Quantcast
×
 
 
11/04/2024 06:00:00

Europee. Il ritorno di Leoluca Orlando con i Verdi. Corrao non si ricandida. In corsa Parrinello

 Leoluca Orlando, già sindaco di Palermo, correrà per il parlamento europeo con Alleanza Verdi Sinistra, lasciando il Partito Democratico. Non c’è una nota ufficiale ma un messaggio che ha voluto girare ai suoi contatti, un saluto ai dem amici.


Orlando muove delle severe critiche al Pd, che evidentemente non è più casa sua, non trovando in quello schieramento le porte aperte per una candidatura alle europee, stoppata dal segretario regionale Anthony Barbagallo. Del resto il passo avanti di Orlando avrebbe dovuto stoppare altre candidature come quella di Peppino Lupo, data non per certa ma molto accreditata.


L’ex sindaco della più grande città della Sicilia occidentale ha, dunque, scritto un messaggio: “Carissimo, ho fatto tutto ciò che potevo, in rigorosa coerenza con la mia/nostra storia che non conosce ammiccamenti e patteggiamenti. Ho trovato invece grande sostegno nella memoria delle nostre esperienze. Ma il Pd (anche con la segreteria di Elly Schlein) è sempre più una alleanza di scopo, correnti per conservazione di posizioni di potere. Dove sono la visione e il progetto? Quel partito democratico che sognava di essere storie diverse per un progetto politico comune, ridotto ad essere circolo di capi corrente per posizioni di potere secondo logiche di soffocante appartenenza”.


Continua Orlando: “Ho trovato grandissima attenzione e condivisione su diritti, pace, accoglienza, giustizia ambientale e giustizia sociale negli incontri con Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni e fortissime insistenti sollecitazioni da parte dei vertici europei dei Verdi”.
Non si ricandida invece, dopo 10 anni di esperienza a Bruxelles, Ignazio Corrao, alcamese ed ex grillino: “Ritengo sia giunto il momento di guardare avanti, verso nuovi orizzonti di vita privata e professionale, mantenendo intatto l’impegno civico anche fuori dai palazzi”.


Corrao non può non ricordare, ringraziando i suoi sostenitori, le battaglie fatte in questi anni. “Abbiamo portato avanti un lavoro enorme, sia sul fronte delle battaglie ambientali che su quelli della legalità e del corretto utilizzo dei fondi UE, spesso finiti nelle tasche della criminalità organizzata. In questo nuovo contesto, dominato dalle ingenti risorse del PNRR, è essenziale garantire che la lotta alla mafia e alla corruzione continui con forza e determinazione. Per questo motivo sono molto felice che il Movimento 5 Stelle, in cui ho militato dalla sua nascita ricoprendo ruoli di assoluto rilievo, e con cui sono stato eletto eurodeputato nel 2014 e 2019, abbia indicato come capolista nella Circoscrizione Isole proprio la figura di Giuseppe Antoci, volto credibile e concreto dell’antimafia in Europa”.


C’è una apertura di Corrao alla candidatura e al sostegno di Antoci: “La storia personale di Antoci è una garanzia di prosecuzione e rafforzamento delle battaglie da me condotte in questi anni per la trasparenza, contro la criminalità organizzata e a favore dell’ambiente. Il Dottor Antoci ha dimostrato un'eccezionale capacità di rappresentare la Sicilia che non si piega, che combatte, dimostrando di saper unire le forze operative dello Stato con una volontà politica incrollabile e il coinvolgimento dei vari livelli istituzionali. Lo dimostra anche il riconoscimento del Protocollo Antoci, che io stesso sostenni con convinzione anni addietro, come modello di riferimento da parte della Commissione Europea. Mentre chiudo questo straordinario capitolo della mia vita personale e politica - conclude Ignazio Corrao - chiedo ai cittadini siciliani e sardi di appoggiare questa candidatura e le qualità uniche di Giuseppe Antoci. Con lui al Parlamento Europeo, le nostre battaglie non si perderanno, ma verranno rese più forti ed efficaci. Per quanto invece mi riguarda, avendo da poco compiuto 40 anni, per me è tempo di stare fuori dai palazzi e dedicarmi ad altri progetti, così come avevo promesso e professato per anni, con la consapevolezza che le competenze acquisite e rafforzate in questi anni possano costituire un valore aggiunto, nel futuro, per la terra che ho cercato di rappresentare con onore in questi 10 anni. E a proposito di onore, ho sempre detto che il titolo di 'onorevole' andrebbe conferito ai deputati solo ex post, se durante il mandato ci si è comportati in modo degno. Non ho mai voluto usare il titolo in questi anni, ma spero che, avendo sempre cercato di rappresentare la mia terra al meglio nel rispetto dei programmi e degli impegni presi con i cittadini, la mia decennale esperienza possa essere considerata onorevole".

A lanciare la sua candidatura il marsalese Antonio Parrinello, che scende in campo per le elezioni europee dell’8 e 9 giugno prossimo, accanto a Cateno De Luca, con la lista “Libertà”.
La conferenza di presentazione si venerdì, 12 aprile alle ore 17:00, a Marsala.