del IV Circolo Didattico GiovanBattista Quinc di Mazara del Vallo che hanno lavorato ad un progetto finanziato dalla Regione Siciliana dal titolo “Perché non sia solo memoria” ed hanno scelto di visitare la città di Castelvetrano come modello di legalità per avere consentito il recupero ed il riutilizzo di terreni confiscati alla mafia, ed affidati ad associazioni che favoriscono il reinserimento nella società civile di ex-tossicodipendenti. Ma la prima tappa della visita si è concentrata sui nuovi uffici comunali, aperti al pubblico il 1 luglio dello scorso anno, che sono sorti su un terreno confiscato ad un prestanome del boss Totò Riina. Ad accogliere la comitiva l’assessore Nino Centonze, il dirigente del settore Opere Pubbliche Giuseppe Taddeo ed uno dei progettisti Orazio La Monaca che, oltre a portare il saluto di benvenuto hanno spiegato le finalità dell’opera ed hanno risposto alle tante domande dei piccoli, ma preparati studenti. Al termine della visita guidata al comune, la comitiva si è poi spostata presso la Casa dei Giovani di c.da Seggio Fiorito dove ha incontrato i responsabili dell’associazione ed ha visitato la struttura. Il sindaco della città di Castelvetrano, dr. Gianni Pompeo, ha manifestato il suo compiacimento per la visita: “ Siamo particolarmente soddisfatti per la visita degli studenti mazaresi che hanno ben compreso l’importanza della nascita dei nuovi uffici in un terreno confiscato alla mafia- afferma Pompeo- la nostra nuova Casa Comunale, che ha già ricevuto tanti consensi dalle più importanti riviste di settore, deve diventare un vero e proprio baluardo di legalità.”
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