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05/06/2016 18:26:00

Francesca Corrao: "Ho perdonato l'assassino di mio padre Ludovico"

 Ha perdonato l'assassino di suo padre, Francesca Corrao. L'islamista, docente alla Luiss di Lingua e cultura araba, oggi in un'intervista nelle pagine locali di Repubblica parla dei temi dell'accoglienza in Sicilia, dell'eredità di suo padre, Ludovico Corrao, il Sindaco che fece di Gibellina il più grande museo all'aria aperta di arte contemporanea esistente al mondo. E ricorda anche le tragiche circostanze in cui è morto, assassinato nel piccolo appartamento del Baglio Di Stefano, dove viveva, dal suo badante, con violenti coltellate. Il ragazzo, un giovane del Bangladesh, ha poi ammesso la sua responsabilità, è stato dichiarato insano di mente e rinchiuso a Barcellona Pozzo di Gotto. Si è parlato di retorcena e misteri, documenti trafugati, gioielli spariti. Ma Corrao smentisce tutto: "Chiacchiere senza fondamento, dicerie degli untori. La verità nuda e cruda è che si è trattato di un caso di follia. Un ragazzo, proveniente da realtà drammatiche, in cui i mariti traditi gettano acido muriato sul viso delle mogli, che ha perso il lume della ragione senza alcun motivo". E' per questo che Francesca Corrao perdona l'assassino di suo padre: "Come non perdonare un povero folle, incosapevole del male che faceva?". Smentisce però di aver intenzione di incontrarlo: "Il perdono non basta?".

Saiful Islam uccise Ludovico Corrao il 6 Agosto del 2011. Corrao fu sgozzato con un coltello da cucina, quasi decapitato, con le vene dei polsi tagliate e sul capo i segni di colpi inferti con una statuetta. Il cadavere fu trovato in un lago di sangue nella camera da letto dell'appartamento dove abitava, nella sede della Fondazioni Orestiadi di cui era presidente. Per la Fondazione, Saiful lavorava come ragazzo tuttofare, accudendo l'ex politico. Fu proprio l'omicida ad avvertire, con una telefonata, i carabinieri, ai quali disse: "Ho ucciso il senatore Corrao".