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22/02/2023 22:30:00

“Ero una tossicodipendente, la mia storia per dare speranza e coraggio contro la droga”

 Nei giorni scorsi un'operazione antidroga è stata messa in campo a Marsala, con 11 arresti, e lo smantellamento della piazza di spaccio di Sappusi. Da questa operazione vengono fuori storie impressionanti, come la dipendenza disperata di alcuni ragazzi.

Storie che stiamo raccontando nell'inchiesta a puntate, su Tp24, e che hanno colpito anche una lettrice che in passato ha avuto problemi di tossicodipendenza da cui, fortunatamente, è uscita. Lei si chiama Paola Aceti, e ha deciso di raccontare la sua storia per dare coraggio e speranza. Ecco la sua lettera.

Mi chiamo Aceti Paola e sono una ex tossicodipendente, sono stata in carcere e in diverse Comunità di recupero. Vi racconto la mia storia per dare speranza, forza e coraggio a chi oggi ne ha bisogno, come me all'epoca della dipendenza.

In un momento difficile, ho iniziato prima a fare uso di alcol: con la separazione dal mio ex marito mi sono ritrovata sola e depressa, senza un supporto familiare idoneo. La mia fragilità mi ha portata a frequentare persone con problemi psicologici simili ai miei: dopo 3 anni di alcolismo, ho iniziato un percorso comunitario di due anni, ma fu'un fallimento.

Il tossicodipendente -di qualsiasi sostanza abusi-deve riuscire a capire dentro di sé la motivazione che lo ha portato al disagio e alla paura: deve essere innanzitutto chiaro e onesto con se stesso, e poi deve individuare insieme ai familiari il tipo di programma di riabilitazione più adatto a lui.

La mia prima Comunità,in tal caso, non era adatta, per questo ricascai nelle droghe pesanti, come cocaina ed eroina. Pian piano la droga mi distrusse : all'inizio sembrava alleviarmi tutto quel dolore psicologico, ma era solo un illusione. L'eroina è una droga maledetta; si impadronisce di te, rubandoti tutto ciò che ti appartiene: amore, famiglia, denaro, fino a prendere tutta te stessa. Per fortuna esiste una strada per uscire dalla tossicodipendenza; io l'ho percorsa, tutti possono farcela: bisogno avere la forza di guardare dentro di sé e amarsi per vedere la luce in fondo al tunnel e raggiungerla.

A me la droga a fatto soffrire tantissimo. Volevo persino morire: la droga mi ha portata a fare azioni sbagliate, fino ad arrivare in carcere,ed è proprio dietro le sbarre di Rebibbia, toccando il fondo, il buio, che ho deciso di vivere, che ho iniziato con coraggio ad affrontare difficoltà e ostacoli. Per rinascere è necessario tirare fuori tutta la propria forza interiore: le paure passano solo affrontandole. Perciò mi sento di dire a chi è in difficoltà: non arrenderti ,lo so che non è facile, ma se ci sono riuscita io, anche tu ci riuscirai.Con la mia storia ho scritto un libro, “Esiste la luce nel buio”, e oggi cerco di aiutare altri a uscire dal tunnel. La droga non è invincibile!