Quantcast
×
 
 
18/10/2023 06:00:00

Ecco perché il sindaco di Castelvetrano chiede al prefetto di intervenire sulla sicurezza

 È di ieri la notizia della richiesta di convocazione di un Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza che possa occuparsi di ciò che sta avvenendo a Castelvetrano (ne abbiamo parlato qui).

Il sindaco Enzo Alfano ha infatti scritto al prefetto Filippina Cocuzza, rappresentando una situazione che forse era già prevedibile circa un mese fa.

Gli abbiamo fatto qualche domanda.

                        

Da cosa nasce l’allarme che lo ha portato a chiedere al prefetto la convocazione del comitato per l’ordine e la sicurezza?

 

E’ stato indicato un centro di accoglienza transitorio nei locali dell’ex oleificio Murania, confiscati e adesso dati in gestione alla Croce Rossa, in cui transitano dai 200 ai 280 minori. Sono giovani che raggiungono il centro, non molto distante. Purtroppo mi sono stati segnalati scippi, minacce, tentate rapine e furti. Insomma si sta creando un clima che non dovrebbe esserci nell’ambito dell’accoglienza. Mi chiedo se, nel momento in cui lo Stato ha deciso di individuare a Castelvetrano questo centro, ha pensato anche a garantire una maggiore sorveglianza del territorio. Dobbiamo tenere conto che i carabinieri della stazione locale non hanno la possibilità di poter essere presenti in modo sufficiente in un territorio di 207 chilometri quadrati. E noi avremmo bisogno di sentirci più tutelati.

 

Dalla prefettura potrebbero rispondere che per questo c’è anche la polizia municipale…

 

Non bisogna dimenticare che il personale dei vigili è a 24 ore settimanali, frutto di un interpello interno, senza concorso e senza particolare formazione. Sono pochi, hanno diverse incombenze (dall’intervento negli incidenti stradali a quello nei confronti di randagi feriti) e noi facciamo i salti mortali per poter mantenere i due turni giornalieri. Non è pensabile che possano occuparsi pure della sorveglianza del territorio. Anche perché, dopo le otto di sera, il comando chiude.

 

È preoccupato?

 

E’ il clima ad essere preoccupante. Basta andare a guardare i tanti commenti sui social, dopo gli scippi e le aggressioni denunciati dalla stampa. Commenti che non preannunciano niente di buono. Il rischio di aggiungere pericolo al pericolo, è tangibile. Basta una scintilla.

Adesso, con l’arrivo dei lavoratori stagionali per la raccolta delle olive, le cose saranno più complicate. Perché nella confusione, ci saranno più occasioni per quelli che vorranno delinquere. Per carità, non vorrei essere frainteso, si tratta comunque di una minoranza, che però sui grandi numeri destano preoccupazione e paura nella popolazione.

 

Ma la scelta di Castelvetrano per questo centro di accoglienza temporaneo è stata condivisa col sindaco?

 

Assolutamente no, mi è stata presentata come una cosa già fatta. Ma così è stata fatta male, perché è stata pensata a metà, senza quelle misure che possano tenere in equilibrio un sistema sociale.

Pensi che già il 21 settembre avevo fatto questo atto di significazione e avevo parlato della situazione verbalmente col prefetto. Non volevo creare allarmismi, ma già allora era nell’aria che queste cose sarebbero successe. Noi attendiamo con fiducia un riscontro, non possiamo essere lasciati soli.

 

Egidio Morici