Trapani. PNRR e il quartiere Cappuccinelli: un progetto da 10 milioni ancora fermo
Nel quartiere Cappuccinelli di Trapani i lavori finanziati con i fondi del PNRR non sono mai partiti.
A sollevare il caso è Giuseppe Costantino, presidente del Consorzio Agorà e dell'Associazione Consorzi Stabili Italiani, che denuncia il silenzio assordante dell'amministrazione comunale. L'imprenditore non nasconde la frustrazione per una situazione che rischia di trasformarsi in un'occasione persa per la città e per i suoi abitanti.
L'azienda guidata da Costantino si è aggiudicata il bando nel novembre 2022. Da allora, tuttavia, il cantiere non è mai stato avviato. "Non sappiamo il motivo di questo stallo" afferma Costantino, che denuncia il mancato riscontro da parte dell'amministrazione comunale di Trapani. "Abbiamo inviato due note, una a giugno 2024 e l'altra a marzo 2025, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Nel frattempo, la scadenza del marzo-aprile 2026 per la fine lavori si avvicina pericolosamente".
Il progetto, del valore di 10 milioni di euro per il lotto assegnato al Consorzio Agorà e di altri 10 milioni per un secondo lotto, prevedeva interventi di riqualificazione destinati a migliorare le condizioni del quartiere. Tuttavia, non solo i lavori non sono iniziati, ma non è stata nemmeno completata la progettazione definitiva, passaggio necessario prima di poter avviare quella esecutiva. "Il Comune ha affidato l'incarico a uno studio di progettazione, ma il progetto definitivo non ci è stato ancora consegnato" spiega Costantino.
Il rischio è che il progetto salti del tutto. "Anche se domani ci consegnassero il progetto, sarebbe difficilissimo rispettare le tempistiche del PNRR" sottolinea il presidente del Consorzio. "Molti sperano in una proroga, ma ad oggi questa non è garantita e si tratta comunque di una speranza aleatoria. Qui non siamo nemmeno partiti".
Le sollecitazioni all'amministrazione comunale si sono rivelate vane. "Abbiamo scritto al sindaco, al responsabile del procedimento, alle associazioni territoriali, sindacali, regionali e provinciali. Abbiamo perfino indirizzato una nota alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni per cercare di smuovere le acque, ma non è servito a nulla - racconta Costantino - Non siamo nemmeno riusciti ad ottenere un incontro con l'amministrazione".
Le conseguenze di un mancato avvio dei lavori sarebbero disastrose. "Se il progetto non parte, i fondi dovranno essere restituiti. Ci troveremo di fronte a un danno incalcolabile per la città, che perderebbe un'occasione irripetibile di sviluppo e miglioramento urbano" avverte il presidente del Consorzio Agorà. "Continueremo a seguire la vicenda e a chiedere risposte, perché non possiamo accettare che un'opportunità del genere vada sprecata senza colpo ferire".
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