Quantcast
×
 
 
27/12/2023 06:00:00

Che anno tragico: 2271 morti nel Mediterraneo

Un giorno la storia ci giudicherà per questo. Nel 2023 abbiamo lasciato morire in mare, nel tentativo di attraversare il Mediterraneo su barche di fortuna, 2271 persone. 

E' il 60% in più rispetto all' anno scorso (1413). «Ancora una volta ribadiamo che quella degli arrivi via mare non è un'emergenza numerica, ma umanitaria»: lo afferma il portavoce dell'Organizzazione internazionale delle migrazioni, Flavio di Giacomo.

Numeri, tra l’altro, per difetto visto che, quest’anno più che mai, la conta dei naufragi fantasma con i barchini di metallo fatti partire a migliaia dalle coste tunisine porterebbe il bilancio assai più in alto.

Il decreto Cutro, varato dopo l’omonima strage sulle coste crotonesi avvenuta a fine febbraio 2023 (almeno 94 morti), ha allontanato per mesi le navi umanitarie dalla zona Sar di ricerca e soccorso imponendo alle Ong di lasciare il Mediterraneo dopo ogni soccorso e costringendole a lunghissimi giorni di navigazione verso porti il più lontano possibile dal centro e nord Italia assegnati dal Viminale per lo sbarco. Il risultato, inevitabilmente, è un mar Mediterraneo meno protetto dalle navi di soccorso.

Un esempio recente riguarda il naufragio avvenuto la scorsa settimana al largo delle coste libiche. Un gommone con a bordo 86 migranti è affondato e la Ocean Viking, la nave di Sos Mediterranée che aveva già salvato 26 migranti a bordo di una piccola imbarcazione, era presente nella stessa area ma è stata costretta a lasciare la zona per rispettare l’assegnazione del porto di Livorno da parte delle autorità italiane, ricevendo l’ordine di girare la prua verso l’Italia.

Dall’inizio dell’anno al 20 novembre i migranti sbarcati sulle coste italiane sono 150.777, il 59,8% in più rispetto ai 94.343 dello corrispondente periodo dell’anno scorso e il 146,9% in più rispetto ai 61.046 dell’analogo periodo del 2021. I dati sono contenuti nel ‘Cruscotto statistico giornaliero’ pubblicato online dal Viminale. Solo nell’ultima settimana di novembre sono sbarcati 3.539 migranti, con ‘picchi’ di 1.264 mercoledì 15 e di 1.124 lunedì 20. Con riferimento alla nazionalità dichiarata al momento dell’arrivo, il 12% dei migranti è originario della Guinea, l’11% della Tunisia, l’11% della Costa d’Avorio, il 7% del Bangladesh, il 7% dell’Egitto, il 6% della Siria, il 5% del Burkina Faso, il 5% del Pakistan, il 4% del Mali e il 4% del Sudan. Al 13 novembre, i minori stranieri non accompagnati sbarcati sono 16.640, a fronte dei 14.044 arrivati in tutto il 2022 e i 10.053 arrivati in tutto il 2021.