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22/09/2022 06:00:00

Domenica si vota, le previsioni. I manganelli ai comizi di Meloni, polemiche 

 Mancano tre giorni al voto.

 I sondaggi sono vietati, ma le previsioni sul voto no. E allora, facciamole. Nel centrodestra, è certo che Fratelli d'Italia sarà il primo partito, e sarà comunque ben oltre il 20%. Il problema per la coalizione è che gli altri partiti sono in crisi. Sicuramente la Lega non avrà il 17% preso l'ultima volta, ma molto, molto di meno. La maledizione del Papeete incombe su Salvini. Se prende meno del 10% sarà inevitabile l'ammutinamento all'interno del partito. Va male anche Forza Italia. Berlusconi cerca voti su TikTok, ma gli ultimi sondaggi davano i forzisti al 6 - 7%., così come male vanno anche tutti i partitini di centro riuniti in un'unica sigla. Il centrodestra, comunque, vede la vittoria. Ha solo due ostacoli. Italexit di Paragone, che prende voti tra i delusi della destra, e poi il Movimento Cinque Stelle, che è il partito che è cresciuto di più in questa campagna elettorale. Conte in un mese è risalito di un punto percentuale a settimana. I Cinque Stelle sono il primo partito al Sud, sono terzi in Italia dietro Cinque Stelle e Pd e potrebbero anche superare il Pd stesso. La crescita dei Cinque Stelle, al Sud, mette in bilico alcuni seggi all'uninominale che erano invece sicuri per il centrodestra. Vedremo. 

Nel centrosinistra, facce lunghe. Il Pd perde consensi, e non è detto che superi il 20%. Sotto il 20, per Letta ci sarà il foglio di via.  A sinistra, però l'alleanza Sinistra - Verdi supera la soglia di sbarramento e veleggia su cifre importanti. Male Di Maio.  Nel Terzo Polo è difficile che Calenda e Renzi arrivino al 10%, più facile invece che superino Forza Italia, nel derby tra moderati. 

 MELONI E I MANGANELLI. "I manganelli apparsi al comizio della Meloni sono un fatto grave, una misura assolutamente sproporzionata ed un triste presagio di quel che sta per accadere nel paese. Chiederò stamane al questore di Palermo la ragione di questa violenza verso pacifici avversari politici della signora Meloni. In questi giorni per quattro fischi hanno piagnucolato e hanno ottenuto una inutile prova muscolare delle forze dell’ordine. La verità è che ci sono apparati dello Stato che si sono messi al servizio della campagna elettorale di Fratelli d’Italia perché ritenuti vincenti. Ne hanno fatto le spese ieri sera a Palermo le giovani femministe malmenate per aver protestato contro le pericolose banalità che esprime la signora Meloni sui diritti delle donne». Lo dice Bobo Craxi, esponente socialista, candidato all’uninominale Palermo 2 per il centrosinistra.

Salvini vuole il referendum sulle auto

L’Unione europea ha deciso di fermare la vendita di auto a benzina e diesel dal 2035. Il segretario della Lega, Matteo Salvini, vuole lanciare un referendum: «Devono essere gli italiani a dire sì o no». Solo auto elettrica «significa licenziare a Torino e far lavorare a Pechino».

I vescovi chiedono di andare a votare

Anche i vescovi dicono la loro in vista delle elezioni: «Il voto è un diritto e un dovere da esercitare con consapevolezza. Siamo chiamati a fare discernimento fra le diverse proposte politiche alla luce del bene comune». Comincia così l’appello del consiglio della Conferenza episcopale italiana presieduta dal Cardinale Matteo Zuppi. Le indicazioni si trovano nel documento reso disponibile online dal titolo Osare la speranza: appello alle donne e agli uomini del nostro paese.
I vescovi hanno un doppio destinatario, gli italiani che andranno alle urne e gli eletti. Nel primo caso di non esimersi nel secondo propongono un’agenda di priorità che va dal contrasto alla povertà, all’accoglienza dei migranti, fino alle azioni contro l’«inverno della natalità».

Letta a favore dei rigassificatori

Il Pd è favore dei rigassificatori galleggianti. Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta a Pietrasanta: «La scelta strategica sull’energia necessita di rigassificatori che funzionano». Deve essere «ben gestita» con le amministrazioni locali.

INGIANNI. Energia, lavoro, scuola e sanità: sono queste le priorità nel programma di Antonella Ingianni, unica capolista marsalese candidata alla Camera dei Deputati per l’Alleanza Verdi Sinistra nel Collegio Trapani - Agrigento - Caltanissetta: “Altro che centrali nucleari, la Sicilia è per definizione una centrale energetica rinnovabile. Bisogna però rivedere le politiche economiche e le norme che regolano i cosiddetti "scambi sul posto", vero collo di bottiglia del fotovoltaico in Italia, per tutelare le famiglie che hanno investito nelle rinnovabili e - allo stesso tempo - liberare risorse per garantire un tetto fotovoltaico in ogni casa. Non possiamo permetterci di sprecare un solo raggio di sole. In Sicilia le dighe sversano acqua in mare piuttosto che concentrarla su una nuova ed equa rete di distribuzione. I nostri pescatori hanno subito un aumento del 100% dei costi (che solo in parte derivano dai carburanti) e quelli che pescano il tonno sono schiacciati da un sistema di distribuzione delle quote che li vede penalizzati da anni. Ecco cosa intendo quando parlo di energia: garantire a tutti un accesso alle risorse alle migliori condizioni economiche possibili. Le zavorre che ci stiamo portando addosso oggi influiscono sullo sviluppo del nostro futuro. Energia non è solo quella che fa muovere le macchine, sono energia anche i giovani che con le loro idee e il loro entusiasmo porteranno avanti la nostra Sicilia. Diventa fondamentale quindi dare risposte concrete a tutte le famiglie che hanno difficoltà a mantenere i propri figli all’università. La scuola pubblica deve essere gratuita, senza distinzione alcuna, e dobbiamo ricominciare a programmare l’edilizia scolastica e universitaria per garantire un tetto a tutti gli studenti e fare in modo che i nostri ragazzi studino in facoltà universitarie di eccellenza in Sicilia, in università ben finanziate che spendano al meglio i fondi disponibili. Abbiamo bisogno di giovani preparati e laureati, abbiamo bisogno di giovani medici che ritornino ad essere il centro della sanità, non merce di scambio. Pensate all’ospedale di Marsala: un solo medico al pronto soccorso. Uno solo. Pensate ad una scuola con un docente solo. Immaginabile? Eppure è successo. Pensate alla Camera dei Deputati: da 16 anni manca un deputato marsalese. Anche questo non dovrebbe essere immaginabile eppure è successo."