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25/12/2022 06:00:00

Pensieri e auspici

Settimana di Natale, ultime cose di lavoro chiuse, auspici per l’anno nuovo dietro l’angolo e un pacchetto che arriva dal mio sud. Lui è anonimo e lì per lì non comprendo chi mi abbia inviato il tutto, poi realizzo e lo stupore insieme al profumo mi rimanda a ricordi dorati . Dolci tipici del nostro Natale e averli a Roma suscita quel mix feeling del voler essere sempre da un’altra parte (forse è la malia di chi vive da sempre con lo zaino nel corridoio pronto per il primo volo).

Mani sapienti che hanno realizzato il tutto, un’amica cara che coglie lo spleen alla vista di una fotografia e mi fa dono, così che io possa riavvolgere la pellicola mettendo in fila le mie zie gli amici chi non c’è più e sorridere al ricordo ringraziandoli di quanto avuto

Teatro o della cultura vissuta

L’altra sera a teatro, uno spettacolo per bambini e non - gli adulti a giudicare dalle emozioni e applausi credo abbiano gradito moltissimo - la sala piena forse perché era la prima, forse perché è il primo Natale dopo due anni senza prospettiva, la gente esce e prova ad essere spensierata e regalarsi un tempo diverso. Le voci che mi arrivano, come è normale che sia, che anche altre sale siano molto frequentate che sia musica libri o altro. E’ il tornare a vivere, e una comunità di riappropria pian piano delle sue ritualità e lo confesso mi sono emozionato a vedere gli occhi partecipi dei bambini i commenti degli adulti, e poi vivere questo rito laico: luci di sala che si abbassano, l’ultima campanella che chiama in sala i ritardatari sipario e via la magia. C’è voluto poco per cancellare le nostre sicure abitudini, dovremo mettere il doppio dell’impegno per tornare a viverle con una consapevolezza diversa

Libreria

Ne ho scoperta una ieri, il Segnalibro, vende libri usati. Sapore e profumo di libri pagine, di un amore puro per questo oggetto ai più desueto; tutto è sobrio discreto, entro e sono solo (penso ad altri luoghi simili in città dove solo per pagare stai in fila per venti minuti): un buongiorno complice e discreto da parte della libraia e mi bastano pochi minuti per accarezzare edizioni Adelphi con titoli introvabili, le ricercatezze di Henry Beyle e il suo omaggio dichiarato alle prime edizioni dei Sellerio (storie) un altro che entra ma è cliente e il saluto non è discreto ma come se fosse entrato un amico e si perdono in chiacchiere ( ho visto tuo papà sta bene e cose così. Storie di un quotidiano che passa anche per fare di un esercizio commerciale un presidio sociale). La Cultura vissuta come atto sociale, e in tempi dove corriamo sempre (per andare dove un giorno qualcuno me lo dirà, poi) la lentezza assaporata lì dentro mi ha restituito il senso di un tempo trascorso con consapevolezza

Auspici o del bicchiere mezzo pieno

Vivo altrove ma la mia Città è Marsala, mi chiedo da tempo il perché ed ho smesso di darmi risposte, è così. Di questa città sono una basola, consustanziale a lei ma con distacco.
Quanto raccontato sopra l’ho vissuto negli ultimi giorni, e l’auspicio vero autentico di vedere da domani la mia Città che viva il teatro un concerto una conversazione su un libro come parte del quotidiano, come un flusso costante e continuo di sollecitazioni che coinvolgano sempre più persone. Che sia esperanto ovvero un linguaggio comune e vissuto da tutti, che chi vive di teatro ascolti un concerto che chi vive per i libri goda di una apertura di sipario e di una messa in scena che ci sia la riscoperta di un quadro della collezione civica, un ripasso con la bellezza classica della Venere ai Musei di Baglio Anselmi. Siamo quello che siamo stati, per storia per cultura e non possiamo essere diversamente - anche se a volte dimentichiamo o tralasciamo per correre dietro a non so cosa.
La fortuna del bicchiere mezzo pieno sta nella consapevolezza di AVERE tutto ciò, a noi poi vivere con la leggerezza di avere questi giganti sulle nostre spalle.

Giuseppe Prode
p.s. al Segnalibro, il mio regalo di Natale “in difesa dei librai” di Stendhal (Henry Beyle) e una perla di Adelphi_Piccolo teatro di Tullio Pericoli con un disegno originale inaspettato. Il sapore di questo tempo, fatto di piccole cose