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28/06/2025 06:00:00

Trapani, consiglieri disertano l’aula su Gaza. La protesta: “Indifferenza inaccettabile”

Giovedì pomeriggio a Trapani non ha potuto svolgersi il consiglio comunale straordinario per assenza del numero legale. La Rete di Partiti e Associazioni  aveva deciso di sostenere un ordine del giorno sulla “Crisi umanitaria nella Striscia di Gaza, Sospensione dei rapporti con lo Stato di Israele, Riconoscimento dello Stato di Palestina e Impegno per la Pace e il Disarmo”.

In assenza di numero legale non si è proceduto con l’avvio dei lavori. A mancare dall’Aula le opposizioni e tre componenti di maggioranza: Mazzeo, Poma, Carpinteri.


 

La posizione

Non è mancata la reazione delle sigle che hanno chiesto il consiglio comunale aperto: “La Rete di Partiti e Associazioni  esprime profondo sdegno per la mancata celebrazione del Consiglio Comunale Straordinario convocato per oggi, a causa dell’assenza deliberata dei consiglieri comunali del centro destra, che ha fatto venire meno il numero legale”.

Bollano la presa di pozione dell’opposizione e di qualche componente di maggioranza come “Una scelta politica gravissima che non può essere ridotta a una semplice assenza. In un momento storico in cui a Gaza si consuma un massacro di civili senza precedenti, e nel pieno di un dibattito mondiale sulla

necessità di tornare al diritto internazionale, al disarmo e alla diplomazia, questi consiglieri hanno scelto di non esserci, di non ascoltare, di non assumersi la responsabilità di rappresentare una città che ha sempre fatto della solidarietà e della pace un valore fondante. Lo scorso 20 giugno, quasi mille trapanesi hanno manifestato per la pace e per la giustizia in Palestina, sfilando nel centro cittadino con dignità, determinazione e spirito civile. In quell’occasione sono state

raccolte 748 firme a sostegno il cessate il fuoco immediato, la protezione, della popolazione civile di Gaza, il rispetto del diritto internazionale umanitario, il riconoscimento dello stato Palestinese, La liberazione di tutti gli ostaggi, lo stop al riarmo e l’apertura immediata di una soluzione diplomatica e giusta per tutte le guerre in atto”.


 

La rete

Il Comitato promotore dell’ordine del giorno è una rete ampia e trasversale di realtà sociali, sindacali, culturali e forze politiche:  ANPI, Alleanza Verdi e Sinistra, Arcigay, Articolo 21, Comitato per la difesa della Costituzione, Emergency gruppo di Trapani, Giovani Democratici, Fridays For Future Trapani Libera, Movimento 5 Stelle, PD, PSI, Rifondazione Comunista, Sinistra Futura. Sostanzialmente chiedevano atti concreti, una voce che partisse pure da Trapani: “ Condanna delle violenze contro la popolazione civile di Gaza, riconoscimento dello Stato di Palestina, interruzione dei rapporti istituzionali con Israele fino alla fine delle ostilità, gemellaggio simbolico con Gaza, esposizione della bandiera della pace e della Palestina, e un impegno politico e morale che un Consiglio Comunale non solo può, ma deve assumere. I consiglieri assenti hanno deciso invece ddi sottrarsi a un confronto democratico e civile, mostrando indifferenza verso una tragedia umana e politica che riguarda tutti. Non ci faremo zittire. Torneremo a chiedere che l’Ordine del Giorno venga discusso e votato. E continueremo a mobilitare cittadini e istituzioni democratiche che non accettano la logica del silenzio e della complicità. Perché la pace, il disarmo e i diritti umani non sono rinviabili”.




 

La dichiarazione di Safina

Il deputato regionale dem Dario Safina  si dice amareggiato: “L’assenza del centrodestra e dell’opposizione consiliare, che hanno abbandonato i lavori del consiglio comunale aperto, ha impedito l’avvio di una seduta che affrontava un tema di rilevanza internazionale e dal forte valore simbolico. Quella di oggi – sottolinea Safina – era un’occasione per aprire un confronto maturo, consapevole e partecipato, su un conflitto che continua a generare dolore e sofferenza. Purtroppo, l’abbandono dell’aula ha negato questo spazio di discussione ai cittadini e alla città”.

Ha ricordato Safina come l’Assemblea Regionale Siciliana, tutte le forze politiche, centrodestra incluso, hanno votato una mozione del Partito Democratico che impegnava il governo regionale a promuovere ogni iniziativa utile per fermare l’aggressione militare su Gaza, garantire aiuti umanitari e sostenere il principio di “Due Popoli, Due Stati”, riconoscendo il diritto all’esistenza sia di Israele sia della Palestina.

“È difficile comprendere – aggiunge Safina – come si possa sostenere una linea condivisa a Palermo e poi, il giorno dopo, evitare il dibattito su quello stesso tema a Trapani. Il confronto democratico, anche quando acceso o scomodo, è il cuore delle istituzioni rappresentative: è lì che si costruisce una visione condivisa, è lì che si ascoltano le ragioni di tutti”.

Safina chiude con un appello alla responsabilità e al dialogo: “In un momento così delicato sul piano internazionale, ogni gesto conta. Anche un consiglio comunale può lanciare un messaggio importante. Mi auguro che domani le opposizioni scelgano di esserci, di partecipare e di contribuire a una riflessione collettiva su un tema che riguarda l’umanità tutta. Il tempo per rimediare c’è ancora: facciamolo insieme”.



 

FI e la posizione espressa

Stefano Pellegrino, capogruppo azzurro in ARS, ha parlato di netta posizione dell’Assemblea tutta: “Chiara presa di posizione rispetto al tema che credo sia prioritario per tutti e cioè quello della cessazione delle ostilità, della ripresa della diplomazia internazionale per la pace e, soprattutto, l'assistenza ad una popolazione stremata e vittima di un conflitto violentissimo. Anche per questo crediamo, nel solco della tradizione di solidarietà e accoglienza del Popolo siciliano, che sia importante dare la disponibilità delle strutture regionali ad accogliere quanti, soprattutto fra i più piccoli e inermi, necessitano di adeguata assistenza sanitaria”.
Pellegrino poi ricorda che la mozione approvata impegna il Presidente della Regione, Renato Schifani: “A sostenere ogni iniziativa istituzionale orientata a lavorare in tutte le sedi affinché si concretizzi l’obbiettivo della soluzione di 2 popoli, 2 Stati, con i 2 paesi, Israele e Palestina, che possano vivere fianco a fianco in pace con confini sicuri e riconosciuti;

 a porre in essere azioni per consentire l’arrivo immediato degli aiuti umanitari alla popolazione stremata della striscia di Gaza; a sostenere un NO DECISO alla “guerra a PEZZI” e promuovere ogni azione utile per la ripresa dell’attività diplomatica finalizzata alla pace; a promuovere, nel solco della cultura della solidarietà ed integrazione del popolo siciliano, iniziative per l’accoglienza negli ospedali Siciliani dei cittadini gravemente feriti, in particolare dei bambini.