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27/04/2022 07:02:00

Mazara, il caso Bucca e le molestie: la ragazzina che lo denuncia se lo ritrova in gara ... 

 Spunta un altro episodio nel caso dell'arbitro internazionale di scherma Emanuele Bucca. 

42 anni, di Mazara del Vallo, Bucca è indagato dalla Procura di Rimini, perchè accusato di aver molestato una atleta minorenne residente in Sicilia lo scorso ottobre, quando a Riccione era in corso un’importante manifestazione giovanile di scherma riservata alla categoria under 14. Secondo il racconto della ragazzina Bucca l'avrebbe baciata, palpeggiata e avrebbe tentato di aprirle con forza le gambe mentre erano in hotel, approfittando anche dello stato di ebbrezza di Chiara. La denuncia viene presentata il 2 luglio a Palermo. Da ottobre, per competenza territoriale, sul caso indaga la Procura di Rimini.

 

Come abbiamo raccontato su Tp24, Bucca che ha arbitrato anche alle Olimpiadi di Tokyo,  era stato sospeso per 30 giorni dalla federazione italiana di scherma dopo che una giovane aspirante arbitro lo aveva accusato di molestie. La ragazza, aspirante arbitra di scherma, ha raccontato di essere stata invitata dal 42enne ad appartarsi insieme a lui nella camera dell’hotel in cui entrambi soggiornavano. Lì, ha riferito la 20enne, l’uomo avrebbe cercato di convincerla a concedersi a lui, in cambio di un aiuto a superare gli esami per diventare arbitri nazionali. La giovane non si è però rivolta alla giustizia ordinaria: il giorno seguente  ha raccontato tutto al suo delegato regionale, quindi anche al presidente di Federscherma e a cinque delegati federali». La vicenda si era conclusa con una sorta di patteggiamento interno.

Adesso Repubblica aggiunge un altro tassello alla storia. Il 2 aprile scorso, infatti, durante una gara di Coppa Italia Regionale assoluta a Santa Venerina (Catania), la ragazzina che ha denunciato Bucca se lo è ritrovato in pedana.

Il giorno prima della gara, la famiglia della vittima ha inviato una mail al presidente della Federscherma Paolo Azzi, chiedendo di intervenire e sospendere l'arbitro. Non è servito. Il n.1 della Federschema ha risposto due giorni più tardi, contestando "la fondatezza" delle affermazioni della famiglia: "Richiesta inaccoglibile, basata su una generica informazione".  Il n.1 della Federazione scrive che non è a conoscenza di procedimenti penali su Bucca e invita a rivolgersi alla Procura del Coni e alla Procura federale. Cosa che la famiglia farà il 5 aprile.

Scrive Repubblica: 

C'è un arbitro che ha già patteggiato una sanzione per molestie a una ventenne (la Federazione e Azzi lo sanno) e che risulta adesso denunciato per una violenza su una minore. Eppure questo non gli impedisce di dirigere una gara in cui è iscritta proprio la sua presunta vittima.

 Solo il 22 Aprile Bucca è stato sospeso sine die dalla Federazione, in una vicenda che squarcia il velo sulle tante molestie che avvengono nel mondo dello sport, con un muro di omertà duro da abbattere. 



Native | 2024-04-25 09:00:00
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