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09/03/2024 06:00:00

Il "pinot" di Cantine Europa. Ecco le contestazioni

15:30 - Cantine Europa con un comunicato ufficiale smentisce di aver ricevuto la notifica di avviso di chiusura delle indagini, da parte della Procura di Marsala e le ipotesi di reato contestate secondo cui l'etichetta di "Pinot" sarebbe stata posta in commercio con vinificazione di altre uve.

Secondo quanto si legge nel comunicatod di Cantine Europa, la scorsa settimana sono stati notificati esclusivamente avvisi di garanzia e acquisiti documenti, che la Cantina ha prodotto spontaneamente su richiesta della Guardia di Finanza.

"La Cantina che, come avvenuto in passato, si è sempre sottoposta a qualsiasi verifica di legalità, collaborando con le forze dell’ordine - continua la nota - assicura tutti i soci e clienti l’assoluta correttezza del suo operato e il rinnovato impegno per far emergere l’infondatezza di qualsiasi ipotesi di reato e si riserva l’immediata presentazione di denuncia nei confronti dei responsabili della fuga di notizie in violazione del segreto istruttorio e della diffusione di false notizie, nonché dei responsabili di strumentali iniziative delatorie con finalità di destabilizzazione dell’amministrazione della Cantina e della sua specchiata immagine".

06:00 -  Ad una svolta le indagini su Cantina Europa. Come aveva raccontato Tp24 due anni fa, in Procura di Marsala stava indagando su qualcosa di anomalo che avveniva intorno ad una delle più grandi cantine del territorio.

Con l’etichetta di “Pinot”, secondo l’accusa, la Cantina sociale Europa avrebbe imbottigliato e immesso sul mercato vini prodotti con altre uve. Forse, grillo. O catarratto. Il reato contestato sarebbe, quindi, frode in commercio.

Sarebbe questo il reato ipotizzato negli avvisi notificati dalle Fiamme Gialle al presidente (Nicolò Vinci), ad un enologo e a due dirigenti amministrativi del colosso vitivinicolo nato nel 1962.

Sarebbero indagati sono anche una ventina di agricoltori, su un totale di oltre duemila soci. L’indagine, coordinata dalla Procura di Marsala, diretta da Fernando Asaro, è stata condotta dalla locale Compagnia della Guardia di finanza, che,  coordinata dal capitano Adriana Curto, si è presentata negli uffici della cantina sociale per acquisire una notevole mole di documenti e per notificare le informazioni di garanzia. La cantina sarebbe, per altro, anche reduce da alcune turbolenze interne, che avrebbero visto gli organi sociali escludere alcuni soci per mancati adempimenti previsti dallo statuto.

Nicolò Vinci, agronomo, è presidente da cinque anni. In precedenza, per 19 anni, presidente era stato il notaio Eugenio Galfano (ex sindaco di Marsala), sotto la cui gestione, nel 2016, la cantina Europa acquisì, con un contratto di fusione, con la cantina P.V.R. (Produttori vitivinicoli riuniti) di Mazara, accrescendo così ulteriormente la fetta di mercato non solo nazionale, ma anche internazionale. Vinci fu eletto presidente nel gennaio 2019. 

Quando nel 2022, raccogliendo il racconto di alcuni soci, Tp24 aveva pubblicato notizie sull'indagine, proprio Vinci aveva minimizzato e negato, parlando di "ordinaria amministrazione". In un'altra nota, Cantine Europa aveva anche giudicato l'articolo "diffamatorio". 

Cantine Europa è tra le più grandi aziende vitivinicole siciliane: una realtà cooperativa che conta oltre 2.000 soci e 6.000 ettari di vigneti dislocati nelle provincie di Trapani, Agrigento e Palermo, con una produzione annua di vino pari a 400.000 ettolitri. E' il primo produttore di Grillo al mondo.