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03/05/2016 06:30:00

Marsala, che degrado al Parco Archeologico. Crocetta: "I forestali per la manutenzione"

Sterpaglie alte e invasive che nascondono i reperti archeologici, un museo per metà chiuso per lavori in corso, e i pannelli informativi sbiaditi, illeggibili.
Non se la passa bene in questo periodo il Parco Archeologico di Marsala. 28 ettari di parco, affacciato su Capo Boeo, il parco è un bene regionale e si trova in una situazione di degrado imbarazzante. E lo è soprattutto in questo periodo, che è quello in cui il parco e il museo Baglio Anselmi vengono maggiormente visitati per vie delle tante scolaresche che fanno tappa per vedere i reperti dell’antica Lilybeo.
Il Decumano Massimo, l’arteria principale dell’antica città, invasa da erbacce che ne pregiudicano la fruizione e anche la salute stessa del reperto che ha bisogno di continua manutenzione. Così come ha bisogno di manutenzione tutto il parco con le sterpaglie che nascondono le rovine dell’antica città. E poi ci sono quei cartelli informativi, installati qualche anno fa e completamente sbiaditi. Le informazioni non sono più leggibili, solo delle tabelle bianche come se fosse stata cancellata la storia di quel luogo. Eppure nel 2012 si sono conclusi i lavori al Parco Archeologico, per metterlo a nuovo e renderlo fruibile. Lavori finanziati direttamente dalla Regione Siciliana con circa 4,5 milioni di euro.
Oggi però il parco è in condizioni di degrado. Il Museo poi è off-limits, un cantiere aperto. L’area della Nave Punica è chiusa al pubblico per lavori di ristrutturazione dei locali. Solo una parte del museo è visitabile, con alcuni reperti e una parte della Nave Romana che verrà esposta nei prossimi mesi, dopo una diatriba durata anni con la città di Trapani.
Si sta puntando su questo fronte al momento più che sul parco e ad una nuova campagna di scavi. L’ultima campagna venne cominciata all’epoca dell’amministrazione Carini, con il Comune che finanziò direttamente i lavori sui reperti. Poi nient’altro, con la Regione che ha chiuso sempre di più il rubinetto dei finanziamenti per le aree archeologiche siciliane. E le risorse economiche sono poche anche per la manutenzione. L’assessore alla cultura a Marsala, Clara Ruggieri, ricorda che “è stata fatta una convenzione tra il Comune e il Parco che è stato pulito dai ragazzi richiedenti asilo ospiti nello Sprar”. Anche la Ruggieri ha notato i tabelloni sbiaditi: “C’è una diatriba con la ditta che li ha installat, non so come li ha realizzati”. Nonostante le erbacce, nonostante le tabelle informative sbiadite e i percorsi tenuti male per la Ruggieri “il parco è tenuto bene. Ci siamo impegnati a tenerlo pulito periodicamente. E stiamo anche cercando aprire il viale centrale per permettere ai cittadini di fare la passeggiata passeggiata accanto al Decumano fino ad arrivare al mare.
Il problema della manutenzione delle aree archeologiche non riguarda solo Marsala, ma tutti i siti gestiti dalla Regione.
Nei giorni scorsi il presidente della Regione Rosario Crocetta si è “indignato” vedendo il parco di Siracusa invaso dalle sterpaglie. “Invece di lamentarsi per la mancanza di fondi, i responsabili chiedono al dipartimento beni culturali l'invio dei forestali". Nei giorni scorsi infatti Crocetta ha convocato i responsabili dei dipartimenti dei Beni culturali e dell'Agricoltura per affrontare il problema della manutenzione straordinaria del verde nei parchi archeologici. Ed ecco qui che ha deciso che saranno i forestali ad occuparsi dei siti archeologici. "Il piano - dice Crocetta - prevede immediati interventi in tutte le aree interessate per tutto il mese di maggio, salvo necessità ulteriori. Si sta vagliando inoltre la possibilità - conclude - di inviare personale Asu in distacco permanente presso tutti i parchi archeologici della Sicilia".
Una vecchia idea, ma che non è mai stata attuata.