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27/11/2017 07:43:00

Favignana, detenuto in cella con un telefonino

 Al carcere di Favignana è stato trovato un detenuto che aveva in cella un telefonino perfettamente funzionante per comunicare con l'esterno.  Si tratta di un detenuto abbastanza famoso, Antonino Speziale, il giovane catanese condannato a otto anni, poi ridotti a sei, per l'omicidio del poliziotto Filippo Raciti, ucciso dentro allo stadio Cibali di Catania il 2 febbraio del 2007 nel dopo partita. 

Era lui ad avere un cellulare. Ed è un'altra grana per la casa circondariale di Favignana, struttura sulla carta di massima sicurezza, dove nelle settimane scorse erano evase tre persone poi arrestate dai carabinieri e dalla polizia penitenziaria. A rendere nota la vicenda è il sindacato autonomo polizia penitenziaria, Sappe.

"Il rinvenimento è avvenuto - dice Donato Capece, segretario generale Sappe - grazie all'attenzione, allo scrupolo ed alla professionalità della polizia penitenziaria in servizio". "A nostro avviso - aggiunge - appaiono pertanto indispensabili, nei penitenziari per adulti e per minori, interventi immediati compresa la possibilità di schermare gli edifici per neutralizzare la possibilità di utilizzo di qualsiasi mezzo di comunicazione non consentito e quella di dotare tutti i reparti di polizia penitenziaria di appositi rilevatori di telefoni cellulari anche attraverso adeguati ed urgenti stanziamenti finanziari".

Il detenuto era stato soccorso per un malore e portato in infermeria. Subito dopo ha chiesto di potersi avvicinare a un'altra cella per farsi prestare della farina da un altro detenuto. Ma un poliziotto penitenziario si è accorto di qualcosa di strano e ha controllato il barattolo in mano
a Speziale. Lì dentro ha trovato un cellulare perfettamente funzionante.