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12/08/2023 02:00:00

Eritrina abbattuta, Francesca Trapani (M5S): "Bastava un po’ di programmazione"

 «A Tranchida piace fare “teatro”! Dunque i teatranti trapanesi, Sindaco e Giunta, intervengono a "riflettori accesi". Compito dell'Amministrazione è gestire il verde pubblico e prevenire questi pericoli che, per altro, erano già stati segnalati nella precedente consiliatura». Lo afferma Fracesca Trapani, esponente del M5S trapanese e, nella scorsa consiliatura, rappresentante a Palazzo Cavarretta del movimento.

«Per cinque lunghi anni – ricorda l’ex consigliera –, invece, siamo rimasti in attesa del regolamento del verde pubblico e del censimento del patrimonio arboreo. Strumenti che avrebbero consentito la verifica di eventuali pericoli e i necessari interventi di prevenzione, alcuni dei quali, per altro proprio sulle eritrine, erano stati indicati da qualificati professionisti». Francesca Trapani fa riferimento all’indicazione secondo la quale le eritrine andavano potate con una certa frequenza, sfrondandole dall’interno della chioma, per non farle sviluppare in altezza.

«Invece – continua Francesca Trapani –, la città è rimasta in attesa, pagando a vuoto l’Assessore al verde La Porta che nulla ha prodotto. Il baldanzoso assessore è stato assente ed inefficiente e nessuno dei suggerimenti degli esperti è stato posto in essere». Al contrario, i rari interventi sono andati in direzione opposta, e sulle eritrine è stata praticata la “capitozzatura”, tecnica arborea ormai desueta e sconsigliata, che ha portato alla moltiplicazione delle fronde e, di fatto, indebolito alberi già fragili.

«Eppure – rileva Trapani – una lungimirante pianificazione e programmazione del verde e la sua manutenzione possono fare la differenza tra vivere bene in una città o vivere male. Ecco perché per anni anni, come rappresentanti in aula del M5S, abbiamo chiesto che venisse portato in discussione il regolamento del verde pubblico. La risposta del prode La Porta e del sindaco: è quasi pronto. Verrebbe da farsi una grassa risata se non fosse che siamo abituati all’inefficienza di questa amministrazione (nel migliore dei casi!) e al totale immobilismo (nel peggiore!)».

«La vecchia politica di Tranchida & Co. - conclude Francesca Trapani - ha giocato sulla memoria corta dell'elettorato. Ha vinto le elezioni e oggi ci ritroviamo in una città a cui mancano i bilanci comunali dal 2020. Bilanci nei quali non è stata mai posta attenzione al verde pubblico, né è stato fatto nulla per coprire l’assenza di tecnici del verde, di un agronomo, di giardinieri, di potatori. Ed oggi spunta il risibile alibi del “non ci sono soldi per la manutenzione”, quindi si abbattono gli alberi. Trapani continua a subire la MALAPOLITICA!».