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18/08/2022 17:00:00

Marsala, "ecco perchè non è una città turistica"

Una riflessione sul turismo a Marsala, da parte del presidente dell'AST, Associazione Strutture Turistiche di Marsala, Gaspare Giacalone, che parte dalla presenze, poche, in città per il giorno di Ferragosto. Una riflessione che porta, lo stesso Giacalone a dire: "Marsala non è una città turistica", per tutta una serie di motivi che elenca nella sua lettera.

Per Giacalone una città che si ritiene turistica dovrebbe basare tutto sulla programmazione e la pianificazione e non sull'improvvisazione.  Ecco la lettera completa:

Perché il giorno di Ferragosto la città è deserta? E’ una domanda che mi è stata rivolta come Presidente dell’AST da parte dei turisti tramite le strutture associate. Partendo da questa domanda vorrei cercare di dare una risposta complessiva sul turismo a Marsala. Parto da una asserzione di fondo: il turismo a Marsala è una realtà troppo recente e non ha prodotto una percentuale consistente di imprenditori (piccoli o grandi) tale da produrre un reddito paragonabile ad altri settori (per esempio quello agricolo) e i fornitori di servizi collaterali non si sentono partecipi di questo sviluppo. Per grandi numeri, gli imprenditori che vivono soltanto di turismo sono ben pochi (penso 200 su 80.000 abitanti), il resto si trova ad arrotondare il reddito principale proveniente dalla pensione, dal commercio, dall’impiego pubblico o da quello agricolo/vinicolo.

Il turista arriva in determinati periodi dell’anno e i commercianti devono per forza spennarlo senza fare il minimo sforzo, senza   dare un servizio supplementare. Negozi chiusi in alcune ore della giornata senzauna pianificazione di alternanza; ciò si sente maggiormente la domenica, e ancora di più a Ferragosto. Anche quest’anno sono giunte molte segnalazioni: i turisti nella zona centrale non hanno trovato posti di ristoro aperti né durante il giorno né la sera. Molti sono rimasti nelle strutture in quanto non era previsto nessun tipo di evento.

Ecco perché oltre ai grandi proclami, a tutta la prosopopea legata ai flussi turistici Marsala non può ritenersi UNA CITTA’ TURISTICA. Uno degli indizi di quanto detto sopra è la quantità di immondizia che viene abbandonata per strada e per ogni dove (gli addetti al turismo sicuramente non lasciano spazzatura per strada e nei pressi delle strutture sistematicamente la raccolgono e la differenziano).

Una parte della popolazione trascura il danno d’immagine che fa alla città, ritenuta turistica e agisce come gli pare. Le giuste denunce di discariche fotografate ogni giorno dai cittadini, postate sui social e riprese più volte dai giornali, creano una immagine di città invivibile, a cui l’Amministrazione comunale non sa rispondere con interventi solleciti, mirati o preventivi. A questo si aggiungono i tanti episodi di bullismo in pieno centro, le scorribande di gruppi di minorenni, i vandalismi gratuiti sul patrimonio pubblico e privato. Completano il quadro di una città non a misura di turista: il traffico caotico, le macchine in doppia e tripla fila, i parcheggi non autorizzati sui marciapiedi, a cui tutti ormai ci siamo abituati.

Manca una pianificazione turistica e non sortiscono ricadute reali sul territorio i soldi dei cittadini spesi per la promozione, molte volte, contraddittoria e senza finalità. Già i comuni più virtuosi cominciano a lavorare sulla programmazione 2023 e nei primi giorni di dicembre si hanno già date e calendari di tutti gli eventi possibili, non si aggregano semplicemente ad altre
iniziative promosse da altri soggetti o altri comuni. Una città turistica dovrebbe avere delle manifestazioni annuali su cui
investire puntualmente. Dovremmo sapere già come Marsala si prepara per le festività pasquali che prevedono la rinomata “Processione del Giovedì Santo”. Dovremmo sapere fin da ora, per esempio, che fine farà il Monumento ai Mille, e quali iniziative sono previste per le Manifestazioni Garibaldine e per tutto il mese di Maggio.

Dovremmo sapere se in estate ci sarà la programmazione del cinema in piazza, quali spettacoli di livello ci saranno nei teatri comunali, quali eventi di richiamo realizzerà l’Ente Mostra per il 2023, se ci sarà una rivoluzione del traffico cittadino alla luce di quanto è successo quest’anno, se la via Roma deve essere un parcheggio o un salotto buono per la città…

Se si ha una idea di città turistica, bisogna crederci, avviare tavoli tecnici che coinvolgano tutti i rappresentanti di categoria che
potranno partecipare esprimendo il loro parere e trovando, alla fine, una linea comune di sviluppo e condivisa con l'Amministrazione Comunale che deve avere come unico obiettivo il “BENE PUBBLICO” e l’Associazione Strutture Turistiche potrebbe anche avallare un ritocco della tassa di soggiorno se serve a finanziare un’idea sviluppo.

Il presidente dell'AST Gaspare Giacalone