Regionali, Lo Curto si candida con "Prima l'Italia"
Eleonora Lo Curto si ricandida all'Ars. Non più con l'Udc, che di fatto non è stato in grado, come partito, di allestire una lista competitiva, ma con la Lega - Prima l'Italia. Con Lo Curto anche Mimmo Turano, che con lei fu eletto deputato regionale cinque anni fa, sempre nell'Udc, facendo anche l'assessore regionale alle attività produttive. Turano però ha il posto quasi sicuro al Senato, dove è pure candidato nel listino bloccato.
Questa la dichiarazione della deputata marsalese:
“Sono pronta ad affrontare questa campagna elettorale spiegando ai cittadini l’importanza di votare per chi ha dimostrato di saper fare e di saper realizzare. Per questo partirò da tutte le iniziative che ho già concretamente determinato attraverso il lavoro svolto in Parlamento e nelle commissioni legislative. Il voto è un atto di responsabilità civile e morale oltre che politica, e rappresenta l’irrinunciabile volontà dei cittadini che possono esprimersi attraverso chi li rappresenta nelle istituzioni. Scelgo Prima l’Italia per continuare il mio impegno all’Assemblea regionale siciliana dove in questi anni mi sono spesa per dare risposte al territorio e per creare condizioni di sviluppo per la Sicilia ed in particolare per la provincia di Trapani. Questa nuova corsa per il Parlamento regionale sono contenta di poterla condividere con i colleghi deputati che hanno lavorato con me nello stesso gruppo parlamentare: Mimmo Turano e Giovanni Bulla, e con tanti altri colleghi con i quali si è stabilito dall’inizio della legislatura un rapporto proficuo e di amicizia. Prima l’Italia è l’unico partito che nella nostra regione ha candidato alla Camera e al Senato solo esponenti siciliani e porterà al Senato un rappresentante della provincia di Trapani, l’amico e collega Mimmo Turano. Metto al servizio degli elettori della provincia di Trapani, collegio in cui sono candidata, la mia esperienza maturata nelle istituzioni, anche al Parlamento europeo, per costruire la Sicilia del futuro con più turismo, più cultura, più infrastrutture, più occupazione e benessere”.