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02/02/2024 06:00:00

  “Il sistema Tranchida a Trapani, i favori sono la normalità”

 “Abbiamo sempre denunciato il sistema Tranchida, che utilizza i mezzi della pubblica amministrazione, a Trapani ed Erice, per incassare voti”. E’ il giudizio politico di Maurizio Miceli, consigliere comunale e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, su quanto emerso dall’indagine che riguarda il deputato regionale Dario Safina. “Gli auguro di chiarire la sua posizione”, aggiunge Miceli.

Il “sistema Tranchida” per Miceli si concretizza quando “il sindaco dà il numero di telefono ai cittadini, che invece dovrebbero chiamare l’ufficio relazioni con il pubblico. Ci dovrebbe essere imparzialità nella pubblica amministrazione, invece il sindaco ha normalizzato la cortesia, il favore”.

E se per il sindaco di Trapani si tratta di efficienza, per Miceli conta il fatto che “Trapani non ha un bilancio da tre anni, che c’è uno stato di abbandono, che i trapanesi gli hanno dato 5 mila voti in meno nel disgiunto”. Per Miceli Tranchida ha vinto per il sostegno di Mimmo Turano, e scommette che alle provinciali ci sarà qualcuno che salterà il fosso e si candiderà nel Pd.


Tranchida ha celebrato la nuova strada per il porto, che stravolgerà la città. “Una tematica così delicata non si può trattare a colpi di maggioranza, con una seduta repentina e relazioni dei tecnici. Bisognava fare una valutazione più complessiva”, dichiara Miceli che contesta il metodo con il quale è stata affrontata l’opera.
Miceli parla anche della spaccatura interna a FdI sul sostegno alla candidatura di Salvatore Quinci a Mazara del Vallo. E invita chi fa “dichiarazioni disdicevoli” ad uscire dal partito.