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15/11/2022 08:00:00

 Al "Keramos Arte e Restauro" di Palermo la mostra pittorica di Vagans

"Onirici viaggi" è il titolo della mostra pittorica che si svolgerà dal 12 fino al 25 novembre a Palermo presso lo studio "Keramos Arte e Restauro" di via Catania 5 a Palermo. La mostra riunisce quattordici tele dell’artista Diego Buonaccorso, in arte Vagans, realizzate con la tecnica dell’acrilico dai colori forti, decisi e a volte violenti , dove non esiste distinzione tra soggetto e sfondo.

"Guardare un quadro di Diego Buonaccorso è come immergersi in un mondo gremito di visioni fantastiche e dimensioni drammaticamente oniriche. L’horror vacui" caratterizza tutti i lavori: segni, figure, schemi apparentemente simili, ma tutti diversi, si rincorrono ripetuti in modo alternato e quasi ossessivo come ideogrammi da decifrare. Così le più svariate immagini si fondono con esasperati cromatismi in un’unica griglia figurativa quasi a decantare un pantheon di architetture immaginarie, spettri, oracoli, elementi naturali e materiali quale espressione di una pura liberazione, di un’arte primordiale nata dall’inconscio.

Le tele di Diego Buonaccorso simboleggiano il luogo delle verità interiori, il racconto aneddotico dei suoi pensieri, desideri, affetti, stati mentali, raffigurato con primitiva vitalità e spontanea espressività. Un viaggio nella libertà dell’onirico che esige sguardi curiosi, interessati e una poetica della sospensione .Difatti l’impatto visivo principale di fronte ai lavori dell’artista è quello di un momento di sospensione dalla realtà in cui l’idoleggiamento onirico pervade il reale , un gioco introspettivo a cui sono invitati a partecipare tutti i visitatori, quale invito a fuggire dal finito..Onirici viaggi quindi, non è solo l’esposizione di opere di un giovane e singolare pittore , ma anche l’occasione di una profonda riflessione sui confini dell’arte e sulla comunicazione, sull’essenza della creatività e sull’enigmatico e complesso rapporto tra l’artista e la sua opera. Occorre cercare e sublimare la purezza dell’atto creativo che è sempre tale qualsiasi sia la sua origine perché, come diceva Jean Dubuffett: "La vera arte è dove nessuno se lo aspetta , dove nessuno ci pensa né pronuncia il suo nome".

Sono le parole di Graziella Bellone che ha curato l’esposizione, visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 18.00, a ingresso gratuito.

"Il mio desiderio è anche scoprire talenti nuovi e stimolarli a esternare le proprie capacità artistiche, come ho fatto in passato. L’arte ha molteplici aspetti e deve comunicare qualcosa, quella di Vagans è un’arte primordiale, molto originale, con caratteristiche che ci riportano all’ "Art Brut” – ci spiega Graziella Bellone.

Abbiamo partecipato, sabato pomeriggio, al primo giorno di apertura della mostra. All’interno dello spazio le tele ci riportano ad una dimensione altra dalla realtà, attraverso un tripudio di colori e di forme che si ripetono ossessive. L’autore delle tele, Diego Buonaccorso, che abbiamo intervistato ci spiega quanto segue:

"La mia passione per l’arte risale al periodo dell’infanzia, con un percorso non proprio continuo ma costante. Il mio nome in arte è Vagans perché mi sono ispirato ai "clerici vagantes," studenti girovaghi, che durante il periodo del basso medioevo, vagavano irrequieti per le biblioteche , le abbazie , in tutta Europa per potere seguire le lezioni che ritenevano più opportune, confusi spesso con i giullari con i quali condividevano lo stile di vita errabonda. I miei dipinti infatti ci invitano a vagare attraverso un viaggio interiore che ogni spettatore, ci tengo a precisarlo, può interpretare a modo suo, secondo le proprie caratteristiche, la propria sensibilità. Il mio modo di dipingere, la mia arte, è molto istintiva non inquadrata in uno stile rigido e lontana dai canoni dei pittori classici , più vicina invece ad artisti come: Van Gogh, Picasso, De Chirico, Modigliani. Nei miei dipinti c’è una forte dimensione onirica ma con alcuni riferimenti e aderenze anche alla realtà" .

Le stanze del locale che ospita le tele riescono a creare un perfetto e raffinato contrasto tra antico e moderno che incanta e affascina il pubblico, attento e numeroso. Ad accogliere noi e il pubblico dei visitatori, oltre all’autore dei dipinti e alla curatrice della mostra, c’era anche il titolare dell’incantevole e suggestivo studio di arte e restauro.

"Siamo lieti di ospitare questo artista all’interno di un vero e proprio laboratorio in cui ci dedichiamo prevalentemente al restauro di oggettistica e dipinti ma che, quando occorre, può diventare anche luogo di incontri culturali dove l’arte dell’antico può benissimo accostarsi ad altre forme più moderne d’arte, come in questo caso, in cui il contrasto tra lo stile antico dello studio e quello moderno dei dipinti risulta molto suggestivo. Le mostre , come quella di oggi, ci permettono di divulgare il lavoro di restauro che svolgiamo nel nostro studio e, contemporaneamente, promuovere incontri all’insegna della cultura e dell’arte attraverso le esposizioni dei dipinti che è possibile ammirare in tutta la loro bellezza. Oggi, in particolare, provo una grande emozione perché è la prima volta che abbiamo riaperto al pubblico dopo gli anni della pandemia – ci spiega Francesco Bertolino, titolare dello studio "Keramos Arte e Restauro".

Dorotea Rizzo



Arte | 2024-04-17 19:00:00
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