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25/10/2014 12:20:00

Scrive Nicola Sciacca, sul "caro libri" e i contenuti (poco) extra

 Inizio Settembre tutti i media a ricordarci del caro libri e degli aumenti che ogni anno la lobby delle case editrici impongono alle famiglie, prima in termini percentuale per mollare, alla fine del servizio giornalistico, la cifra esatta.

Le manovre messe in atto dalle case editrici sono delle vere strategie militari rinforzate da precisi studi di mercato che se esportate, in chiave di programmazione economia, potrebbero essere presi ad esempio come modelli di concretezza finanziaria.

Le case editrici hanno come prime vittime i docenti a cui viene mostrata l'impossibilità di far studiare gli alunni in quanto il testo, che era stato adottato già da due anni, non è più in ristampa o meglio sono state apportate modiche ed integrazioni che rendono la nuova edizione un esempio unico di didattica e che rispetta, soprattutto, le più moderne direttive dettate dal Ministero dell'Istruzione e dai grandi “pensatori” della didattica in Italia ed in Europa.

I docenti a loro volta sono quelli che scelgono i testi per gli anni futuri e quindi assumono una posizione dominante nei confronti dei rappresentanti di libri, con cui scendono a bieche contrattazioni sul numero di testi scolastici che potranno ricevere in cambio per i propri figli o per i figli degli amici per i quali vi è sempre uno sconto particolare.

I rappresentanti di libri li riconosci facilmente dal fatto che, per il peso nel lato posteriore, le loro auto sembrano preparate per affrontare il deserto con le sospensioni belle in vista davanti e piegate dietro.

Si devono inventare qualcosa, mica questi poveracci in tempi di grandi difficoltà possono chiudere.

Gli anni scorsi (AS 2012/13 e 2013/14 ) ci dissero: “questo è l'ultimo anno che si comprano i libri in forma cartacea dal prossimo tutto digitale” lanciando il messaggio di speranza “ quest'anno pagate e l'anno prossimo risparmierete almeno sul costo della carta”.

Allora tutti a comprare i libri scolastici stringendosi le spalle al momento di consegnare i soldi al libraio e consolandosi con il pensiero che il mondo non lo puoi cambiare se i tuoi figli restano ignoranti.

Ma quest'anno il colpo di scena: ancora libri cartacei con la possibilità, però, collegandoti ad internet tramite un password di accedere ai contenuti extra.

I contenuti extra? Ma chi mai è andato a vedere i contenuti extra? Io si.

Sono delle inutili informazioni dette e ripetute nei testi ufficiali, aventi un valore prossimo al nulla però in cambio ti restituiscono un po' di sana pubblicità in formato digitale.

La giustificazione è perché i contenuti extra, elaborati in termini di programmazione curricolare orizzontale e verticale e seguendo le indicazioni ampliamene espresse per la formazione del cittadino europeo, in verità non dicono nulla di nuovo restituiscono solo pubblicità in forma sintetica digitale.

I moderni testi didattici riportano gli stessi argomenti che si studiavano 30 anni fa sui libri ereditati dai fratelli maggiori e che oggi rileggendoli risultano di migliore comprensione e di semplicità concettuale, al contrario dei messaggi di marketing inseriti in questi inutili libri scolastici che saranno buttati ad agosto o al massimo a settembre, un sano e consolidato usa e getta, meno male che la carta si ricicla.

Quest'anno ho speso circa 500,00 € di testi inutili uguali a quelli che vi erano a metà prezzo di seconda mano, ma non più adottati e la conclusione è che per queste lobby la crisi non c'è mai, perché le case editrici fanno fare una piccola variazione alle leggi o alle direttive le fanno approvare tra le righe di una finanziaria, foraggiano qualche associazione e per loro il bilancio è sempre in attivo e questo è importante.

Le case editrici sono talmente potenti che neanche i giornalisti ne parlano, sarebbe come sputare nel piatto dove si mangia, per alcuni.

Ma tutto questo è già passato, l'anno prossimo la scuola verrà riformata.

 

Nicola Sciacca



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