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19/07/2019 07:18:00

Borsellino, le iniziative in Via D'Amelio. Il ricordo di un agente sopravvissuto

Oggi, venerdì 19 luglio, il tragico anniversario della Strage di Via d’Amelio dove persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e cinque agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L’unico sopravvissuto fu l’agente Antonino Vullo. L’attentato avvenne 27 anni fa in via Mariano D’Amelio a Palermo (sotto casa della madre e sorella del noto magistrato) dove 90 chili di esplosivo all’interno di una Fiat 126 provocò morte e distruzione. Ecco le parole dell’agente sopravvissuto: “il giudice e i miei colleghi erano già scesi dalle auto, io ero rimasto alla guida, stavo facendo manovra, stavo parcheggiando l’auto che era alla testa del corteo. Non ho sentito alcun rumore, niente di sospetto, assolutamente nulla. Improvvisamente è stato l’inferno. Ho visto una grossa fiammata, ho sentito sobbalzare la blindata. L’onda d’urto mi ha sbalzato dal sedile. Non so come ho fatto a scendere dalla macchina. Attorno a me c’erano brandelli di carne umana sparsi dappertutto”.

La morte di Paolo Borsellino: 27 anni fa l’attentato di Cosa Nostra. Musumeci in via D’Amelio

Il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci sarà domani in via D’Amelio, a Palermo, per deporre dei fiori in occasione del 27° anniversario della strage in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti di scorta.

Dalle 9 alle 13 all’albero della Pace di Via D’Amelio la manifestazione; «Coloriamo Via D’Amelio: il 19 luglio per i cittadini di domani» - Animazione, laboratori, letture per bambine e bambini a cura del «Centro studi Paolo e Rita Borsellino». In collaborazione con gli studenti del Corso di laurea in Scienze della Formazione primaria UKE, Nati per leggere Sicilia, Laboratorio Zen insieme, Associazione «Il Quartiere» di Monreale, Centro di animazione territoriale «San Giovanni Apostolo», Centro «Santa Chiara», Associazione Lievito, Emmaus Palermo, campo estivo CONI «Sport: un diritto per tutti», "Casa di Paolo". Poi alle 14 via alla manifestazione dal palco «Io ci SARÒ, tu ci sei STATO ?"

Alle 14.45 - «Orfani di Stato» - Interventi dei familiari delle vittime della strage di Via D’Amelio e dei familiari di vittime di mafia tra cui: Vincenzo Agostino, Angela Manca, Stefano Mormile, Brizio Montinaro, Rosaria Scarpulla e Francesco Vinci. Aprono l’evento gli «Our Voice"

Alle 16.58 - Minuto di silenzio, alle 17  Salvatore Borsellino recita la poesia «Giudice Paolo» di Marilena Monti. Alle 17.30 - «Testimoni di ingiustizia» con Piera Aiello, Ignazio Cutrò, Gianfranco Franciosi. Introducono gli studenti dell’I.P.I.A. - Emanuela Loi di Sant'Antioco (CI). Alle 18 «Verità di Stato, Verità di tutti?». Incontro con i magistrati Sebastiano Ardita, Roberto Scarpinato, Giuseppe Lombardo e l’avvocato Fabio Repici, modera il giornalista Giuseppe Lo Bianco.

Alle 21.45 spettacolo del duo «I Sansoni». A seguire Presentazione del libro «Paolo Borsellino - Cosa nostra spiegata ai ragazzi» con Salvatore Borsellino e il giornalista Marco Lillo.  Alle 20 da piazza Vittorio Veneto si svolgerà la fiaccolata in memoria delle vittime della strage organizzata dal «Forum 19 Luglio» (cartello che raggruppa trasversalmente associazioni, movimenti ed istituzioni) e «Comunità '92». E' prevista la partecipazione di Giorgia Meloni leader di Fratelli d’Italia.

«Quel pomeriggio mi ritrovai in pochi istanti all'inferno. Sono trascorsi 27 anni da quel maledetto giorno ma ancora il dolore e l'angoscia non passano. Sono lì, sempre presenti. E in questo periodo ancora di più. Ancora oggi quell'inferno lo porto sempre addosso». Antonino Vullo parla con la voce strozzata. L'unico agente di scorta di Paolo Borsellinosopravvissuto alla strage di Via D'Amelio non ama ricordare quei momenti. Fa fatica, deglutisce più volte. Poi, lo sguardo si allontana e va indietro nel tempo. «Non c'è giorno, non c'è notte in cui io non pensi a quel caldo pomeriggio, quando mi ritrovai all'inferno», racconta in una intervista concessa all'agenzia Adnkronos alla vigilia del 27esimo anniversario della strage.

Insieme con il giudice Paolo Borsellino morirono anche cinque agenti di scorta: Eddie Cosina, Walter Li Muli, Emanuela Loi, Agostino Catalano e Claudio Traina. Vullo, all'epoca, era in servizio come autista. Quel giorno si salvò solo per un caso fortuito. Nel momento in cui il giudice Borsellino e i cinque colleghi della scorta scendevano dall'auto per andare a citofonare alla madre del giudice in via D'Amelio, Vullo era tornato indietro a parcheggiare meglio la macchina.

«Mentre ero girato con il viso per fare retromarcia, ho sentito un'ondata di calore infernale e poi il boato. Sono sceso dall'auto che era già in fiamme. Intorno a me era tutto buio», racconta con un filo di voce. E rivela che mai, «nessuno di noi era stato prima in via d'Amelio». «Io conoscevo la zona e quel giorno aprii il corteo di auto blindate. Quando arrivammo vedemmo subito quelle macchine parcheggiate dove non potevano stare». «L'esplosione non avvenne subito, ma solo dopo che il giudice e gli agenti di scorta erano già all'interno del cortile».

Sono attimi. E Antonino Vullo si sente schiacciare «da una fortissima pressione dentro la macchina». Scende dall'auto, si mette le mani nei capelli, inizia a girovagare. Non sa quanto tempo passa. Ma all'improvviso si rende conto che cammina sui resti di un piede. Il piede mozzato di un collega morto nella strage. Poi il buio. E quel dolore sordo che non è mai passato.
 



Native | 2024-04-25 09:00:00
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