Blitz Messina Denaro, i fiancheggiatori storici e la faccia del boss dentro al Suv
Articoli Correlati:
Anche questa volta Matteo Messina Denaro è rimasto libero.
Nell’imponente blitz della Polizia e del Servizio Centrale Operativo, sono stati eseguite decine di perquisizioni all’alba di ieri, ma del boss di Castelvetrano nemmeno l’ombra.
Elicotteri, unità cinofile, 150 agenti, tra le squadre mobili di Palermo, Trapani e Agrigento dello SCO.
Non è il primo blitz a vuoto e forse non sarà nemmeno l’ultimo.
Venti persone coinvolte nelle perquisizioni: sospettati fiancheggiatori, ma anche personaggi vicini al boss o alle famiglie mafiose trapanesi e agrigentine.
Qui, trovate tutti i loro nomi.
Alcuni sono nomi nuovi, ma non di particolare spessore, gli altri sono tutte vecchie conoscenze.
Non è mancato Calogero Giambalvo, l’ex consigliere comunale di Castelvetrano, arrestato nel 2014 per associazione mafiosa e poi assolto in primo e secondo grado. E’ rimasta però la condanna del Tribunale di Trapani per tentata estorsione. Ed un sequestro di beni per un milione di euro nel marzo scorso.
Ci sono anche due suoi familiari, che portano lo stesso cognome: Giuseppe e Pietro, rispettivamente di Roccamena e Santa Ninfa. Il primo è noto già dalle cronache di Mario Francese, che ne parlava in quanto “guardaspalle di Leoluca Bagarella.
Perquisito anche Giovanni Furnari, fratello di Saverio il killer di mafia morto suicida in carcere nel 1997. Giovanni Furnari era stato coinvolto nel 2015 in un maxi sequestro di beni da 10 milioni di euro, avendo messo a disposizione un terreno per un impianto fotovoltaico.
Lorenzo Catalanotto invece era uno dei postini del latitante, arrestato 10 anni fa nell’operazione Golem2.
Nicola Pandolfo è parente degli Accardo, storica famiglia mafiosa di Partanna.
Destinataria di perquisizione anche Laura Bonafede, figlia del boss di Campobello di Mazara Leonardo Bonafede, morto nel novembre dello scorso anno.
Così come Cataldo La Rosa, ritenuto uno dei bracci operativi del capomafia Bonafede.
E poi, c’è Giovanni Campo. Figlio di Pietro Campo, l’uomo alla guida del Suv che abbiamo visto nel servizio del Tg2, il cui passeggero (secondo quanto affermano gli inquirenti) sarebbe stato Matteo Messina Denaro. Peccato però che le immagini risalgano al 2009 e, anche se quello che si vede nel video fosse davvero lui, dopo 12 anni non ne avvicinerebbe certo la cattura.
Egidio Morici
Trapani celebra la Giornata Internazionale dell'Infermiere al Polo Universitario. Il video
Lo scorso 10 maggio, il Polo Universitario di Trapani ha ospitato con grande successo l'evento dedicato alla Giornata Internazionale dell'Infermiere, promosso dall'OPI Trapani in collaborazione con il Polo Universitario stesso. L'incontro, dal...
La rete di Messina Denaro, processo al medico Tumbarello: i cugini Bonafede non parlano
Avrebbero voluto parlare, ma decidendo loro a quali domande rispondere o facendo dichiarazioni spontanee. Il presidente del collegio giudicante, però, il giudice Vito Marcello Saladino, seppur garbatamente, ha fatto notare che le...
Dichiarazione dei redditi 2024 e ruolo dei CAF. Avvalersi di chi ha storia e competenza
La dichiarazione dei redditi è un adempimento fiscale fondamentale per i cittadini italiani. È un documento attraverso il quale ogni contribuente comunica al fisco i propri redditi, permettendo così all'Agenzia delle Entrate di...
"Ha prestato un numero di telefono al boss Messina Denaro": cade l'accusa di mafia, ma resta in carcere
Il Tribunale del Riesame di Palermo ha riqualificato il reato contestato a Leonardo Gulotta, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, in quello meno grave di favoreggiamento aggravato. Tuttavia, nonostante la derubricazione...
Sicurezza sul posto di lavoro. Bando ISI: stanziati 28 milioni per la Sicilia
Il tema della sicurezza sul lavoro è sempre al centro degli interventi del legislatore. Si pensi che, nell’ultimo provvedimento nell’ambito delle disposizioni urgenti per l’attuazione del PNRR, si disciplina su argomenti con...
- Tp24 Tv
- RMC101
- Podcast
- Inchieste