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02/09/2022 08:35:00

Ecco il piano del Governo per risparmiare il gas

Per lo Stato e per i cittadini italiani la parola chiave della prossima stagione autunno-inverno è risparmio di energia.

E andando incontro al freddo, il riscaldamento sarà protagonista della stretta.


I termosifoni non potranno più andare a pieno regime, si potrebbe tenerli spenti anche per due ore in più rispetto al passato e contenere la temperatura di due gradi nelle aree del Paese in cui il clima è più clemente. Ma anche su luce e gas bisognerà avere comportamenti virtuosi, per evitare bollette esorbitanti.

Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, sta lavorando con i tecnici al piano di risparmio energetico a cui sarà consigliabile attenersi a partire da ottobre, mese già più freddo in alcune zone d'Italia. In genere il 15 ottobre viene acceso il riscaldamento in circa 4.300 comuni italiani (zona climatica E) che comprendono grandi città come Milano, Torino, Bologna, Venezia.

Il piano è quello di spegnere i termosifoni un'ora prima nelle abitazioni private e negli uffici pubblici, abbassandoli di un grado per portarli da 20 a 19. Il governo sta lavorando per presentare un piano con un proposta di riduzione dei consumi energetici. Per ora l'Italia non segue altri Paesi europei alle prese con l'emergenza gas. Se in Francia e Germania si spengono prima le vetrine dei negozi, se Parigi ha già messo in conto il razionamento per le imprese, Roma parte con cautela. Non si spegneranno prima le vetrine, né tantomeno si ragiona sull'ipotesi di mandare i dipendenti pubblici in smart working, rumors circolati nei giorni scorsi. L'unica misura immediata, che arriverà con un decreto ministeriale che verrà firmato a giorni, è spegnere i termosifoni un'ora prima nelle abitazioni private e negli uffici pubblici, abbassandoli di un grado per portarli da 20 a 19. Questo, stando all'informativa del responsabile della Transizione ecologica Roberto Cingolani in Consiglio dei ministri, l'unico intervento immediato. Oltre al decreto che arriverà la settimana prossima, con sostegni per famiglie e imprese e che sarà "importante", assicura uno dei ministri coinvolti nel dossier.

La stretta sui riscaldamenti pubblici e privati dovrebbe ora essere messa nero su bianco con un decreto ministeriale che Cingolani firmerà nei prossimi giorni. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, verrà anche ridotto di due settimane il periodo in cui i termosifoni potranno rimanere accesi. Nel corso dell’informativa non ci sarebbe invece stato alcun accenno al ricorso allo smart working nel servizio pubblico né ad interventi sull’illuminazione delle vetrine nei negozi. Attesi invece nuovi interventi anche sul prezzo delle bollette



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