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17/04/2023 08:26:00

Covid, il 30 Aprile scadono le ultime restrizioni. Quali sono e cosa cambia 

 Covid, il 30 aprile scadono le ultime restrizioni. 

Non sarà più necessario indossare una mascherine per poter accedere a ospedali e strutture sanitarie-assistenziali. Per  il virologo Pregliasco "l'uso dispositivi di protezione resterà un'indicazione per l'utilizzo in particolari situazioni", come nei reparti di Pneumologia o in altre situazioni più a rischio.

30 aprile sarà l’ultimo giorno in cui si potrà accedere a ospedali, studi medici e strutture di riposo per anziani soltanto con una mascherina protettiva sul volto. L’Italia si appresta così a tornare quasi del tutto alla normalità pre-pandemica: l’obbligo della mascherina nei luoghi sanitari e assistenziali era ormai una delle poche regole rimaste ancora in piedi.

Si è scelto quindi di togliere le mascherine anche in luoghi a rischio come gli ospedali, dove il pericolo di contrarre il coronavirus è più alto sia per i medici che per i pazienti. Anche per questo, da qui in poi, non significa che qualche accorgimento in più per proteggersi non sarà più necessario.

L’obbligo delle mascherine era stato prorogato alla fine del 2022 con ordinanza del ministro della Salute Orazio Schillaci.

Nel testo, si leggeva che era spostato al 30 aprile “l'utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie sull'intero territorio nazionale in relazione all'accesso alle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, compresi ambulatori e studi medici”.

L’addio alle regole Covid è ormai realtà in moltissime parti del mondo. In Germania, ad esempio, le ultime restrizioni sono decadute lo scorso 8 aprile. Restando in Europa, dal 6 aprile, anche il Portogallo si è lasciato alle spalle l’ultimo retaggio della pandemia: anche qui, non è più obbligatorio l'uso di mascherina nemmeno in ospedali, ambulatori e Rsa.

Il governo Meloni, già dalle ultime settimane del 2022, aveva sospeso fino al 30 giugno 2023 le multe da 100 euro che sanzionavano le persone dai 50 anni in su che non avevano rispettato l’obbligo vaccinale.