il settore privato, resterà in capo alle singole aziende rinnovare o ridefinire protocolli e accordi. Le mascherine sono raccomandate dai vescovi anche a messa e per le celebrazioni in chiesa. Le nuove norme consigliano poi di avere sempre a disposizione il dispositivo di protezione pronto ad essere indossato in caso di affollamento per esempio nei negozi o nei centri commerciali.

GREEN PASS - Con il primo maggio andrà definitivamente in archivio il Green Pass, con l'unica eccezione per l'ingresso nelle Rsa (almeno fino al 31 dicembre). Il certificato verde non sarà più obbligatorio, anche se i virologi invitano comunque a completare il ciclo vaccinale. "Molti oggi - ha detto il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri - non stanno facendo la terza dose e questo pone dei problemi, soprattutto per determinate fasce di età e determinate patologie".

VACCINI - Resta in vigore fino al 15 giugno l'obbligo di vaccinazione per gli over 50, forze dell'ordine e comparto scuola: queste categorie, se non si vaccineranno, continueranno ad incorrere nella sanzione prevista di 100 euro. Ai visitatori delle Rsa e agli operatori sanitari continuerà ad essere richiesto fino al 31 dicembre il ciclo di vaccinazione primario più l'effettuazione di un tampone oppure la vaccinazione con tre dosi.

SMART WORKING - Prorogato fino al 31 agosto anche in assenza degli accordi individuali per i lavoratori del settore privato. Viene quindi allungato di altri due mesi, rispetto alla data del 30 giugno indicata nel decreto, la possibilità di proseguire con lo smart working nella modalità semplificata che ha caratterizzato la fase emergenziale, ovvero senza la necessità di un accordo.

SCUOLA - Resta l'obbligo di mascherine, anche solo chirurgiche, fino alla fine dell'anno scolastico, "fatta eccezione per i bambini sino a sei anni di età, per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l'uso dei predetti dispositivi e per lo svolgimento delle attività sportive".

VIAGGI - Decade il Passenger Locator Form, il modulo utilizzato dalle autorità sanitarie per i viaggi, per chiunque voglia entrare o partire per l'estero. Prorogate al 31 maggio le disposizioni per gli arrivi dai Paesi esteri, che prevedono il Green pass o un tampone rapido.

TEMPO LIBERO - Addio alle mascherine negli stadi ma non nei palazzetti. Restano obbligatorie fino al 15 giugno in cinema, teatri, locali di intrattenimento e musica dal vivo. Via la mascherina anche in negozi e centri commerciali ma anche in tutte le manifestazioni all'aperto.

ULTIME SCADENZE - La prima è quella del 15 giugno, quando l'Italia dirà addio alle mascherine anche al chiuso. Contestualmente, con la chiusura dell'anno scolastico, decadrà anche l'obbligo nelle scuole. Alla stessa data verrà meno l'obbligo vaccinale per gli over 50, forze dell'ordine e lavoratori delle scuole. Il 31 agosto scadrà lo smart working, mentre il 31 dicembre scadrà l'obbligo vaccinale per gli operatori sanitari e i lavoratori di ospedali e Rsa. Stop anche all'obbligo vaccinale o al tampone per far visita alle Rsa. 

 

 

 

Gli ultimi numeri in Sicilia

Sono 3.462 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 25.118 tamponi processati in Sicilia.


Ieri i nuovi positivi erano 4.106.

Il tasso di positività scende al 13,8% mentre ieri era al 14%.
La Sicilia è oggi all'ottavo posto per contagi. Gli attuali positivi sono 122.198 con un decremento di 2.463 casi. I guariti sono 6.449 mentre le vittime sono 19 portano il totale dei decessi a 10.568.
Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 874, 23 in meno rispetto a ieri, in terapia intensiva sono 48, uno in più rispetto a ieri A livello provinciale si registrano a Palermo 940 casi, Catania 911, Messina 429, Siracusa 357, Trapani 410, Ragusa 274, Caltanissetta 217, Agrigento 387, Enna 80.

La situazione in provincia di Trapani
Nessuna nuova vittima, e numero totale dei positivi in crescita. E' quanto emerge dall'ultimo bollettino sul Covid19 in provincia di Trapani. Si contano 5857 attualmente positivi (ieri erano 106 in meno).

I guariti sono 318 in un giorno che portano il totale a 91968 da inizio pandemia. Mentre restano a 643 i decessi.

Sul fronte ricoveri ancora 0 in terapia intensiva, 9 (uno in meno) in semi intensiva, 63(5 in meno) in degenza ordinaria, 9 (-1) in Rsa Covid Hotel. Questi i dati degli attuali positivi per città: Alcamo 614, Buseto Palizzolo 44, Calatafimi Segesta 115, Campobello di Mazara 126, Castellammare del Golfo 211, Castelvetrano 281, Custonaci 139, Erice 411, Favignana 105, Gibellina 32, Marsala 1.160, Mazara del Vallo 454, Misiliscemi 4, Paceco 196, Pantelleria 162, Partanna 163, Petrosino 60, Poggioreale 4, Salaparuta 13, Salemi 117, San Vito Lo Capo 52, Santa Ninfa 28, Trapani 1.073, Valderice 248, Vita 45.