Torture in carcere a Trapani: Verini (PD) chiede l'intervento di Nordio in Parlamento
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Cresce l'indignazione per le vicende accadute nel carcere di Trapani, dove 11 agenti di polizia penitenziaria sono stati arrestati e 14 sospesi in relazione a gravi accuse, tra cui il reato di tortura. Il senatore del Partito Democratico Walter Verini ha richiesto che il ministro della Giustizia Carlo Nordio riferisca in aula per chiarire la posizione del governo e le azioni intraprese a seguito dello scandalo.
Le dichiarazioni di Verini - "Le notizie che arrivano da Trapani sono sconvolgenti e richiedono una risposta immediata. È necessario che il ministro Nordio si presenti in Senato per prendere le distanze dalle dichiarazioni disumane e incostituzionali del sottosegretario Delmastro Delle Vedove. Se il ministro non lo farà, si renderà complice di una visione che mina i principi fondamentali dello Stato di diritto," ha dichiarato Verini durante un intervento nell'Aula del Senato. Il riferimento è alle recenti affermazioni di Andrea Delmastro Delle Vedove, sottosegretario alla Giustizia, che hanno sollevato un'ondata di polemiche per il tono sprezzante nei confronti dei diritti dei detenuti.
Le denunce e il sostegno ai detenuti - Patrizio Gonnella, presidente dell’associazione Antigone, ha sottolineato l'importanza di sostenere i detenuti che trovano il coraggio di denunciare episodi di violenza. "Lo Stato deve essere al fianco di chi subisce torture o violenze in carcere. Oggi, rispetto al passato, c’è una maggiore propensione a denunciare, superando il muro di omertà che per troppo tempo ha protetto i responsabili," ha dichiarato Gonnella.
Anche Filiberto Zaratti, capogruppo di Avs nella commissione Affari costituzionali, ha chiesto l'intervento del ministro Nordio: "Gli arresti e le accuse di tortura non possono essere sottovalutati. Il Parlamento deve sapere se il ministro intende ancora proporre modifiche al reato di tortura, come ipotizzato in passato."
Un caso che scuote il sistema penitenziario - L’arresto degli agenti penitenziari e le accuse mosse a loro carico riaccendono il dibattito sulle condizioni di detenzione in Italia e sul rispetto dei diritti umani nei penitenziari. La vicenda di Trapani si aggiunge a una serie di scandali che negli ultimi anni hanno sollevato preoccupazioni sul comportamento di alcune frange delle forze di sicurezza all'interno delle carceri.
La questione verrà probabilmente affrontata in Parlamento nei prossimi giorni, con l’attenzione rivolta non solo alle responsabilità individuali, ma anche al ruolo delle istituzioni nel garantire che simili episodi non si ripetano.
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