La città non ha apprezzato la sua decisione di investire le risorse pubbliche per realizzare un ippodromo nella periferica e disabitata contrada Scacciaiazzo, nel nulla delle "ciare" di Marsala, nella terra di nessuno al confine con Mazara.
Ma c'è invece chi apprezza. E' il cognato più famoso d'Italia, quel Francesco Lollobrigida, in arte Lollo, ministro dell'Agricoltura ( e della "sovranità alimentare", mai dimenticarlo) e nuovo protagonista delle pagine della politica nazionale.
Forte di un ritocco al cuoio capelluto (non si è fatto il trapianto, ha detto, ma un italico e virile "rafforzamento", sono parole sue ...) Lollobrigida ha trovato tempo, la settimana scorsa, anche per lanciarsi in una dichiarazione d'amore verso il mondo dell'ippica, che per lui, addirittura, è una "metafora dell'Italia sui cui scommettere".
Chissà perchè, quando si parla di corse di cavalli, in tanti pensano alla Sicilia, anche lo stesso ministro, che aggiunge: ""Per far parlare sempre più di ippica stiamo pensando, in occasione del G7 dell'Agricoltura di settembre a Siracusa, di organizzare un grande evento, magari proprio una corsa, all'Ippodromo del Mediterraneo".
Anche il Ministro Lollobrigida (quello che dice che i poveri mangiano meglio dei ricchi ...) si dà dunque all'ippica. Sarà quante volte glielo hanno detto, lui li ha presi sul serio.
Ed insomma, i malpensanti trinariciuti sostenevano che quella del Sindaco di Marsala, Grillo, fosse una "mandrakata". Ed invece è stato precursore dei tempi, anche Lollo adesso è dalla sua parte. Ci ha visto lungo. Chissà che un giorno l'ippodromo non porti il suo nome. Altro che rotonde e isole pedonali ...
Fa bene Fratelli d'Italia, allora, a sostenere, unico partito rimasto nel centrodestra, l'avventura di Grillo alla guida di Marsala. Perchè a ben vedere le affinità tra Lollo e Grillo potrebbero essere anche di più.
Lollobrigida, ad esempio, non ha nostalgia dei bei tempi in cui i treni arrivavano in orario, perchè, tanto lui, li fa fermare dove vuole. Massimo Grillo, Sindaco di Marsala, fa ancora meglio: non si pone neanche il problema se i treni arrivano o non arrivano, passano o non passano, e in che orario. Lascia i marsalesi dietro i passaggi a livello chiusi per ore, ad aspettare. Non è vero che ha fatto perdere alla città i finanziamenti per elminare i passaggi a livello, ha capito che non ce n'era bisogno. C'è una cosa che le persone amano di più delle corse dei cavalli: guardare (non) passare i treni. Lo insegna anche la famosa scena del film con Renato Pozzetto.
E pazienza che a Marsala si aspettano anche tre quarti d'ora dietro le barre chiuse del passaggio a livello. L'attesa del piacere (del treno che passa) non è forse essa stessa piacere?Un giorno Lollo darà ragione al Sindaco Grillo anche su questo.
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