17,20 - Un bacio all'unico amico che ha in città prima di salire sull'ambulanza che l'ha riportata al Sant'Antonio Abate. E' finita alla stazione ferroviaria di Trapani la fuga di Nataliia. Questa mattina, la donna ucraina di 44 anni, vittima di violenza sessuale, si era allontanata dal reparto di chirurgia dove era ricoverata. L'allarme era scattato alle 9. Dopo la visita medica, il personale sanitario non l'aveva più trovata nella sua stanza di degenza.
Nel primo pomeriggio di oggi, gli agenti della Squadra volante l'hanno rintracciata. Nataliia era con il suo amico. Si chiama Leo e in città passeggia sempre, tenendo al guinzaglio il suo rottweiler con il suo look particolare, rigorosamente in nero. Leo l'ha sempre aiutata e protetta. “Non sopporto chi si approfitta degli altri”, dice Leo mentre l'ambulanza si allontana. Ha gli occhi lucidi.
Il forte legame di amicizia tra Leo e Nataliia è sancito da quel bacio che ha commosso i curiosi presenti davanti all'ingresso laterale della stazione. Con Leo, Nataliia si sente protetta ed, infatti, dopo la fuga è andato da lui. E lui l'ha convinta, davanti ai poliziotti, a salire sul mezzo di soccorso che l'ha riportata in ospedale.
Ancora si sconoscono i motivi della fuga. C'è, però un retroscena. Oggi Nataliia doveva incontrare l'assistente sociale del Comune, Rosalba Tranchida. Quest'ultima, alla presenza di una psicologa, avrebbe dovuto comunicare alla 44enne di avere individuato la struttura per donne vittime di violenza che l'avrebbe ospitata una volta dimessa.
Tra l'assistente e Nataliia c'era già stato un primo incontro nel corso del quale alla donna ucraina era stata prospettata questa possibilità una volta individuata la struttura.
15,30 - Ritrovata alla stazione ferroviaria la donna ucraina, vittima di violenza sessuale, che questa mattina era fuggita dall'ospedale dove era ricoverata. A rintracciarla gli agenti della Squadra volante. Con lei c ' era un uomo vestito di nero che in città cammina, tenendo al guinzaglio un rottweiler. Forse l'unico amico che ha Nataliia. I due infatti si frequentavano.
Spesso si incontravano alla stazione ferroviaria dove la donna andava a lavarsi nei bagni.
L'allarme era scattato questa mattina alle 9.
Dopo la visita medica Nataliia si era allontanata dal reparto di chirurgia dove aveva lasciato il telefonino cellulare. La sua è stata una breve fuga. Da chiarire ancora i motivi che l' hanno spinta a tagliare la corda.
13,00 - Fuggita dall'ospedale di Trapani la donna ucraina vittima di violenza sessuale.
Dopo la visita medica di questa mattina si è allontanata dal reparto lasciando lì il telefonino cellulare.
Scattato l'allarme, sono iniziate le ricerche.
La donna indossa il camice ospedaliero, perchè non ha i suoi vestiti. Chiunque l'avesse avvistata, è pregato di informare le forze dell'ordine. Si trova infatti in precarie condizioni di salute, e non ha una dimora o un posto dove stare, oltre ad essere vittima di violenza, e pertanto è bisognosa di assistenza ed aiuto.
Qui la sintesi della vicenda.
A quanto apre già nei giorni scorsi, la donna aveva tentato di scappare dal Sant'Antonio Abate, dove era ricoverata nel reparto di chirurgia. Aveva aperto la porta antipanico e si stava dirigendo verso le scale di emergenza quando è stata bloccata. Nonostante questo precedente, però, non è stato adottato alcuni accorgimento per scongiurare nuovi tentativi di fuga.