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30/09/2023 06:00:00

Porti di Marsala e Trapani: il primo sempre in fase progettuale, l'altro va verso l'exploit con il dragaggio

E' tornata la luce al porto di Marsala, ma è quella materiale, che mancava da un po' di tempo a causa di un ennesimo guasto. Per quella metaforica, invece, e che vorrebbe dire, un porto riqualificato, con strutture nuove, banchine, moli frangiflutti, insomma messo in sicurezza e con i fondali dragati per poter permettere la navigazione come si deve alle imbarcazioni da pesca, ai mercantili che non si vedono più da tempo o addirittura alle navi passeggeri, per quella, purtroppo, bisognerà attendere un bel po'.

A Trapani, invece, non solo da tempo si sono accesi i riflettori sull'infrastruttura portuale, che nel tempo si è sviluppata ed è cresciuta sia nell'ambito mercantile che quello turistico, ma oggi si programmano degli ulteriori interventi che permetteranno l'ulteriore sviluppo delle attività portuali. Ecco, due porti quello di Marsala e Trapani che viaggiano a velocità diametralmente opposte o per meglio rendere l'idea, uno è fermo, l'altro, invece, è lanciato e in prossimità del traguardo. Ma vediamo quali sono gli aggiornamenti dell'uno, se ce ne sono, e dell'altro.

A Marsala non ci sono novità rispetto ai mesi scorsi - C’è in corso l'ennesima progettazione del porto da parte della Regione Siciliana, alla quale si è arrivati dopo che l'amministrazione Grillo aveva ricevuto nelle proprie casse i 600mila euro circa dal fondo di rotazione per fare il progetto, ma per un anno e mezzo non ha fatto nulla e ha rinunciato, così la Regione ha riportato tutto nelle sue mani. Abbiamo chiesto all'assessore Giacomo Tumbarello se ci fossero delle novità in merito, ci ha confermato che non ce ne sono ma che a breve verrà indetta una riunione con il Rup ( un funzionario del Genio Civile Opere Marittime), i progettisti e lo stesso ingegnere capo del Genio Civile, per fare il quadro della situazione. 

 L'appalto della progettazione – Ricordiamo che la Regione Siciliana - Assessorato delle Infrastrutture e della Mobilità - nei mesi scorsi ha aggiudicato la progettazione dei “Lavori di messa in sicurezza del porto di Marsala e dello studio di viabilità portuale/extra portuale”. L'appalto è stato aggiudicato dal raggruppamento Raggruppamento Temporaneo di Professionisti (RTP), costituito dalle ditte Modimar, Technital, Modimar Project, React e IG&P con sede a Roma che ha offerto un ribasso d'asta del 40 per cento, per un importo netto contrattuale di 543 mila euro. Oltre alla stesura del progetto dei lavori di messa in sicurezza, è prevista l'eventuale opzione integrativa della progettazione definitiva, esecutiva, della direzione lavori e coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione per ulteriori 1,5 milioni di euro.

La situazione attuale del porto di Marsala - Qui le condizioni del molo della lanterna rossa, la situazione attuale, di totale insicurezza, con l’area dell’intero bacino portuale che necessita dell’escavazione dei fondali, visto che detriti, sabbia e rifiuti hanno ridotto il pescaggio e le barche dei pescatori sono in pratica a terra (video qui sotto), in pochi centimetri d’acqua e la situazione non è da meno nell’area dell’attuale porticciolo turistico, dove, anche con la nuova stagione nautica ci saranno enormi problemi solo per far fare rifornimento alle barche locali e a quelle di passaggio che a questo punto difficilmente si fermeranno a Marsala, come già accade da qualche anno.

 

Le novità per il porto di Trapani - “Oggi il pescaggio del porto di Trapani nel canale di navigazione, che va dall’imboccatura fino alla banchina commerciale, è di 9 metri. La stampa deve sapere che la notizia certa è che il pescaggio al porto è di 9 metri”. Ad evidenziare questa importante novità è Gaspare Panfalone, presidente della “Riccardo Sanges”, società operante al porto, in un incontro voluto da Pasqualino Monti, presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mare di Sicilia Occidentale, assieme al sindaco Giacomo Tranchida, tenutasi giovedì 28 settembre a Palazzo D’Alì. E Pasqualino Monti nel confermare, ha sottolineato che è l’autorità marittima a garantire la sicurezza nell’ambito della navigazione.

“Terminato il dragaggio prima del 2026, anno previsto originariamente per la fine dei lavori – spiega Monti - nulla vieta che si possa raggiungere la banchina Isolella”. Per chi trovasse troppo tecnica questa digressione, basti pensare che “grandi navi”, di 183 mila tonnellate di stazza lorda, possono accedere alle banchine portuale se è presente un pescaggio (profondità) di 8,80 metri. Ogni metro recuperato dal dragaggio del porto è una possibilità in più per Trapani di adeguarsi al livello delle altre città europee e di consentire il rilancio del complesso portuale della Sicilia occidentale, costituito da quattro porti (Trapani, Termini Imerese, Palermo, Porto Empedocle) più altre due (Licata e Gela).

Entro 30 giorni partiranno le operazioni di dragaggio - “Stiamo svolgendo opere di dragaggio per arrivare ad un fondale che consente un ingresso di un naviglio che oggi non può scavare Trapani. – ha spiegato Monti durante la conferenza -. Oggi abbiamo una difficoltà in tal senso di incrementare il traffico crocieristico a Trapani, perché oggi il fondale è inadeguato rispetto alle navi che vogliono arrivare a Trapani. L’appalto è partito, si tratta di 67 milioni di euro.” Nei mesi scorsi, ottenuta l’autorizzazione ambientale di bonifica bellica, i sommozzatori hanno lavorato, e lavorano tuttora, per rimuovere residui bellici dal fondale portuale, così da rendere le operazioni di dragaggio più sicure. Finora si sono estratte 4000 residui, tra cui proiettili della seconda guerra mondiale. A luglio abbiamo presentato il progetto alla fase preliminare  e di seguito nella fase definitiva è stato consegnato al Ministero dell'Ambiente. L'iter è arrivato alla fase conclusiva deve essere approvatpo dal comitato tecnico - continua Monti -. Stiamo aspettando i novanta giorni di tempo necessari per l'ottenimento della valutazione sull'impatto ambientale e raggiunto il target stabilito, ottenuta la verifica di ottemperanza, partirà entro 30 giorni il dragaggio vero e proprio”.

Un porto in continuo movimento quello di Trapani, tra lavori già eseguiti ed altri che prenderanno il via entro dicembre. “Abbiamo sottoscritto una convenzione con la quale gli uffici tecnici del Comune – ha spiegato Giacomo Tranchida - seguiranno l’ultimo step amministrativo per consentire alla Zona Economica Speciale - Zes di iniziare i lavori per la realizzazione della nuova strada che collegherà lo scorrimento veloce al porto, entro dicembre. Interventi che dovranno essere portati a compimento entro giugno 2026 e, allo stesso tempo, consentirà di realizzare anche delle opere di regimentazione”. Un grande intervento di viabilità infrastrutturale – continua il sindaco Tranchida - che unirà l’autostrada direttamente al porto. L’opera è della ZES Sicilia Occidentale ma ne beneficerà il Comune quindi abbiamo sottoscritto un accordo per supportare l’attuazione del progetto attraverso gli uffici guidati dal dirigente Amenta. Ringrazio l’ex assessora Andreana Patti e l’assessore Giuseppe Pellegrino che hanno seguito negli anni l’iter burocratico e la nascita di questo progetto che porterà alla realizzazione di opere infrastrutturali strategiche per lo sviluppo della città di Trapani e del suo porto”. Tranchida ha anche annunciato la possibilità di riqualificare la spiaggetta del Tramonto.