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06/09/2022 06:00:00

Cercasi Chinnici disperatamente

E’ clamoroso. la candidata presidente del Partito Democratico, per la coalizione di centrosinistra, è confinata in una realtà invisibile.

Ha cominciato soltanto ieri la sua campagna elettorale. Non si sente, non c’è nel dibattito pubblico, non invia comunicati stampa, non fa conoscere la sua agenda, cosa pensa. 

Questo torpore non fa bene al Partito Democratico, non fa bene ai candidati che ci hanno messo la faccia nelle liste e che stanno impegnando delle energie fisiche oltre che delle risorse economiche.

Si tratta di una campagna elettorale che sembra quasi che il Pd abbia deciso di giocare a  perdere. E a perdere la pazienza invece è Claudio Fava, l’alleato  dei dem e leader de I Cento Passi, talvolta pure imbarazzato da questo modo comatoso di svolgere la competizione: "Noi dei Centopassi siamo leali, non minchioni. Se il Pd ritiene che la candidatura della Chinnici sia un suo affare privato, e se Caterina Chinnici si ritiene impegnata a far campagna elettorale solo con i candidati del Pd, nessun problema.
Vorrà dire che il Movimento Centopassi si riterrà libero da impegni e di far campagna solo per la propria lista".

Avrebbe fatto meglio, la Chinnici, a ritirarsi, a dirlo chiaramente che non se la sentiva di affrontare il difficile tragitto anziché non esserci, e non essere di supporto ai candidati.

E’ il regalo che i dem stanno facendo al centrodestra e a Cateno De Luca, senza mai sottovalutare i Cinque Stelle che hanno dei cavalli di battaglia che sono saldamente ancorati in Sicilia.

Va bene la campagna elettorale non aggressiva, va bene non puntare il dito contro gli avversari, contro gli uscenti. Va bene tutto ma il silenzio organizzato è una resa incondizionata, l’epilogo è noto non c’è bisogno di arrivare al 25 settembre, il merito del buon andamento delle liste sarà solo dei candidati, del lavoro di cui si sono sobbarcati.

Enrico Letta, segretario nazionale, sostiene che è lo stile della Chinnici a essere punto di forza della coalizione, e ieri a Palermo, Letta e la Chinnici hanno presentato tutti i candidati alle elezioni regionali.

Per la prossima uscita pubblica della candidata presidente si aspetterà magari il 23 settembre, giornata di chiusura della campagna elettorale ...

Crescono nei sondaggi anche i pentastellati, il candidato governatore Nuccio Di Paola non si ferma: “Siamo il primo partito in Sicilia, lo dicono i sondaggi in nostro possesso e dobbiamo e possiamo ancora crescere. Per questo, da qui al 23 settembre, faremo quattro incontri al giorno, da un capo all'altro della Sicilia, per cercare di crescere ancora e vincere questa battaglia. Io ci credo. Noi, che siamo una vera squadra, ci crediamo. E a metà settembre arriva Conte a darci una grossa mano”.

Nel centrodestra, invece, monta il problema degli assessorati. Gianfranco Miccichè ha già annunciato che rinuncerà al posto in Senato per restare all’ARS, è candidato sia al nazionale che al regionale, rivendica l’assessorato alla Salute, ha fortemente criticato la gestione di Ruggero Razza, assessore uscente.

Le ipotesi sugli assessorati vengono direttamente stoppate da Renato Schifani: alla rosa dei nomi si penserà dopo il 25 settembre ma in giunta ci saranno solo politici competenti ed esperti.

LETTA IN SICILIA. Esclude governi di larghe intese nella prossima, imminente, legislatura. Attacca i grillini: «La loro parola non vale niente». E teme che con Schifani verrà minimizzato il rischio mafia. Enrico Letta, segretario nazionale del Pd, arriva a Palermo e a Catania per tirare la volata a Caterina Chinnici. Sulla candidata alla presidenza della Regione, dichiara: «Non confondiamo serietà e sobrietà con basso profilo. Sono entrambe caratteristiche distintive di Caterina Chinnici, riconosciute e apprezzate, che ci distinguono da chi invece rincorre lo scontro o il titolo sguaiato ad effetto. Sono sicuro che questo stile sarà ripagato e che riusciremo a raggiungere le tante persone indecise e poco interessate alle polemiche. La nostra campagna elettorale in Sicilia inizia ufficialmente oggi: sono già in programma numerosi incontri in tutte le province, per raccontare le proposte e il programma dem».

 PROVENZANO. "Schifani replica alle mie dichiarazioni in cui lancio l’allarme sul tentativo delle mafie di tornare a condizionare le istituzioni dicendo che «le sparo grosse». Poiché chiede informazioni, gliene fornisco volentieri alcune. Primo. La mafia esiste ancora. Esiste a Palermo, esiste a Roma ed ha sempre più una dimensione internazionale. Secondo. Il rischio che metta le mani sulle risorse del Pnrr è già stato denunciato, in ordine, dalla Procura nazionale antimafia, dall’Anac, dalla Commissione antimafia, dai sindacati, dallo stesso presidente Draghi, dal ministro della Giustizia. Forse Schifani era distratto, oppure si trovava in quel lungo letargo da cui è stato svegliato all’ultimo secondo per candidarsi a Presidente della Regione.
Terzo. È bene che Schifani tenga gli occhi aperti, perché i rischi di cui parlo li abbiamo visti alle elezioni amministrative di Palermo, quando un candidato del suo partito, arrestato per voto di scambio politico mafioso, insieme a un esponente di Cosa Nostra chiariva esattamente il disegno delle mafie di rimettere le mani nelle Istituzioni per gestire la nuova stagione di investimenti. Schifani sostiene che parlare di mafia significa spararla grossa? Avevo il sospetto che con lui vi fosse un ritorno al passato, ma non immaginavo fino a che punto. Sembra uscito dagli anni ‘40, quando chi parlava di mafia veniva accusato, come fa lui con me, di «lanciare anatemi e fare terrorismo». Lo scrive in una nota Peppe Provenzano, vicesegretario del Partito Democratico.

DE LUCA. Il leader di “Sud chiama Nord” Cateno De Luca, candidato alla presidenza della Regione Siciliana, ha illustrato il quarto comandamento programmatico che punta sui giovani e prevede azioni mirate a dare loro le possibilità fini ad oggi negate dai vari governi regionali. Il programma prevede che «in 5 anni vengano conclusi tutti i processi di turn-over nella pubblica amministrazione per procedere con la valorizzazione del personale». «La macchina amministrativa regionale, nonché quella degli enti pubblici - spiega Cateno De Luca - è vecchia, demotivata e con la proiezione alla quiescenza. Nonostante le grandi occasioni del decreto “Governance del Pnrr” la Regione Siciliana è riuscita a pubblicare concorsi per soli 100 posti da inserire nella macchina amministrativa a fronte dei 500 che ogni anno escono dai profili di ruolo. Senza considerare l’utilizzo esagerato degli esperti Pnrr forniti dal Governo nazionale e che la Regione Siciliana non ha inteso rendere disponibili a favore degli Enti locali e che si occupano di attività che con il Pnrr non hanno nulla a che vedere. Nel nostro programma di governo, vista la previsione di 3500 unità di personale che andrà in quiescenza, sarà avviato (e concluso) un piano assunzionale pari a 5mila unità».Affrontato anche il tema dell'insularità con la necessità di «mettere al centro la detassazione sulle nuove assunzioni. Le imprese siciliane - ha concluso De Luca - assumeranno professionalità siciliane adeguandosi agli standard nazionali. Solo così si fermerà l’emorragia di siciliani per cercare lavoro fuori dalla propria terra».

PELLEGRINO.  La Regione Siciliana mette a disposizione dei Comuni ulteriori dieci milioni di euro per il ricovero di persone con disabilità psichica. Fondi che si aggiungono ai 7,5 milioni già stanziati ad inizio agosto, per un importo totale di 17 milioni e mezzo di euro. «Grazie alla Regione Siciliana i Comuni potranno garantire ad oltre duemila disabili psichici il pagamento delle rette di permanenza nelle comunità alloggio dell’isola. Un sostegno importante agli enti locali che nei loro bilanci hanno un’evidente difficoltà a mettere in campo risorse per il mantenimento di queste persone in strutture alternative ai presidi ospedalieri - dichiara il deputato regionale di Forza Italia Stefano Pellegrino, Presidente della Commissione Affari Istituzionali all’Ars – Esprimo pertanto piena soddisfazione per questo intervento della Regione Siciliana che permetterà, nei comuni del Trapanese, di sostenere 237 disabili psichici grazie allo stanziamento di un milione e 830mila euro, di cui un milione e 307 mila previsti nel primo decreto e 523 mila nel secondo. Ringrazio la Regione Siciliana e, in particolare, l’Assessorato della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro, per l’impegno a sostegno dei Comuni e, indirettamente delle famiglie in difficoltà, e per la sensibilità verso un fenomeno, quello cioè del disagio sociale, che in questi ultimi anni si è rivelato in continua crescita».

MANGIARACINA. Il candidato alla camera dei deputati nel collegio uninominale della provincia di Trapani e alla regione Siciliana, per il progetto “De Luca Sindaco d’Italia e di Sicilia “ Daniele Mangiaracina, fa un plauso, per la scelta politica del consigliere comunale e amico, Francesco Casablanca, che "in modo trasparente e democratico, ha deciso di aderire al progetto politico di cambiamento del nostro Sindaco di Sicilia, Cateno De Luca, candidato alla presidenza della regione Sicilia. L’occasione mi è gradita per ringraziare i nostri consiglieri comunali Giuseppina Coppola, anche Lei candidata alla camera e alla regione Siciliana, e il nostro vice presidente del consiglio comunale di Castelvetrano, l’avvocato, Ignazio Maltese, che in questi mesi hanno dimostrato grande sensibilità politica e altrettante capacità di formulare idee e progetti per il territorio. Auguri quindi per la costituzione del nuovo gruppo consiliare e al suo nuovo capogruppo, Francesco Casablanca, al quale auspico un buon lavoro per la suo incarico e per la sua città".