Come ogni anno i volontari dell’Ail (un’associazione seria che su base nazionale è presieduta dal prof. Franco Mandelli, ematologo di fama mondiale) venderanno le Stelle di Natale, allo scopo di raccogliere fondi per finanziare le numerose attività promosse dall'Ail di Palermo a sostegno degli ammalati, delle loro famiglie, e della ricerca scientifica per le cure di queste patologie purtroppo in aumento tra i giovani, ma sempre più spesso completamente curabili.
In particolare, Ail Palermo, che proprio quest’anno ha compiuto 15 anni di attività, ha finanziato la ricerca, svolgendo compiti di supporto al personale e di sostegno morale e materiale agli ammalati ed alle loro famiglie presso il reparto di ematologia dell'Ospedale " V.Cervello" di Palermo.
Sono stati molti gli obiettivi raggiunti in questi anni grazie alla vendita di stelle di natale e di uova di pasqua. Tra questi, ricordiamo
l'acquisto di una struttura (casa Ail "la Coccinella"), vicina all'ospedale, in grado di ospitare anche i pa
renti degli ammalati provenienti da tutta la Sicilia;
la trasformazione di un ex reparto dell'ospedale a centro di accoglienza per i pazienti del reparto ematologia, l'assistenza domiciliare.
Per chi volesse qualsiasi informazione sulla manifestazione, ovvero sull'Ail, potrà rivolgersi ai volontari marsalesi, che saranno in piazza domenica mattina. Con loro sarà anche il presidente dell’Ail Palermo, Giuseppe Toro: “secondo i dati in nostro possesso la stragrande maggioranza dei pazienti che si rivolgono al reparto di ematologia dell’ospedale Cervello e che soggiornano presso casa Ail provengono proprio dalla provincia di Trapani. – dice Toro - Chiediamo l’aiuto ed il sostegno di tutta la provincia. Abbiamo grandi idee da realizzare proprio a favore di questa zona: stiamo pensando ad una navetta per tutti i pazienti di Marsala, Trapani e egli altri centri del trapanese che si sottopongono a chemioterapia. Un altro dei nostri obiettivi, poi, è quello di aiutare le ematologie territoriali, quantomeno per accogliere alcune categorie di pazienti e consentire loro di sottoporsi alle cure vicino casa. Ciò non può fare altro che migliorare la qualità della vita dei pazienti e dei loro familiari, evitando in ogni caso costosi e dolorosi trasferimenti presso altre strutture sul territorio nazionale”.