Quantcast
×
 
 
21/09/2022 06:00:00

Regionali: il centrodestra pensa già agli assessorati, il Pd alla resa dei conti 

 Comunque vadano queste elezioni questa è l’ultima settimana di una campagna elettorale breve, strana, difficile, per certi versi impossibile.
In piena estate i cittadini si sono ritrovati con i candidati che li cercavano per spolverare le loro idee sulla Sicilia e sul Paese.
Un elettorato non sempre attento e paziente, incerto e stanco, poco voglioso di partecipare alla cosa pubblica e al dibattito politico.
Una campagna elettorale che si snoda in un periodo economico e sociale difficilissimo, con le bollette che hanno messo un ginocchio le imprese, con l’inflazione in salita e con la famiglie che già alla terza settimana del mese non sanno come mangiare.
La sfiducia è forte, il 25 settembre si potrebbe assistere ad un ulteriore calo percentuale di votanti, nonostante i diciottenni siano chiamati per la prima volta a votare anche per il Senato.
Accarezza il sogno di una vittoria il centrodestra, che con molta probabilità dovrà fare i conti con altre formazioni politiche per governare il Paese.
A tirare per la giacchetta Mario Draghi è la formazione di Carlo Calenda e Matteo Renzi, lo ripropongo come Presidente del Consiglio ma lo stesso Premier nell’ultimo Consiglio dei Ministri ha ribadito il suo secco no.
In Sicilia, intanto, è già toto nomi sugli assessorati in caso di vittoria di Renato Schifani, la Lega chiede la delega all’agricoltura, Forza Italia la Sanità e così via, ma prima di affrontare il tema dei nomi si dovranno verificare i numeri regionali ottenuti e poi quelli provinciali, non escludendo un faccia a faccia tra partiti della stessa coalizione.
Il centrodestra dovrà affrontare non pochi problemi a cominciare dalla non più alleanza tra gli Autonomisti di Raffaele Lombardo e la Lega, alleanza venuta meno sui punti programmatici che riguardano la tutela e il rilancio dell’economia del Sud.
A deflagrare sarà il Partito Democratico, che si porta appresso i malesseri delle elezioni nazionali per le scelte indicate in lista, le manovre elettorali incomprensibili per le regionali. Subito dopo il 26 si apriranno tavoli di discussione in ogni territorio, così come in quello della provincia di Trapani dove i dem hanno già iniziato a litigare in aperta campagna elettorale, questione di gestione della stessa, di accordi trasversali dei candidati e sgambetti che si sono consumati.
Ieri il vice segretario nazionale, Giuseppe Provenzano, ha toccato la provincia di Trapani ma la mattinata è stata dedicata ad incontri riservati con un solo candidato della lista, con cui ha anche una amicizia personale, si tratta di Dario Safina. Che Safina abbiamo deciso di organizzare in solitudine portando avanti la sua campagna elettorale ci può stare, che un vice segretario nazionale, invece, sposi cause personali è fuori luogo.
A buttare acqua sul fuoco Pino Bianco, candidato regionale nella lista del Pd: “Ho sempre avuto la profonda convinzione che il Pd sia un partito comunità, fatto di sensibilità diverse - e le sensibilità sono ricchezza, linfa vitale – ma che debba essere un partito di pacificazione, aperto, vicino alla gente, capace di ascoltare e di provare a immaginare e realizzare soluzioni ai tanti problemi che attanagliano il territorio. Ecco: questo ho fatto in questa mia campagna elettorale, questo ho sempre fatto in ogni mio percorso politico in cui la richiesta del consenso era, poi, la chiave ultima per accedere a ruoli che ho scelto di condividere con gli stessi elettori; questo è quello che mi rappresenta e caratterizza la mia persona.
Le polemiche, le liti e soprattutto i meccanismi delle fazioni, non fanno altro che alimentare la crescente distanza della gente verso la politica, che rischia davvero di perdere la sua anima più nobile, la natura di impegno e servizio che viene tanto nominata nei discorsi d’occasione con sempre meno credibilità”.
A chiedere un confronto aperto dopo le elezioni è Antonello Cracolici: "Dobbiamo costruire un nuovo Pd siciliano e nazionale, dobbiamo costruire un Pd con la testa e con il cuore nei territori, che non sia mai più un partito pensato come una sorta di ‘azienda centralizzata’ con filiali in giro per l’Italia”.

LI CAUSI. Partecipo a queste elezioni regionali e nazionali da cittadino e anche da imprenditore, senza avere preparato il terreno per tempo come hanno fatto in molti. Sono semplicemente il candidato Nicola Li Causi di Forza Italia, che sa di poter contare sul sostegno di cittadini conosciuti nel corso della mia attività imprenditoriale, di persone conosciute nel tempo e di altre che mi vorranno conoscere nel futuro per il mio impegno. A quanti il 25 settembre decideranno di darmi la loro fiducia e il loro sostegno, dico fin da ora che il mio primo impegno sarà dare priorità ai bisogni dei trapanesi. Credo fortemente che questa politica deve essere rinnovata, deve riscoprire valori e ideologie, credo che non può vivere di estemporanei momenti di rivolta privi di progettualità se non di generiche affermazioni di taglio dei costi”. Così il candidato nelle Liste di Forza Italia, il castelvetranese Nicola Li Causi, desidera presentarsi a pochi giorni dal voto, agli elettori.

DE LUCA. Ricognizione, riorganizzazione e riqualificazione. È la ricetta delle tre "R" lanciata dal candidato alla presidenza della Regione Siciliana Cateno De Luca per rilanciare la Sicilia. «Qualunque strategia si voglia attuare è indispensabile partire da tre mosse prioritarie. Effettuare una ricognizione di quello che c’è da fare dal punto di vista delle risorse umane, riorganizzare e riqualificare gli uffici». Così il candidato alla presidenza della Regione Siciliana Cateno De Luca nel suo intervento di apertura all'incontro promosso da Confartigianato Imprese Sicilia, con il mondo delle imprese. All'appuntamento, che si è svolto nella sede della Federazione, il candidato ha incontrato il consiglio direttivo di Confartigianato Sicilia (presidenti e segretari delle associazioni territoriali) e i presidenti regionali delle categorie. A fare gli onori di casa, il presidente e il segretario di Confartigianato Sicilia, Daniele La Porta ed Andrea Di Vincenzo. Presente anche il coordinatore regionale di Casartigiani, Maurizio Pucceri. «Ho ascoltato con grande interesse le proposte avanzate per creare un ambiente favorevole all'artigianato e alle MPI. Sono uno di voi - ha affermato De Luca - perché mia madre era una coltivatrice diretta e mio padre artigiano muratore. Ho vissuto quindi in prima persona le problematiche del settore. Ho fatto il dirigente aziendale anch'io per 25 anni quando mi sono inventato una struttura come la Fenapi, che oggi è presente in 19 regioni e 79 province. In Sicilia c’è un problema profondo e bisogna smontare il sistema cominciando dall’abolizione del pizzo legalizzato. È il primo comandamento programmatico dell’azione di governo che proponiamo per la Sicilia. Per abolire il pizzo legalizzato, imposto dall’utilizzo politico-mafioso della struttura burocratica regionale, semplificheremo i procedimenti, accorpando e riorganizzando gli uffici ed i servizi, decentrando al territorio la gestione delle principali competenze amministrative regionali, valorizzando le autonomie locali ed i corpi intermedi con una norma regionale di intangibilità economico-finanziaria pluriennale».

GANDOLFO. È fissato per oggi (mercoledì 21 settembre), alle ore 19,30, l’appuntamento per la chiusura della campagna elettorale a Trapani di Antonio Gandolfo, candidato all’Assemblea Regionale con la lista “Cento Passi per la Sicilia”: presso l’Happiness Cafè, in viale Regina Elena n. 20, Gandolfo incontrerà amici, compagni, sostenitori e cittadini, per fare insieme una riflessione sul significato delle elezioni regionali e sulla necessità di un radicale cambiamento.
La manifestazione rappresenta il culmine delle numerose iniziative che si sono succedute nei giorni scorsi, nei principali centri della provincia, da Alcamo a Castelvetrano, da Marsala a Partanna, da Trapani a Salemi, per raccogliere idee e sollecitazioni sui principali temi del lavoro, dei diritti e dell’ambiente.

 CONFCOMMERCIO. “I comparti da noi rappresentati non solo faticano enormemente a riprendersi ma guardano con estrema preoccupazione al futuro. Sopravvivere è per tutti la parola d’ordine alla luce di una crisi, emersa prima con la pandemia e poi esplosa, sino a toccare i contorni dell’emergenza sociale, con il caro bollette, destinata a impoverire il nostro tessuto produttivo. Ecco perché guardiamo con grande interesse al 25 settembre, il giorno in cui i siciliani saranno chiamati ad eleggere il presidente della Regione Siciliana e i 70 deputati all’Assemblea regionale. La riteniamo una data fondamentale e un appuntamento decisivo per il futuro della Sicilia e dell’economia isolana e per questo motivo abbiamo deciso di dedicare una giornata di incontri con i futuri candidati alla presidenza della Regione”. Dice così il presidente regionale Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti, nell’annunciare gli incontri in programma oggi con i candidati alla presidenza della Regione. In particolare, Confcommercio incontrerà nella propria sede regionale, a Palermo, il candidato Nuccio Di Paola, in presenza, alle 10. Poi, sarà la volta di Caterina Chinnici alle 11,15 da remoto. Quindi, alle 12,15 il senatore Renato Schifani in presenza e alle 13,30 Gaetano Armao in presenza. Infine, alle 16 è previsto l’incontro con Cateno De Luca da remoto. “Incontrando i candidati alla presidenza – aggiunge Manenti – Confcommercio intende da un alto ascoltare le loro proposte e dall’altro presentare le richieste delle imprese del terziario di mercato, oggi determinanti per l’economia siciliana. Queste imprese chiedono risposte immediate sull’emergenza energia in raccordo con l’Europa e con il Governo nazionale, ma non soltanto. Si chiedono anche indicazioni precise ed esaustive sulla questione che riguarda l’assetto delle Camere di Commercio, sulle questioni che riguardano il testo unico sul commercio, sull’utilizzo dei fondi provenienti dal Pnrr, sull’annosa questione delle infrastrutture, strade, porti ed aeroporti, sul turismo e sulla destagionalizzazione dello stesso”.