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19/06/2023 07:50:00

Carcere di Trapani, ancora violenza. Detenuto va di matto e ferisce quattro agenti

 Ennesimo episodio di violenza di un detenuto del carcere di Trapani. Quattro agenti sono rimasti feriti. Ieri pomeriggio un detenuto italiano, con gravi problemi psichiatrici, è stato costretto al trasferimento dal carcere al pronto soccorso dell'ospedale di Trapani, e quando ha saputo del rientro al penitenziario è andato in escandescenza e ha scatenato una colluttazione con il personale della Polizia Penitenziaria. Quattro operatori sono rimasti contusi.

 

“La situazione oramai è fuori controllo – dichiara Gioacchino Veneziano Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria della Sicilia- considerato che nessuna norma oggi consente di poter riportare ordine e disciplina tra i detenuti con problemi psichiatrici senza il pericolo di sbagliare”

 

“Sembra che tutto in un tratto la Polizia Penitenziaria sia diventata incapace a lavorare, in quanto non riesce più ad eseguire i propri compiti istituzionali con la necessaria sicurezza e tranquillità - chiosa Veneziano – a causa delle fragilità della legislazione vigente, sommata ad una certa ventata di qualunquismo mediatico, che espone il personale ad essere denunciato se usa la forza per contenere un esagitato con problemi mentali, ovvero, se non interviene ha la certezza di essere ferito dal detenuto in escandescenza.”

“Qualcuno dovrebbe dirci – insiste il rappresentante sindacale Uil - come bloccare un detenuto con queste patologie, avendo la persuasione e la certezza di non sbagliare e rischiare di essere indifesi penalmente nella gestione della sicurezza nei confronti di un soggetto detenuto con documentati e provati problemi psichiatrici”

“Spiace – conclude il leder regionale della UILPA Polizia Penitenziaria Gioacchino Veneziano - costatare senza ombra di smentita che mentre 4 operatori di Polizia Penitenziaria richiamati in servizio sono stati feriti, registrare l'assenza di concreti interventi normative da parte della politica che contribuisce allo sfacelo totale della Polizia Penitenziaria”.