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22/06/2022 06:00:00

Eleonora Lo Curto: "Ecco i miei 5 anni all'Ars, azioni concrete per il mio territorio"

 Durante il primo lockdown le aziende siciliane hanno subito danni economici enormi. Tra queste anche quelle florovivaistiche che, a causa dello stop alle cerimonie, hanno reciso e gettato i fiori e i propri prodotti.

Per queste aziende in una delle leggi finanziarie approvate dall’Ars sono stati previsti ingenti ristori. Un aiuto reso possibile grazie all’intervento della deputata regionale, capogruppo dell’Udc all’Ars, Eleonora Lo Curto. “E’ solo uno degli interventi per cui ho lavorato in questi cinque anni di legislatura che stanno volgendo al termine”, racconta la deputata Lo Curto. “Sono stati anni intensi e molto problematici, soprattutto con la pandemia. E soprattutto in questi momenti non c’è spazio per le promesse, ma per azioni concrete”. Da qui arriva il sostegno alle aziende florovivaistiche, ad esempio. “Sono riuscita a far inserire nella finanziaria approvata durante il lockdown 20 milioni di euro di finanziamenti per le aziende dei fiori recisi. Molte sono quelle di Marsala, in particolare, che hanno dovuto buttare tutto il loro lavoro. Per loro è stato un ristoro importante”, spiega Lo Curto.


Azioni concrete. Come il lavoro per le Ipab siciliane, da anni in crisi, e che grazie ad un emendamento della deputata regionale marsalese hanno avuto i fondi necessari per pagare gli stipendi ai dipendenti: 5 milioni di euro in totale. “In particolare Marsala, dove i dipendenti della Giovanni XXIII non percepivano lo stipendio da diversi mesi. Lì sono riuscita a far stanziare 120 mila euro”.

 

 

 


Dietro c’è anche un lavoro di relazioni, di concertazione, con gli ordini professionali, ad esempio, degli architetti, geometri e ingegneri. “Ho ascoltato loro per lavorare con contezza alla riforma dell’urbanistica e dell’edilizia, a tutela degli interessi del mio territorio, della provincia di Trapani”.
Un territorio che si sostiene anche grazie al turismo. E turismo in provincia di Trapani significa aeroporto “Vincenzo Florio” che negli anni passati aveva perso slancio. “Ho lavorato per ridare dignità al nostro aeroporto. Ho lavorato per far stanziare le somme necessarie per ripartire. Ma ho soprattutto lavorato per far nominare Salvatore Ombra a capo di Airgest”, un manager che aveva portato Trapani-Birgi a due milioni di passeggeri e  che tutti volevano a gran voce. “Le aziende turistiche, gli operatori, chiedevano il suo ritorno. Io le ho ascoltate, ho fatto politica per il mio territorio, e mi sono determinata in questa direzione suggerendo la strategia vincente: quella di chiedere al presidente della Regione di nominare Ombra. Così ha vinto l'aeroporto e il territorio”.

(Spazio autogestito)