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19/10/2024 06:00:00

Corruzione, politica e formazione, indagato un ex consigliere di Castelvetrano

 C’è anche l’ex consigliere comunale di Castelvetrano, Antonio Giancana, tra gli indagati dell’operazione su corruzione, politica e formazione che giovedì scorso ha portato a diversi arresti e ad un sequestro di beni per otto milioni di euro.

Anche per lui, come per altri politici della provincia di Trapani, è stato disposto il divieto di dimora nel comune di residenza e il temporaneo divieto di esercizio delle funzioni pubbliche. Il giovane politico però, pur se tra i più votati della coalizione a sostegno di Stuppia nelle amministrative del 2024, non era riuscito ad entrare in consiglio e dunque non riveste alcuna carica istituzionale.

 

Nemmeno ventenne, Antonio Giancana era stato eletto  nel 2019 come consigliere tra le fila del Movimento 5 Stelle del sindaco Enzo Alfano. Ma a fine maggio del 2022 aveva lasciato i pentastellati, dichiarandosi indipendente. L’intento, secondo gli investigatori, era quello di sostenere il Movimento VIA di Nino Papania (principale indagato in questo procedimento e già arrestato un mese fa con l’accusa di scambio elettorale politico-mafioso) alle successive consultazioni elettorali, in cambio dell’ottenimento di un posto di lavoro.

 

Infatti, in una telefonata intercettata pochi giorni prima la sua dichiarazione di indipendenza in consiglio, Ignazio Chianetta lo informa che il martedì successivo dovrà presentarsi a Marsala per firmare i contratti, in modo da poter lavorare nelle scuole di formazione presso le sedi di Marsala, Salemi, Castellammare e Mazara del Vallo.

Ignazio Chianetta, consigliere comunale di Marsala, è stato tra i primi aderenti del Movimento VIA, coinvolto, tra le altre cose, nel sistema di falsificazione degli attestati per i corsi di formazione necessari per ottenere i fondi europei illecitamente. Dalle intercettazioni è emerso come Chianetta discutesse apertamente di attestati falsi e finanziamenti per creare posti di lavoro destinati a parenti e amici dei politici locali.

 

Giancana, secondo le risultanze degli inquirenti, il 30 maggio del 2022 si trovava nell’ufficio di Chianetta, impegnato a firmare i contratti di lavoro per il CE.SI.FO.P. (Centro Siciliano per la Formazione Professionale), mentre quest’ultimo manifestava il suo entusiasmo per la possibilità “per queste regionali” di “distruggere a tutti”. Anche se l’effettiva assunzione non sarebbe stata accertata, le risultanze investigative dimostrerebbero comunque il rapporto tra la promessa del posto di lavoro (poi non ottenuto) e il sostegno elettorale.

 

Ma Giancana non passò mai ufficialmente al movimento VIA di Papania, come in quel periodo fecero altri consiglieri di Castelvetrano come Calogero Martire, Totò Stuppia, Enza Viola e Rosy Milazzo, che però non hanno niente a che vedere con questa indagine.

Lo stesso Chianetta, in una telefonata, aveva chiesto al giovane consigliere con quali altri colleghi avrebbe costituito il suo gruppo, ma lui aveva sottolineato di essere da solo in rappresentanza di un bel po’ di ragazzi, anche se da quando si era dichiarato indipendente in tanti stavano cercando di attrarlo nelle rispettive fila.

 

Sarà certamente complicato - aveva scritto Giancana in una sua nota, nel 2022 - ma con la voglia e la determinazione che contraddistingue noi giovani, le possibilità di riuscita sono veramente tante, lasceremo comunque ai posteri l’ardua sentenza”.

Ultimamente, aveva partecipato con un buon risultato (pur senza arrivare ad essere eletto) alle amministrative del 2024. Sui social aveva postato il proprio manifesto elettorale in rappresentanza di Castelvetrano Giovani, commentando così: “Stiamo scrivendo una pagina di storia!”.

Nello stesso momento gli investigatori stavano scrivendo i resoconti della loro indagine.



Giudiziaria | 2024-12-13 08:15:00
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