Il salemitano Filippo Triolo finalista al concorso letterario Campiello Giovani

Il racconto “Il bambino che non voleva più vivere all’inferno” del salemitano Filippo Triolo di 22 anni, è finalista alla 29^ edizione del Campiello Giovani è entrata nel vivo.

Il concorso letterario, promosso dalla Fondazione Il Campiello – Confindustria Veneto e che si rivolge agli aspiranti scrittori tra i 15 e i 21 anni. La Giuria di Selezione del premio ha individuato i semifinalisti, che da quest’anno saranno 12, scegliendoli tra i 293 racconti iscritti giunti da tutta la Penisola e anche dall’estero nel periodo compreso tra ottobre 2023 e gennaio 2024.

I racconti dei giovani scrittori sono stati raccolti esclusivamente in formato digitale, con l’obiettivo di trasmettere un messaggio chiaro alle nuove generazioni di rispetto e sensibilità verso le questioni ambientali e riflettendo l’impegno della Fondazione Il Campiello nel ridurre il proprio impatto.

I semifinalisti del Campiello Giovani 2024 provengono: quattro dalla Lombardia, tre dal Lazio, due dalla Sicilia, due dal Veneto e uno dal Friuli Venezia Giulia.

Questi i racconti: “L’ultimo agosto” di Sofia Aleandri (Monterotondo, Roma), 21 anni; “Appena prima dell’ultimo accordo” di Giulia Arnoldi (Dalmine, Bergamo), 18 anni; “Vallecupola” di Daniele Camagna (Rocca Sinibalda, Rieti), 21 anni; “Le rose sul filo spinato” di Diana Farioli (Milano), 17 anni; “Momijigari – All’ombra del pino nero” di Francesco Maisto (Lodi), 21 anni; “Voci Rubate” di Martina Piscicelli (Còrmons, Gorizia), 22 anni; “Remissività” di Antonio Rebellato (Bassano del Grappa, Vicenza), 21 anni; “Le venature della vita” di Chiara Regruto (Milano), 18 anni; “Quell’altro di me” di Francescoluca Ricci (Roma), 21 anni; “Pioggia in un bosco di querce” di Vincenzo Carlo Savoca (Carini, Palermo), 16 anni; “Luci diverse” di Niccolò Alessandro Tavian (Selvazzano Dentro, (Pordenone), 20 anni.