Micciché detta le condizioni a Schifani. De Luca affila le armi
Il presidente Renato Schifani sta incontrando tutti i partiti della sua maggioranza, in ballo l’assessorato che conta più di altri e che Forza Italia vorrebbe per sè.
Gianfranco Miccichè ha messo in discussione il vecchio governo regionale, ha preteso la non ricandidatura di Nello Musumeci non solo per decisioni assunte in solitaria ma soprattutto per la Sanità, gestita dall’assessore Ruggero Razza, che non ha brillato.
Miccichè è stato eletto anche al Senato, dovrà scegliere tra la Sicilia e Roma, dove peraltro potrebbe occupare una casella di rilevanza, ma ha già chiarito che non mollerà la Regione fino a quando gli azzurri non avranno assegnata la delega della Sanità.
Parole chiare quelle del coordinatore azzurro, che sta mandando avanti una battaglia di partito, le ha rilasciate a Repubblica: “Finchè io sarò presente certi schemi non si potranno replicare. E lo dico perché ho pagato un prezzo molto caro: non ho rinunciato alla presidenza dell’Ars per un capriccio, l’ho fatto per porre fine a un sistema in cui ci si chiudeva in una stanza e nessuno sapeva niente. Voglio quell’assessorato c’è un disagio diffuso. Con Musumeci ho rotto. La nostra richiesta non è solo legittima: è obbligatoria. Ho detto che avrei cambiato le cose, da due anni studio il settore”.
Fratelli d’Italia ha avanzato al presidente Schifani la richiesta di 4 assessorati e anche della presidenza dell’ARS, che con molta probabilità potrebbe andare ad Alessandro Aricò.
E sui parlamentari eletti da utilizzare come assessori ci sono molti dubbi, il rischio concreto di non avere poi i numeri in aula se qualche assessore dovesse essere altrove impegnato per questioni istituzionali.
Miccichè deciderà solo dopo avere risolto la questione Sanità in Sicilia se restare sull’Isola oppure volare a Roma. Nel frattempo sulla questione è intervenuta anche la Ugl Salute Sicilia, il sindacato ricorda le emergenze da affrontare e confida nell'operato del presidente Schifani:"L'Assessorato regionale della Salute sia tenuto lontano da beghe partitiche, appetiti elettorali e da spartizioni degne del miglior "manuale cencelli" e da ambizioni personali a vario titolo".
Questa la dichiarazione di Carmelo Urzì e Raffaele Lanteri, rispettivamente segretario e aggiunto della federazione regionale Ugl Salute Sicilia, dopo le ultime notizie apparse sui media circa la formazione del nuovo Governo siciliano guidato dal presidente Renato Schifani: "Quello della Salute è per noi un Assessorato fuori quota, considerato che riguarda la prima industria della nostra Regione e la vita di milioni di siciliani. Non dobbiamo dimenticare prima di tutto che siamo ancora alle prese con la diffusione del Covid-19, ma anche che bisogna correre per il proseguimento della realizzazione dei progetti finanziati con il Piano di ripresa e resilienza”.
Infine i due esponenti della Ugl Salute Sicilia concludono: “Confidiamo nell'autorevolezza e nella saggezza del neo presidente della Regione siciliana (a cui rivolgiamo le congratulazioni e gli auguri di buon lavoro), perchè le attività legate alla salute dei siciliani non siano assolutamente oggetto di giochi politici e meritano di essere governate dal profilo politico o tecnico che sia migliore possibile."
A riunirsi a Palermo anche il gruppo di Cateno De Luca, i deputati di Sud chiama Nord Ismaele La Vardera, Salvatore Geraci, Giuseppe Lombardo, Matteo Sciotto, Ludovico Balsamo, Davide Vasta hanno tracciato la linea da seguire per l’opposizione al governo Schifani.
Il coordinatore del gruppo parlamentare è Danilo Lo Giudice, l’obiettivo fissato è quello di essere presenti con una propria lista in tutti i comuni in cui si voterà. Prima convention ufficiale di De Luca ad Enna il 15 ottobre: “Sarà l’occasione per analizzare i risultati della recente consultazione elettorale, tracciare bilanci e fissare nuovi obiettivi. Siamo nelle condizioni di ampliare e radicare la nostra presenza sull’intero territorio siciliano e le elezioni amministrative rappresentano il primo importante passo che ci consentirà di mettere a frutto il lavoro fatto fino ad oggi”.
Intanto De Luca darà vita ad un governo regionale “ombra”: “Insieme ai colleghi deputati abbiamo affrontato il tema legato alla formazione del Governo Ombra che è stato deciso sarà denominato “Governo di Liberazione”, perché il nostro obiettivo non cambia. Attraverso la nostra attività vogliamo portare la Sicilia a liberarsi da questa classe politica. Ad ogni assessore della giunta Schifani corrisponderà un nostro assessore. Un vero e proprio governo parallelo. Siamo pronti a scrivere una nuova pagina di storia politica della Sicilia. Un Governo che sarà composto da uomini e donne libere pronti ad una grande sfida. Esattamente come un’ombra seguiremo l’attività degli assessori in carica, proponendo delibere, disegni di legge, vigilando sull’operato del Governo pronti a far sentire la nostra voce con alternative concrete”.