Verso le Regionali: nessun paracadute per Schifani
Scontro tra li segretario regionale del Pd, Antony Barbagallo (tra l'altro capolista con seggio sicuro alle Politiche) e il leader di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè (anche lui abbandona l'Ars per un posto sicuro al Senato: è il prezzo che ha chiesto per dare l'ok alla candidatura di Schifani).
Barbagallo in un'intervista a Live Sicilia parla di un centrodestra diviso, con Schifani debole, mentre il centrosinistra, con i Cinque Stelle, viaggia compatto su Rita Chinnici, e sarebbe anche avanti nei sondaggi.
“Il nervosismo di Barbagallo tradisce il timore - più che giustificato - che il segretario regionale del Pd nutre nei confronti di un candidato forte come Renato Schifani, che fonda la propria proposta sul progetto vincente del centrodestra intero e unito. Dalle sue parole traspare la delusione per il fatto di trovarsi di fronte proprio Schifani e non altri avversari che magari avrebbe preferito. Barbagallo dovrà farsene una ragione: la coalizione è unita, il Terzo Polo non esiste e non scalfirà i consensi del centrodestra, che alle elezioni in Sicilia uscirà vittorioso sia alle Politiche che alle Regionali”. Così il coordinatore regionale di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè, che oggi ha riunito il partito, alla presenza del candidato alla Presidenza della Regione siciliana, Renato Schifani, degli assessori regionali e dei coordinatori provinciali.
SCHIFANI. “Ho sempre anteposto gli interessi della mia terra a qualsiasi ragionamento politico personalistico e anche stavolta ho agito nello stesso modo! Ho scelto la Sicilia #InSiciliaPerLaSicilia”. Lo scrive su Twitter il senatore Renato Schifani, candidato del centrodestra a presidente della Regione Siciliana. Schifani ha detto: “Non ho chiesto nessun paracadute, è giusto lasciare spazio ad altri, avendo deciso di sposare questo prestigioso progetto politico di candidato alla guida della mia Regione”.
Ho sempre anteposto gli interessi della mia terra a qualsiasi ragionamento politico personalistico e anche stavolta ho agito nello stesso modo! Ho scelto la Sicilia #InSiciliaPerLaSicilia pic.twitter.com/Z6w8TAIKSq
— RenatoSchifani (@RenatoSchifani) August 16, 2022
IL RITORNO DEL PCI. Il simbolo del Partito Comunista Italiano è stato depositato all’ufficio elettorale della Regione Siciliana e sarà presente sulla scheda delle elezioni regionali del prossimo 25 settembre 2022. Vittorio Marco Gambuzza, operaio siracusano, da poco designato segretario regionale del partito ne è certo: « nonostante il deludente presidente uscente della regione abbia deciso di rassegnare le sue dimissioni in piena estate non valutando che i partiti non presenti in parlamento avrebbero dovuto raccogliere le firme in condizioni di plateale difficoltà, nonostante l’impossibilità a reperire avvocati autenticatori delle firme e, perfino, nonostante la chiusura per ferie di molte copisterie nella settimana di ferragosto che ci ha messo in difficoltà per la stampa dei moduli, abbiamo completato le liste dei candidati in diverse province siciliane e, da oggi, inizieremo la raccolta delle circa 600 firme minime necessarie ». « Nel frattempo – prosegue il comunicato del segretario regionale del Partito Comunista Italiano – stiamo proseguendo la raccolta delle firme per essere presenti anche alle elezioni politiche, almeno in Sicilia orientale ». « Il nostro, quello della bandiera rossa con falce e martello, sarà l’unico simbolo della “sinistra di classe” presente sulla scheda delle elezioni regionali, burocrazia permettendo », spiega Vittorio Marco Gambuzza. « Nessuna operazione nostalgica, però. Mentre raccogliamo le firme – conclude -, coi compagni di partito e con quelli del movimento “Sinistra Libertaria” che ci sostiene nel Collegio di Trapani, stiamo lavorando alla predisposizione di un programma elettorale che porti all’attenzione del dibattito pubblico la pace, l’ecosocialismo, i saperi, la libertà e, soprattutto, la gravissima situazione del mondo del lavoro e della Nostra Terra ».