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31/05/2021 06:00:00

Il padiglione Covid di Marsala, che doveva essere pronto oggi...

Marsala è davvero una città europea, e in tempi record si è riusciti a costruire un padiglione per curare i malati di Covid. C’erano il presidente della Regione, il sindaco, il vescovo e politici nazionali e regionali, il commissario dell’Asp che incassa il successo. Un momento storico per tutta la provincia di Trapani.


Magari, avremmo scritto così, o qualcosa del genere, sul nostro giornale, oggi, 31 maggio, data promessa dell’ultimazione dei lavori del Padiglione Covid. Avremmo scritto così, se, appunto, fossero stati ultimati i lavori al Padiglione.

In un mondo parallelo, dove le promesse vengono mantenute e le bugie non hanno le gambe corte, oggi ci sarebbe stata l’inaugurazione del Padiglione Covid dell’Ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala. Invece nessun taglio del nastro. Non ci sarà la benedizione del vescovo, niente sfilata di politici, deputati regionali, assessori. Il sindaco con tono ecumenico non farà nessun appello alla “strada comune da percorrere insieme”.

Era il 3 dicembre 2020 quando, durante una memorabile passerella, il commissario dell’Asp, seguito a ruota dal sindaco di Marsala, Massimo Grillo, e dall’allora (quasi tornato) assessore alla Sanità Ruggero Razza, annunciavano l’avvio dei lavori del Padiglione Covid. Davano anche una data: entro maggio verrà completato il primo piano e l’ospedale tornerà alla normalità. Qui, appunto, la dichiarazione di Zappalà.

 

 

Niente di tutto questo.
Da quella messinscena di dicembre (un prendersi gioco della salute dei cittadini) la redazione di Tp24 (qui tutti i nostri articoli) si è battuta perché venissero rese pubbliche le carte dell'imponente opera pubblica, che, secondo Sindaco e commissario dell'Asp, sarebbe stata pronta, proprio entro Maggio, composta da tre piani, più di 100 posti letto e costata 12 milioni di euro.


In realtà abbiamo scoperto che le carte del progetto non esistevano
, che la "posa della prima pietra" fu fatta senza nulla in mano. E Tp24 ha sempre chiesto i documenti, perchè gli unici dati della Regione dicono altro: a Marsala si farà un potenziamento del pronto soccorso e la creazione di nuovi posti di terapia intensiva. Nulla a che vedere con la faraonica opera annunciata a Dicembre da Grillo e Zappalà.

 

Il cantiere, in realtà, è stato avviato solo qualche settimana fa, dopo che per mesi una gru è rimasta ferma, come segnaposto. Del padiglione, però, ancora non c’è nulla. Si stanno facendo gli scavi, e le opere di collegamento tra l’ospedale e quella che sarà la nuova struttura. Solo di recente sono stati consegnati i lavori dal commissario Tuccio D’Urso, il soggetto attuatore della struttura tecnica di supporto, che in Sicilia sta coordinando gli interventi sulle strutture sanitarie in ottica anti-Covid. Il tutto dopo che è stato firmato il contratto con l’A.T.I. Consorzio Stabile Agora s.c.a.r.l., con sede legale a Tremestieri Etneo (Catania). I lavori saranno realizzati dalla Operes, società consorziata nell’Ati che si è aggiudicata l’appalto con una riduzione dalla base d’asta del 28%, pari a 5,8 milioni di euro. I lavori non saranno terminati prima di 300 giorni, 10 mesi. Se ne parla, forse, per il primo piano il 17 marzo 2022.

 

 

Questo si legge nelle carte fino a questo momento pubblicate sul sito della regione dedicato agli interventi sulla rete ospedaliera. Carte pubblicate a singhiozzo e in maniera confusa. Anche perchè quando a dicembre si diceva che si stavano consegnando i lavori, in realtà non c’era nessun contratto firmato e nessun progetto esecutivo approvato. E i documenti che adesso vengono fuori sono la prova delle bugie che per mesi hanno detto dalla Regione, dall’Asp e dall’amministrazione comunale di Marsala.

In un mondo parallelo, qualcuno proverebbe un minimo di vergogna.